Libri di Gabriele Achille
Scritti in onore di Franco Pedrotti. Botanica e conservazione della natura
Gabriele Achille
Libro: Libro in brossura
editore: Temi
anno edizione: 2017
pagine: 244
Montagna e natura nella vita di Renzo Videsott. Atti del Convegno (Ceresole Reale, 8-9 settembre 2012)
Gabriele Achille
Libro: Libro in brossura
editore: Temi
anno edizione: 2014
pagine: 136
L'etica della caccia nel pensiero di Renzo Videsott
Gabriele Achille
Libro: Libro in brossura
editore: Temi
anno edizione: 2012
pagine: 312
Galàpagos, microcosmo del pianeta terra
Gabriele Achille
Libro: Libro rilegato
editore: Temi
anno edizione: 2009
pagine: 236
Un libro fotografico, patrocinato dall'SHI (Società Erpetologia Italica) e dal WWF, che ritrae gli animali dell'arcipelago equadoregno visitato nell'agosto del 2007. All'interno del testo si trovano svariati capitoli di natura conservazionistica oltre al diario del viaggio; le foto poi sono suddivise a seconda dei soggetti (rettili, uccelli, mammiferi etc.) in capitoli preceduti da un riassunto sistematico ecologico su i vari gruppi viventi. La prefazione del manoscritto è a cura di Giuseppe Notarbartolo di Sciara, oceanografo veneziano; la postfazione invece è di Fabrizio Carbone, giornalista e documentarista scientifico.
Madame Bovary
Gustave Flaubert
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2003
pagine: 436
Non fosse stato per i libri, Emma sarebbe forse stata una donna felice. Ma i lunghi anni dell’infanzia, passati a divorare romanzi, la fanno ammalare di storie. Per tutta la vita Emma aspetta qualcosa, e aspettando finisce per rovinarsi l’esistenza. Spinta dall’orrore della noia, prima si sposa, poi cerca amanti e feste, qualunque cosa serva a darle una storia da vivere: un testardo massacro emotivo, che porta alla distruzione tutto ciò che avrebbe potuto amare. Emma Bovary fu il primo personaggio a uscire dal libro per finire in tribunale, accusata di oscenità e oltraggio alla pubblica morale. Assolta nel febbraio 1857, diventò protagonista indiscussa della letteratura francese, in un libro oggi riconosciuto come capolavoro assoluto. “Madame Bovary c’est moi” è la più celebre frase di Flaubert, che odiava teneramente la sua creatura, e leggere oggi Madame Bovary non è molto diverso: odiata eppure amata, Emma tiene incollati alle pagine di un libro che somiglia inquietantemente a uno specchio.