Libri di Gianfranco Lauretano
Prima dell'estate e del tuono
Luca Pizzolitto
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 71
"Si tratta probabilmente di un’opera in cammino, che sta compiendo un attraversamento. La voce di un poeta che percorre un deserto all’alba o attraversa una foresta in salita per giungere a un monastero in montagna. Lo sguardo lanciato ai mondi esteriori e interiori, che si riflettono incessantemente, intrecciano senza indugio morte e rinascita, voce e silenzio, viandanza e sosta, così che “la luce dagli occhi scompare”, ma anche “il verde ramo sfida l’inverno”. In queste poesie la parola si fa corpo e viceversa, il deserto scende nel viaggio interiore verso una luce già presente, e la salvezza, anche se lontana, rimane necessaria e invocata. La poesia, qui, è spazio sacro di resistenza e ripresa." (dalla Introduzione di Gianfranco Lauretano)
Cesenatico nello sguardo, nella mente, nel cuore
Gianfranco Lauretano
Libro
editore: Il Vicolo
anno edizione: 2011
Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea. Volume Vol. 3
Libro: Libro rilegato
editore: Raffaelli
anno edizione: 2015
pagine: 260
Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea. Volume Vol. 2
Libro: Libro rilegato
editore: Raffaelli
anno edizione: 2014
pagine: 208
Cervia. Nello sguardo, nella mente, nel cuore
Gianfranco Lauretano
Libro
editore: Il Vicolo
anno edizione: 2014
Incontri con Clemente Rebora. La poesia scoperta nei luoghi che le hanno dato vita
Gianfranco Lauretano
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 179
Tra le tante voci della poesia novecentesca in Italia, quella di Clemente Rebora spicca unica e inconfondibile. Il percorso del poeta milanese parte nel solco del movimento vociano e dura quasi mezzo secolo, innovandosi a incarnare drammi e ricchezze di un'esistenza interamente dedicata alla ricerca della verità. La gioventù laica e "risorgimentale", l'esperienza della depressione e dello smarrimento, l'orrore della guerra, l'amore terreno e la scoperta di un amore più grande, fino alla conversione e alla vocazione. Un travaglio spirituale e creativo che Gianfranco Lauretano ricostruisce per intero, guidandoci passo passo, attraverso i momenti e soprattutto i luoghi di una vita sorprendente. Un racconto completo e accurato e nel quale giungiamo al nocciolo di un'esperienza poetica inesauribile, veramente grande perché capace di dialogare con il lettore senza subire la patina del tempo.
Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea. Volume Vol.
Libro: Libro rilegato
editore: Raffaelli
anno edizione: 2013
pagine: 250
Preghiera nel corpo
Gianfranco Lauretano
Libro: Copertina morbida
editore: Ellerani
anno edizione: 2011
pagine: 82
Cesena. Nello sguardo, nella mente, nel cuore
Gianfranco Lauretano
Libro
editore: Il Vicolo
anno edizione: 2010
E mò? Versi in dialetto abruzzese
Giuseppe Rosato
Libro: Libro rilegato
editore: Raffaelli
anno edizione: 2016
pagine: 56
Occorreva che nascessi
Gianfranco Lauretano
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2004
pagine: 124
«Ecco un poeta "spudorato". Lauretano viene da quella terra di Romagna che sta tra Forlì e Santarcangelo, tra le chiarità di Melozzo e la passione di Cagnacci, tra la corsa delle colline e la vastità del mare. È un poeta che non ha pudore a toccare temi e modi che sembravano banditi, o almeno sconsigliati, in quello che lui stesso ha definito il regno del "poetically correct". Nella sua lingua piana e pur densa, dove la lezione dei dialettali romagnoli e dei grandi poeti russi del primo novecento si fondono, appaiono la figlia Agnese, la moglie ragazza Sabina, l'indignazione, l'eredità di fede, il lavorare quotidiano, i panorami non eccezionali. Ma appaiono - ed è qui la vera radice del coraggio spudorato -senza chiedere permesso alla letteratura, e vengono affidati alla poesia come a un gesto semplice e vitale perché essi hanno un valore positivo e infinito. È un gesto di memoria, di custodia. Questa poesia, a differenza di molta parte della letteratura che ci circonda, tiene a memoria l'inizio delle cose, della presenza delle persone in quanto segno del loro valore smisurato. L'inizio di una presenza, di una parola, di una persona, infatti, è il punto in cui sulla trama della storia preme l'eterno generante. Anche quando sono colte nella loro "fine" o nella loro "crisi", le cose della vita sono sempre inizi memorabili. Inserendosi dunque nel non vasto coro dei poeti che si sono concentrati sul mistero degli "inizi", da Rilke a Betocchi, da un certo Pascoli a Luzi, finalmente Lauretano aggiunge il suo timbro e il suo stile, e la sua potente umiltà.» (Davide Rondoni)

