Libri di Furio Semerari
Agli esordi dell'esserci. Ancor privi del senso del bene e del male
Andrea Amato, Furio Semerari
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 198
Il predone, il barbaro, il giardiniere. Il tema dell'altro in Nietzsche
Furio Semerari
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2000
pagine: 240
"Predone", "barbaro", "giardiniere". Con queste immagini Nietzsche rappresenta tre distinte modalità di relazione con l'alterità: rispettivamente, la relazione di appropriazione, di crudeltà, di cura. La prima relazione non è altro che la stessa condizione di possibilità dell'esistenza: non si può vivere se non "prendendo" da ciò che è "fuori" di se stessi. La seconda relazione riguarda, essenzialmente, il passato della storia dell'uomo, che, per aspetti non secondari, è stata il dispiegarsi di una volontà di male dell'uomo nei confronti di un altro. La terza relazione riguarda il futuro della storia dell'uomo: un futuro da costruire, in alternativa al passato barbarico di questa medesima storia.
Potenza come diritto. Hobbes, Locke, Pascal
Furio Semerari
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1993
pagine: 280
Individualismo e comunità. Moderno, postmoderno e oltre
Furio Semerari
Libro
editore: Adriatica
anno edizione: 2005
pagine: 128
Il gioco dei limiti. L'idea di esistenza in Nietzsche
Furio Semerari
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1994
pagine: 224
Il volume prende in esame un motivo della riflessione nietzscheana, il motivo del limite, sul quale la letteratura non si è soffermata abbastanza e dalla cui analisi, tuttavia, dipende la possibilità di una lettura di Nietzsche fuori dagli schemi consueti che ne fanno solo il dissacratore degli idoli della tradizione. La vita come esperimento, il tragico, il prospettivismo, la comunicazione, il dimenticare, il diritto, la morale della moderazione e della colpa, l'arte, la seduzione, la volontà di rovina: tutte queste nozioni e questioni si riconducono a particolari posizioni e soluzioni del problema del limite: il limite per l'esistenza non è solo qualcosa da constatare, ma qualcosa su cui e con cui lavorare in un gioco con il quale l'esistenza coincide.
La fine della virtù. Gracián, La Rochefoucauld, La Bruyère
Furio Semerari
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1993
pagine: 256
Attraverso un'analisi delle riflessioni dei tre autori, vengono messi a fuoco i mutamenti delle concezioni morali nel Seicento, soprattutto per quel che concerne l'interpretazione delle passioni e delle virtù nella natura contraddittoria dell'uomo. Il concetto di virtù non ha più solo un significato strettamente morale, ma ne acquista uno più generale di "arte e tecnica" nella prospettiva della più razionale costruzione che di sé l'uomo possa tentare. In particolare, la virtù morale viene considerata "maschera" e "strategia" delle passioni, che si rivelano così essere le autentiche motivazioni dell'uomo.