Libri di Fernando Chiaromonte

A tutti sarà, a un certo punto, accaduto di rovistare in vecchi cassetti e scaffali e riordinare carte, documenti, appunti, quaderni, foto. È accaduto anche a me ultimamente e con grande sorpresa mi son ritrovato fra le mani un vecchio quaderno della fine degli anni ’60 del secolo scorso. Io ero all’epoca poco più che ventenne. In prima pagina, a lettere cubitali e a matita, c’era scritto: Si è sempre sui monti, e più in basso: dramma politico in tre atti. Non potevo non rileggerlo e lo rilessi con grande nostalgia ed emozione. “Possibile?!?”, subito pensai, “Possibile che a distanza di tanti anni nulla è cambiato?” Il pensiero andò immediatamente all’Ucraina...

Un libro interessante, teso al recupero del locale, che si presta a molteplici chiavi di lettura e animazioni, e, attraverso l'intreccio tra il narrativo e il fantastico, sprigiona una tale forza educativa più che mai necessaria in questo mondo sempre più servo del reale e sempre più incapace di trovare strade alternative all'incomunicabilità e alla complessità dell'odierna esistenza. L'ascolto e la lettura favoriscono l'attenzione e la comprensione, permettono di recepire il flusso del linguaggio verbale, sviluppano la creazione e l'immaginazione. Chi ascolta e legge, infatti, riesce ancora a sognare. Avvincente l'incontro con il dialetto, con la tradizione orale che dà anima alle storie. Pare quasi di vedere e udire nonni attorno al fuoco intenti a dar vita a storie passate. Utili le schede didattiche che facilitano e orientano i percorsi di comprensione e analisi dei racconti ascoltati e letti.