Libri di Giancarlo Chiarucci

"La festa del paese" racconta le vicende accadute in un luogo situato sul confine umbro-marchigiano, nascosto tra le montagne, dove i comportamenti degli abitanti si basano su credenze popolari e la fede in un Dio frainteso, troppe volte interpretato a proprio piacimento. Serra vive gli anni delle invenzioni che rivoluzionano l’età antica e la proiettano in un futuro che non sa mai distaccarsi dalla diffidenza. Tutto è narrato in forma di metafora. Ogni evento provoca degli atteggiamenti che, seppur lontani secoli, descrivono benissimo la società moderna. Cambiano le modalità, ma i sentimenti e gli istinti umani tendono sempre all’eterna lotta tra il male e il bene.

Gregorio è un ragazzo che oscilla tra la spensieratezza della gioventù e il consapevole realismo di dover affrontare un cambiamento interiore. Il processo di maturazione è stravolto dalla prima grande storia d’amore, quella capace di mettere in discussione l’essenza del protagonista e riempirgli la vita. L’incomparabile bellezza degli scorci di Roma e l’incanto del mare, come fuga dalla realtà, diventano gli scenari della sua evoluzione, tesa tra un polo che lo avvicina alla felicità e un altro che lo spinge verso le incertezze e i soliti vecchi errori. Un mosaico tenuto insieme dalle amicizie storiche, dove la mancanza di alcuni tasselli viene colmata dall’esperienza di sagaci ristoratori, burberi proprietari di birrerie e instancabili viaggiatori dell’introspezione. Pronti a guidare una generazione che, lasciata preda dei propri vizi, con coraggio affronta le insicurezze, supera i limiti e trova la propria strada.