Libri di Frate Gerri

La sua mano scorre veloce mentre sfoga il proprio dolore sulle lettere bianche, da un posto dove il bianco è coperto da polvere e violenza. L'unico raggio bianco che si fonde con il chiaro scuro delle lettere è una piccola luce di un lampione affacciato sulla cella di Jaheira. Jaheira rovescia la sua rabbia, il suo rancore il suo dolore ma anche la propria virtù. Invia i propri scritti alla sorella, alla madre, ad un amico, a se stessa, a Dio…. Lei è una guerriera, colma di forza, la stessa forza che la porterà a difendere una “tenera piuma”, da un mostro, da un vigliacco, da un piccolo uomo. Lei sa sferrare pugni, la sua arte è molto forte e pericolosa, forse anche troppo, o forse… Chi lo sa? Si sa solamente della morte di quel piccolo uomo (o grande mostro) che usava violenza gratuita, violenza sull'animo femminile… Chi scioglierà lo stretto enigma che incatena Jaheira tra sbarre e muri di pianto?

Prendo in mano un semplice libro, è zozzo e impolverato, lo apro e lo leggo per qualche riga, mi fermo, sto in silenzio, poi giro pagina... è proprio vero che le cose belle arrivano quando meno te le aspetti! Ma che dico belle; meravigliose. D'improvviso i miei pensieri se ne vanno insieme alle parole, mentre la materia umana si affresca al pavimento e l'anima naviga tra le nuove pagine fatte di cielo, anzi di cieli, cieli pieni di luce, strade plasmate con il pennello dell'amore, venti che portano e trasportano la buona novella, luci che accarezzano e ravvivano la felicità nella consapevolezza. Di colpo questo libro me lo ritrovo di nuovo davanti e questa volta riesco a ricordare la strada che ho fatto per giungere in questa soffitta. Ho nuotato in un mare scottante, tra sirene attorcigliate su rami di frutti proibiti, poi due dita d'Angelo mi hanno portato sopra la sella della misericordia e ho attraversato un corridoio fatto di luci, di ombre e di crepuscoli, resistendo all'abbraccio affogante dei sensi. Di colpo mi sono ritrovato in questa soffitta, in questo piccolo spazio della mente, davanti a questo libro, le cui pagine hanno aperto i cancelli della mia anima spezzettata.

L'opera "Le fiabe del fiume fatato" di Gerri Frate racchiude tre racconti che non sono semplicemente fiabe ma un piacevole viaggio nella magia e nella fantasia. La magia della pietra di Gala, Il mago, la maga e la piazza magica e Il treno e i vagoni stregati hanno come protagonisti bambini ma anche adulti, pronti ad affrontare avventure ma anche pericoli mettendo alla prova se stessi, combattendo paure e insicurezze in vista di un bene più grande e più importante da condividere con gli altri. Attraverso scenografie narrative inedite ed accattivanti, i racconti si dispiegano rapidi tra le pagine, capaci di coinvolgere in maniera immediata ed entusiasmante il lettore. Età di lettura: da 4 anni.