Libri di Filippo Morelli
La musica e il silenzio
Filippo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2024
pagine: 114
La musica, nonostante i nostri retaggi culturali, è spesso molto simile nei vari generi e nelle innumerevoli espressioni, colte o popolari, che le appartengono. In tal senso è possibile e auspicabile sentire in contemporanea molte musiche differenti per epoca e per modalità compositive, e ricercare in ognuna il senso creativo. La musica è musica, non può seguire schemi. Quando la musica è autentica vien fuori dal buio del silenzio, ed è da lì che trae la sua forza e il suo significato più profondo. Bisogna avere la capacità di ascoltare il silenzio per creare musica. D’altra parte se la storia la costruiamo nel presente è irrinunciabile che la musica sia sempre moderna e contemporanea: è necessario e fondamentale che essa abbia questa proiezione verso di noi, verso l’oggi. Noi abbiamo bisogno della musica del presente per capire quella del passato.
Architetture nel corso del tempo
Filippo Morelli, Massimo Simeone
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2024
pagine: 70
Attraverso una evoluzione progettuale dedicata a principi e tematiche che attualizzino il mondo antico e mediterraneo, curando sempre l'aspetto relazionale tra la morfologia della composizione e il suo intorno, Filippo Morelli e Massimo Simeone ricercano un equilibrio e un'armonia per esprimere la loro visione dell'architettura.
Filmacci. 100 film italiani da evitare dal 2000 a oggi
Filippo Morelli, Cesare Paris
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 364
Un dizionario nato con un preciso intento: tracciare le coordinate, attraverso ferocissime e divertentissime recensioni, su tutto quello che di peggio ci ha regalato il cinema italiano negli ultimi venti anni. Filippo Morelli e Cesare Paris, da malati di cinema quali sono, vivisezionano 100 pellicole e, grazie ad un'analisi sottile e spietata, ne demoliscono le basi. Eprendono di mira non solo i film più brutti, mal recitati e peggio girati, ma anche i finti capolavori, le cantonate autoriali e le opere che vorrebbero essere cult ma si rivelano pastrocchi inenarrabili. Un'opera diretta e senza compromessi per ridere di tutte quelle pellicole che potrebbero essere classificate alla voce "la grande bruttezza".