Libri di Francesco M. Biscione
Dal golpe alla P2. Ascesa e declino dell'eversione militare 1970-75
Francesco M. Biscione
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 240
Nel 1974, in Italia, le forze eversive abbandonano l’idea dell’assalto aperto e frontale alla democrazia, rivelatasi fallimentare e controproducente, scegliendo una nuova e più efficace strategia: il superamento del ruolo centrale finora riservato alle Forze armate e la penetrazione nelle istituzioni repubblicane per attuarne una profonda distorsione. La nuova forma dell’attacco alla democrazia ebbe largamente le sembianze della loggia massonica P2, ma al successo dell’operazione contribuirono il Sid, settori della magistratura e il ministro della Difesa Andreotti. Grazie a un’approfondita disamina di molte carte giudiziarie italiane e della documentazione proveniente dall’amministrazione Nixon, resa pubblica negli anni recenti, “Dal golpe alla P2” racconta il passaggio, ancora poco noto, verso l’elaborazione di questo nuovo progetto antisistema in grado di superare lo stallo su cui la strategia della tensione si era arenata e di spezzare il percorso dello stesso progetto costituzionale repubblicano.
Il delitto Moro e la deriva della democrazia
Francesco M. Biscione
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 145
Il libro, costituito da alcuni saggi e studi recenti (2008-10), propone un'interpretazione della crisi politica del paese che vede l'origine della fase attuale nella sconfitta della politica di solidarietà democratica. L'omicidio di Aldo Moro (1978), l'uomo politico che con maggior lucidità aveva diagnosticato l'incipiente crisi di regime e stava lavorando a una ricomposizione degli equilibri politici, non segnò solo la fine della politica di solidarietà. Quell'episodio, anche per le sue modalità, interruppe il percorso del progetto democratico-costituzionale che era stato alla base della rinascita del paese, con la conseguenza di snaturare il senso della convivenza nazionale e costringere le istituzioni repubblicane a torsioni innaturali. Dopo il delitto Moro la politica italiana si è caratterizzata per una linea di divisione (che si è ripresentata in varie forme: il preambolo Dc nel 1980, il craxismo, il berlusconismo) che ha comportato l'esclusione "programmatica" di settori essenziali della società (sia masse, sia élite politiche) dall'esercizio del potere. Questa linea di divisione (che perdura ed e all'origine della crisi politica attuale) caratterizza, da oltre un trentennio, una fase di declino civile e politico del paese che la cultura e la politica democratiche non hanno ancora valutato in tutta la sua portata.