Libri di Fulvio Palmieri
Sull'intelligenza artificiale. Tra distopie, utopie e una possibilità
Fulvio Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 656
L’intelligenza artificiale, erroneamente battezzata come “intelligenza”, mostra oggi tutto il suo potere e, al contempo, tutte le sue insufficienze: non è una questione solo di velocità e precisione, ma anche di esperienza e coscienza, di ciò che rende l’essere umano capace di immaginare, sognare e riflettere. Il libro si snoda attraverso un’analisi della differenza tra l’intelligenza organica, che ha radici nell’evoluzione del cervello e nel suo dialogo continuo tra emozione, linguaggio e inconscio, e quella artificiale, che procede con la fredda logica del calcolo binario, secondo l’automatismo dell’algoritmo. Lo sforzo è di esplorare le profonde implicazioni che la convivenza tra carbonio e silicio, tra mente organica e inorganica, ha sul nostro modo di essere e di percepire il mondo. Qual è il vero potere della macchina? Essere una balia amorevole che sorregge e facilita il nostro cammino? O una perfida matrigna che ci addomestica, privandoci della libertà di sbagliare, di esplorare il confine tra il noto e l’ignoto? Che ruolo avrà l’esperienza, che unisce conoscenza e coscienza, in un mondo dominato da algoritmi che apprendono senza vivere, che calcolano senza amare? Fulvio Palmieri non offre risposte semplici, né scorciatoie rassicuranti; piuttosto, ci chiede di prendere parte a una discussione che segnerà il destino dell’umanità, con l’avvertenza che ogni tentativo di ridurre la complessità del cervello e della mente umana a una serie di istruzioni computazionali è destinato a rivelarsi una semplificazione pericolosa.
Troppo umano. Sociologia della genetica
Fulvio Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 189
Da sempre l'uomo cerca di liberarsi dalla natura e da sempre l'uomo vive contro di essa, con esiti incerti se non coincidenti con l'autodistruzione. La posta in gioco si è alzata e ora la volontà è tutta tesa a creare un essere frutto della ricerca unificata di genetica, robotica, informatica e nanotecnologie. Per riferirci a ciò che verrà pare più appropriato il termine “grinantropo”, ossia la conservazione di qualcosa di umano - forse la sola forma - ma programmato e implementato per come si possono immaginare i più sofisticati robot. Il problema, in realtà, forse non risiede tanto nei potenziati e nella biologia genetica, quanto negli interessi economico-finanziari che ruotano attorno a questo tipo di ricerche. Qui nasce il problema, e diventa chiaro che l'approccio per capire il futuro che verrà comporta il prezzo che siamo disposti a pagare per diventare potenziati. Il “grinantropo” è, per l'uomo, una sfida tutta nuova e insidiosa. Una sfida non più, o meglio, non solo, umana: l'uomo non è più al centro degli scenari biotecnologici.
L'esperienza del labirinto. Dio, Dioniso, la dama
Fulvio Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2003
pagine: 192
Il linguaggio del denaro
Fulvio Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Datanews
anno edizione: 2012
pagine: 161
Il denaro parla, tace. Apre, chiude. Promette, smentisce. Il denaro conserva la sua identità pur scambiandosi con tutto e contaminandosi con tutto. Il denaro scorre, circola, e più gira più s'accresce. Se lo conservi o lo sperperi ne risente. Se lo usi male, ti presenta un conto salato; se pensavi di ottenere di più senza assicurarti spazi diversi dal denaro, stringerai nella mano solo un pugno di mosche. Ti mette continuamente alla prova e solo trattenendoti dalla sua provocazione avrai vinto la tua scommessa contro la sua. Il denaro fa questo e molto di più, ma è chiaro che a questo punto non siamo solo di fronte a pezzi di metallo o di carta; il denaro ha un potere simbolico tra i più complessi e ambigui, e le sue metafore sono molteplici e possono dare forma a diverse situazioni che sembravano definite una volta per tutte. Qualcosa del genere lo troviamo solo in un altro strumento che, come il denaro, è materiale e immateriale, simbolico e diretto, ossia il linguaggio. C'è un linguaggio del denaro che, toccando aspetti tra loro diversi, si comporta come il linguaggio, il quale tocca più forme senza essere nessuna di quelle in senso proprio. Il segreto dell'uno può svelarsi attraverso il segreto dell'altro; perlustrando il denaro attraverso le sue operazioni, simboliche e concrete, possiamo aprire uno squarcio sul linguaggio e, specularmente, capire qualcosa di più sul denaro, usato nel mondo tanto quanto il linguaggio.