Libri di Francesco Pullia
In quell'andare che ti denuda e sveglia
Francesco Pullia
Libro: Libro rilegato
editore: Futura Libri
anno edizione: 2023
pagine: 192
Questi versi aggiungono un ulteriore tassello al mosaico che da lungo tempo l'autore con insistenza va componendo. Vi si ritrovano estatiche accensioni, incantamenti ma anche vorticoso inabissarsi in un originale mescolamento in cui elementi autobiografici vengono trasfusi in un sentire che anela a farsi epico, corale, permeato di compresenze. Ogni cesura tra presenza e assenza, tra orizzonti e specie differenti, è oltrepassata, colmata da un poetare dedito a cogliere le trame del fuggevole, a penetrare il qui ed ora.
Messaggi piumati tra foglie intorpidite
Francesco Pullia
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Libri
anno edizione: 2022
pagine: 96
In queste pagine, intrise, dalla prima all'ultima, di una fortissima componente spirituale, si riscontrano elementi che ormai da lungo tempo caratterizzano la produzione letteraria e filosofica dell'autore: il colloquio costante con gli assenti, sempre considerati capitinianamente compresenti, la tensione compassionevole nei confronti di tutti gli esseri senzienti, senza alcuna distinzione di specie, un afflato mistico venato di soffusa malinconia, la consapevolezza della transitorietà e dell'insufficienza dell'esistenza, un universo affettivo in cui interagiscono, alla stessa stregua, umani e non umani, una singolare e rara propensione a rinvenire ovunque incantazione, una visione in cui sogno e imprevisto si fondono a quanto viene comunemente accreditato per reale, favorendo sospensione e annullamento tra mondo fisico e non. Pullia non ama limiti, confini, divisioni sia sotto il profilo stilistico che mentale. Per lui, tutto è in funzione di un oltrepassamento e tutto deve rendere conto di altro.
Disertore
Vincenzo Rosati
Libro: Libro in brossura
editore: Intermedia Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 290
Quello che Vincenzo Rosati ci propone non è un semplice testo autobiografico, almeno non nel senso usuale del termine, ma una sorta di descensus ad inferos, di risucchio verso una voragine abissale in cui, in orgiastica mescolanza, prelati e generali, magistrati e avidi cortigiani smaniosi di prebende inscenano una rappresentazione talmente realistica da oltrepassare i confini dell’immaginazione. Con uno stile duro, durissimo, crudo, che a volte pare lambire i confini del delirio e del vaneggiamento, l’autore ci immette, oseremmo dire ci sbatte impietosamente sin dalle prime righe, nella vertiginosa descrizione di un disfacimento, di una liquefazione sociale e individuale da cui nessuno si salva. […] Non è infatti antitetico al potere e alle sue forme, non scaglia sassi o bombe incendiarie ma, zigzagando tra le screpolature del sistema, svicola all’assimilazione, se ne allontana in tutti i modi, irride sia il conservatorismo benpensante che la sua faccia apparentemente alternativa, ma nei fatti sostanzialmente speculare, del rivoluzionarismo modaiolo utile al conseguimento di posizioni di comodo e parassitaria rendita. (Dall’introduzione di Francesco Pullia)
In un presente di abbandoni vivi (dalla distanza, qui, in un respiro)
Francesco Pullia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 56
In queste liriche il dolore viene colto e descritto in varie sfumature e declinazioni sino a rendersi corale tramite una parola che, priva di orpelli e ridondanze, s’inabissa nella tragicità dell’esperire quotidiano per decantarsi, distillarsi, elevarsi in limpida evocazione e accorata invocazione. Intrisi di soffusa e incalzante musicalità, questi versi compongono come una partitura in cui ogni singola voce deve la propria nitidezza ad una tensione epica che niente e nessuno risparmia, avvolgendo in uno sguardo compassionevole umani e non umani, vegetali e pietre, riscattando dall’oblio aspetti infinitesimali del vivere. Ci troviamo innanzi ad una poesia esistenziale permeata dal primo all’ultimo istante d’intenso afflato cosmico, di una intrinseca religiosità che si tramuta in estasi commossa e palpitante in cui tutto ciò che è naturale si fa visionaria incantazione.
Poi s'infiammò di notte la parola. Poesie (1977-2018)
Francesco Pullia
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 254
Questo libro nasce dall'esigenza di recuperare orme, tracce dai contorni nient'affatto svaniti, disseminandole nella perseguita direzione di una conoscenza che sia, insieme, ascolto e risveglio. Postfazione di Giuseppe Moscati.
Dal greto del fiume
Francesco Pullia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 210
Questo libro non è una raccolta di racconti ma un viaggio di e nella vita con le sue scansioni, i suoi sprofondamenti, le sue vertiginose ascensioni. Suddiviso in quattro sezioni collegate tra loro come da un filo invisibile, attraversa e unisce nella stessa tensione umani e non umani, natura e visione, rendendoci partecipi, sin dalle prime battute, di un cammino corale di consapevolezza e di affrancamento. Il greto di un fiume, come si sa, può restare in secca, inaridito, oppure ospitare la dinamicità dell'acqua, accogliere la spinta (a volte impetuosa, altre, invece, più calma, ma, comunque, sempre costante) ad oltrepassare il facile adagiarsi sulla superficie. Spetta al viandante affinare sguardo ed ascolto per scorgere bagliori iniziatici nella massa che scorre. Queste pagine traboccano di dolore ma anche di speranza, convertono la sofferenza in passione d'illuminazione. Intrise, dalla prima all'ultima, di accesa spiritualità, costituiscono una sorta di viatico per accedere, con umiltà, ad una sfolgorante luce trasformatrice.
Al punto di arrivo comune. Per una critica della filosofia del mattatoio
Francesco Pullia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 82
Nel solco di una prospettiva delineata, sia pur in contesti filosofici completamente differenti, da un lato da Aldo Capitini e dall'altro da Jacques Derrida, l'autore prospetta in questi saggi una realtà liberata che, senza distinzione di specie, instauri una discontinuità, una rottura rispetto all'antropocentrismo dominante, allo specismo secondo cui la specie umana sarebbe (auto)legittimata a disporre della vita degli altri esseri senzienti. Guardare al punto di arrivo comune significa, allora, oltrepassare lo scarto tra l'uomo e le altre specie animali, ridefinire lo stesso concetto di diritto, chiudere i conti, una volta per tutte, con l'olocausto quotidiano con cui, in colpevole indifferenza, la stragrande maggioranza di noi accetta di convivere. C'è necessità di un cambiamento radicale che segni una presa di distanza dall'umanesimo predatorio e proclami a partire da subito, qui ed ora, l'avvento di una rivoluzione copernicana tanto attesa quanto ormai improcrastinabile. Un libro che scaturisce dal vissuto.
Nell'ora che svanisce tra le crepe. Cantico per un Dio in ascolto
Francesco Pullia
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 80
Dimenticare Cartesio. Ecosofia per la compresenza
Francesco Pullia
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 122
Dalla schiuma del mondo. Ierofanie nella via del caduco
Francesco Pullia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2003
pagine: 82
Dalla riflessione su Giordano Bruno, 'testimone dell'infinito', al dibattito sull'immortalità, dal problema dell'ecologia e della possibile armonia tra uomo e mondo fino alla ricerca delle tracce del mitico 'Re del Mondo'. Questi ed altri temi, assai cari alla riflessione filosofica ed esoterica contemporanea, sono svolti da un autore che mostra una conoscenza dei simboli e delle tematiche del pensiero tradizionale.