Libri di Giancarla Ceppi
Il pane dei sogni. India
Giancarla Ceppi
Libro: Libro in brossura
editore: Studio Byblos
anno edizione: 2022
pagine: 184
Errabondi e vagabondi. Resoconti e racconti dalle metropoli dell'ultimo ventennio prima del Duemila
Giancarla Ceppi
Libro: Copertina morbida
editore: Araba Fenice
anno edizione: 2012
pagine: 224
Tre ore di sosta forzata all'aeroporto di Abidjan ad aspettare che Zeba, la levatrice, finisca il turno di notte. Il suo nome me l'ha dato Jean, il fratello che lei mantiene agli studi in Italia. L'aeroporto di recente costruzione è simile a quello di molte altre città di questa parte del mondo. Movimenti continui di folle in arrivo e in partenza. Volti scuri e fogge del vestire inconsuete. Quando la smetterò di guardare curiosa questi visi neri e riconoscerò le persone al di là della cortina dei colori? Quelli dei vestiti sono belli e vivacissimi. Bello anche l'africano qui davanti a me, alto, ieraticamente avvolto nella sua tunica di un viola acceso lunga fino ai piedi. Anche le donne indossano vestiti lunghi che segnano fianchi opulenti. Poco prima dell'alba, l'aeroporto è quasi deserto. In giro si vede soltanto qualche inserviente e ragazzi in cerca di mance e di scarpe da lucidare. Me lo hanno chiesto almeno in tre, uno dopo l'altro: il terzo non sono riuscita a scansarlo in tempo e me lo sono trovato chinato davanti a me a spazzolare la stretta striscia di cuoio dei miei sandali aperti.
La memoria, i ricordi... Lettere per un figlio
Giancarla Ceppi
Libro
editore: Calice
anno edizione: 1999
pagine: 116
Samsara. Ritorni
Giancarla Ceppi
Libro: Libro in brossura
editore: Altromondo Editore di qu.bi Me
anno edizione: 2019
pagine: 250
"Samsara" significa letteralmente "ruota del ciclo di morte e rinascita". All'inizio del romanzo la protagonista, Elisa, viene descritta nella prima metà del Novecento in Italia e in seguito a interruzioni evidenziate da esperienze traumatiche o sogni, ritorna al passato (remoto): prima nell'Inghilterra della metà dell'Ottocento, poi in India, dove viene a contatto con la società teosofica, poi nell'Ungheria del Seicento e infine tornare nuovamente al presente. Sebbene il titolo si riferisca alla reincarnazione, nel testo non vi sono influenze fantasy bensì il modello letterario dell'autrice si rifà alla Virginia Woolf del romanzo "Orlando".