Libri di Francesco Filippi
Specchio. Catalogo della mostra
Laura Giovanna Bevione
Libro: Libro in brossura
editore: Studio Lab 138
anno edizione: 2019
pagine: 33
L'8 marzo è l'occasione per mettere in campo una riflessione sull'immagine della donna e sulla relazione che intercorre tra canoni di bellezza, ritratto e consapevolezza di se. Iniziamo ad esplorare il nostro corpo cercando nella nostra immagine riflessa in uno specchio, un punto di contatto tra ciò che sentiamo di essere e che vediamo riflesso, ma se nello specchio la nostra forma rivelata è fuggevole, in una fotografia il nostro aspetto è bloccato nel tempo.
Una «vita» nuova. Storie e tecniche di addominoplastica e liposuzione
Francesco Filippi, Vincenzo Ottaviano
Libro: Libro in brossura
editore: Redazione
anno edizione: 2005
pagine: 96
Un volto svelato. Storie e tecniche di ringiovanimento del viso
Francesco Filippi, Massimo Renzi
Libro: Copertina morbida
editore: Redazione
anno edizione: 2005
pagine: 96
Un seno sensato. Storie e tecniche di mastoplastica
Francesco Filippi, Vincenzo Ottaviano
Libro: Copertina morbida
editore: Redazione
anno edizione: 2006
pagine: 88
La strada maestra. Pellegrinaggio a Gerusalemme
Francesco Filippi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2011
pagine: 148
La strada maestra. Non uccidere
Francesco Filippi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2011
pagine: 70
La strada maestra. Missione in Terra Santa
Francesco Filippi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2011
pagine: 152
Diciotto nodi
Francesco Filippi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2015
pagine: 84
Cosa provoca la rovinosa caduta di Filippo, windsurfista animato da sfrenata passione e ruminante psichico incontenibile? E cosa lega la bella Jelena all'odioso notaio Ferretti? E la dolce Francesca, quale struggente dolore nasconde dietro i suoi occhiali da sole? E Billo, fiero e bellissimo, che ne sarà di lui? Misteri, intrighi, passioni, scelleratezze in un angolo di Maremma baciato dal sole e da una robusta brezza di maestrale.
A love supreme
Francesco Filippi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 116
"... E ciò che dà al corpo una coloritura rossastra non è il sole che sta calando e infiammando il paesaggio di un rosso acceso davvero magnifico... no, non può essere il sole, ché la persiana della finestra è chiusa, per l’appunto e allora, per quanto la conclusione ci ripugni, non c’è dubbio che si tratti di sangue. I seni ne sono imbrattati e il ventre e le spalle e ogni contorcimento di Ginevra, ogni tentativo di sottrarsi a quell’abbraccio orrorifico aggiunge ulteriori sbaffi di sangue, pennellate scomposte di un pittore scellerato… e però i gesti della donna posseggono una sinuosità, un ritmo, un respiro… come se seguissero lo spartito di un balletto raccapricciante."
Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo
Francesco Filippi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2019
pagine: 160
Dopo oltre settant'anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l'idra risolleva la testa, soprattutto su Internet, ma non solo. Frasi ripetute a mo' di barzelletta per anni, che parevano innocue e risibili fino a non molto tempo fa, si stanno sempre più facendo largo in Italia con tutt'altro obiettivo. E fanno presa. La storiografia ha indagato il fascismo e la figura di Mussolini in tutti i suoi dettagli e continua a farlo. Il quadro che è stato tracciato dalla grande maggioranza degli studiosi è quello di un regime dispotico, violento, miope e perlopiù incapace. L’accordo tra gli studiosi, che conoscono bene la storia, è piuttosto solido e i dati non mancano. Ma chi la storia non la conosce bene – e magari ha un’agenda politica precisa in mente – ha buon gioco a riprendere quelle antiche storielle e spacciarle per verità. È il meccanismo delle fake news, di cui tanto si parla in relazione a Internet; ma è anche il metodo propagandistico che fu tanto caro proprio ai fascisti di allora: «Dite il falso, ditelo molte volte e diventerà una verità comune». Per reagire a questo nuovo attacco non resta che la forza dello studio. Non resta che rispondere punto su punto, per mostrare la realtà storica che si cela dietro alle «sparate» della Rete. Perché una cosa è certa: Mussolini fu un pessimo amministratore, un modestissimo stratega, tutt’altro che un uomo di specchiata onestà, un economista inetto e uno spietato dittatore. Il risultato del suo regime ventennale fu un generale impoverimento della popolazione italiana, un aumento vertiginoso delle ingiustizie, la provincializzazione del paese e infine, come si sa, una guerra disastrosa. Basta un’ora per leggere questo volume, e sarà un’ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social. Prefazione di Carlo Greppi.
Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto
Francesco Filippi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2020
pagine: 256
Dopo "Mussolini ha fatto anche cose buone", Francesco Filippi è ormai riconosciuto come una voce importante nel dibattito sul fascismo in Italia. Avendo effettuato il suo meticoloso e definitivo lavoro di «debunking» sulle numerose e ostinate leggende relative al ventennio fascista e alla figura del duce, ancora così diffuse nel nostro paese, Filippi dirige ora la sua affilata analisi verso i motivi che hanno portato tanti nostri concittadini a cadere vittime, ancora oggi, di una propaganda iniziata oltre due generazioni fa. Com'è possibile – ci si chiede in molti – che dopo tutto quello che è successo – dopo una guerra disastrosa, milioni di morti, l'infamia delle leggi razziali, la vergogna dell'occupazione coloniale, una politica interna economicamente fallimentare, una politica estera aggressiva e criminale, un'attitudine culturale liberticida, una sanguinosa e lunga guerra civile… –,oggi ci guardiamo intorno, ben addentro al terzo millennio, e ci scopriamo ancora fascisti? Ma cos'altro avrebbe dovuto succedere per convincere gli italiani che il fascismo è stato una rovina? Eppure ancora si moltiplicano le svastiche sui muri delle città, cresce l'antisemitismo, un diffuso sentimento razzista permea tutti i settori della società e il passare del tempo sembra aver edulcorato il ricordo del periodo più oscuro e violento d'Italia: a quanto pare la storia non ci ha insegnato abbastanza, non ci ha resi immuni. Per aiutarci a capire perché, Filippi in questo libro ci racconta molte cose: ci racconta com'è finita la guerra, cosa è stato fatto al termine del conflitto e cosa non è stato fatto, quali provvedimenti sono stati presi nei confronti dei responsabili, quali invece non sono stati presi, cosa hanno scritto gli intellettuali e gli storici e cosa non hanno scritto, cosa è stato insegnato alle nuove generazioni e cosa invece è stato omesso e perché. Soprattutto, ci mostra come noi italiani ci siamo raccontati e autoassolti nel nostro immaginario di cittadini democratici, senza mai fermarci a fare davvero i conti col passato. Che, infatti, non è passato.
Buon compleanno duce. Anno 50 Era fascista
Massimo Storchi
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 176
1972. Anno Cinquanta dell’Era fascista: fervono i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della Marcia su Roma. Mancano un paio di mesi all’ottantanovesimo compleanno di Benito Mussolini che ha lasciato il governo a Marcello Petacci. La Seconda guerra mondiale si è conclusa il 20 aprile 1945 – giorno del compleanno di Hitler – con due bombe atomiche sganciate su Leningrado e Boston e con il trionfo dei nazifascisti. In un’Europa nazificata, l’Inghilterra è l’ultimo baluardo di democrazia e i Romanov sono tornati a Mosca. L’Italia è una potenza politica ed economica per le risorse energetiche delle colonie africane e balcaniche e conserva l’alleanza con la Germania, guidata ancora dall’anziano Führer. A Reggio Emilia, dove le grandi fabbriche Reggiane (di proprietà tedesca Heinkel) informano a loro misura e desiderio la popolazione, si sviluppa la storia di quattro ragazzi all’ultimo anno del Liceo Classico Alessandro Pavolini: Andrea, Bruno, Vince, Patrizia e Stefania, figli dell’alta borghesia cittadina, destinati a un futuro luminoso, fino a quando un incidente in montagna scombinerà le loro vite. «Niente Liberazione, niente Resistenza, solo una servitù sociale protratta per mezzo secolo, incarnata dal corpo di un duce ormai in disarmo ma sempre incombente, sempre temuto più che ammirato», scrive Francesco Filippi nella prefazione. «Massimo Storchi narra una vita che non si snoda “con” il fascismo, ma “nonostante” il fascismo, entrando con bravura in una delle questioni più difficili da spiegare per gli storici, vale a dire la sua quotidianità».