Libri di Federico Federici
Individuo e cosmo nella filosofia del Rinascimento
Ernst Cassirer
Libro: Libro in brossura
editore: Diogene Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 372
Anche questa iniziativa editoriale, come la precedente realizzata nel 2018, è nata da un'esigenza di ricerca e di didattica universitaria, per richiamare l'attenzione sulla prima opera cassireriana di storia della filosofia moderna a carattere monografico, quella su Individuo e cosmo nella filosofia del Rinascimento del 1927, qui riproposta nella traduzione italiana di Federici del 1935. Sono, perciò, inclusi i due capitoli su Cusano, già apparsi nella raccolta del 2018, perché considerati prezioso prologo ai nuovi saggi degli anni Trenta e Quaranta del Novecento che spaziano da Ficino a Vesalio, da Cartesio a Galilei, da Keplero a Spinoza, fino a Newton e a Leibniz. La scelta di ristampare questo classico della storiografia filosofica europea di primo Novecento è stata sollecitata dall'esigenza di approfondire i motivi di continuità-discontinuità nella produzione scientifica dello studioso di Breslavia.
L'invitata
Simone de Beauvoir
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 420
A Rouen, in quella Normandia asfittica su cui aleggia il fantasma letterario di Emma Bovary, Pierre e Françoise, raffinati intellettuali parigini, conoscono Xavière, una ragazzetta per la quale entrambi provano un morboso attaccamento. Sono gli anni a cavallo tra i Trenta e i Quaranta del Novecento, la Francia è sull'orlo della guerra e dell'occupazione, l'ultimo scampolo di leggerezza, forse, prima che il conflitto segni un'intera generazione. In questo clima sospeso, la giovane è "invitata" a entrare nella coppia, e presto diventa il fulcro di un delicatissimo ménage à trois : inesperta, capricciosissima, malinconica e irascibile, sconvolgerà gli equilibri dei suoi due mentori, trascinandoli in un valzer di ingenuità e cinismo, fino a un tragico finale. Ricchissimo di echi autobiografici, L'invitata (1943) è il primo romanzo di Simone de Beauvoir: il ritratto di un groviglio affettivo fatto di solitudini e ossessioni, ma soprattutto di una ricerca di senso che va ben oltre la riflessione – pur acutissima – sui possibili modelli di coppia e d'amore. Il libro infatti – sostiene Simona Munari nella sua introduzione – «determina nel pensiero di de Beauvoir la scoperta e l'elaborazione della dimensione sociale e politica del destino umano, ed è l'inizio acerbo di un cammino filosofico e di una vita pubblica alla quale invano, ripetutamente, si è cercato di applicare categorie».
Profilo minore
FEDERICO FEDERICI
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2021
pagine: 126
Withholding pattern del libro di Federico Federici - tra le voci giovani, oggi, di maggiore consapevolezza concettuale: portato sicuro della sua vocazione interdisciplinare - è la misura. Quella del tempo e quella dello spazio, come fisica insegna, si implicano a vicenda; e strumento di tale misura è la luce. Il concetto ha poi, com'è ovvio, una valenza metapoetica. Anche il verso è una misura, unità di senso della fisiologia umana in quanto presa di respiro, e insieme principio costruttivo della pagina e del libro: come ha insegnato una volta per tutte Amelia Rosselli. Non a caso ricorre, nel testo, la parola «rima». Non perché sia poesia "in rima", questa (che pure ci propone, sempre, costrutti formali attentamente congegnati): ma perché, etimologicamente, la rima è la "fessura" che percorre il terreno e, così definendolo, istituisce un territorio (ci si ricorda del mito della fondazione di Roma). Come nelle piste megalitiche di Nazca, disegnate dagli antichi Incas rivolgendosi ai loro dèi, o come in una certa misterica pagina del Gordon Pym di Edgar Allan Poe, il disegno che compongono queste rime non è immediatamente intelligibile, rinviando a una definizione che si prolunga indefinitamente, interminabilmente forse, nello spazio e appunto nel tempo. La nota dell'autore allude al proprio testo come a un organismo vivente, o un conglomerato geologico, che la pubblicazione si limita a fotografare in un grado del suo farsi. Come un archeologo, o un cacciatore-raccoglitore, il lettore è chiamato a decifrare questi segni, e magari ad avventurarsi a percorrerli a sua volta: "a margine del paesaggio, un segno certo, di passaggio".» (Andrea Cortellessa)
Lettere d'Amore a Peter Rabbit
Federico Federici
Libro: Libro in brossura
editore: Zacinto
anno edizione: 2021
pagine: 32
per altri fosti il centro del poema per me eri ciò che in esso vive e che lo annuncia, il verso intero, la parola che oggi mi congeda La natura, a tratti aspra, a tratti delicata, si delinea in ogni pagina con la sua forza evocativa. Non puro sfondo, ma protagonista assoluto un paesaggio marittimo, in cui l’elemento acquatico accompagna sentimenti ed emozioni del poeta; tra colori e pennellate di luci e ombre, tra rumori e silenzio, pace e tormento, il mare, con la sua pazienza millenaria, leviga e cura l’amore, riuscendo, forse, infine, ad alleviarne le asperità.
Misura del sonno. (e altre ricerche verbovisive)
Federico Federici
Libro: Libro in brossura
editore: Anterem
anno edizione: 2021
pagine: 58
L'impostura
Georges Bernanos
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2019
pagine: 291
"L'impostura" non è soltanto la vicenda individuale di un prete, l'abate Cénabre, che si accorge di aver perso la fede, o meglio, di non averla mai posseduta, ma è la storia della crisi spirituale che travaglia un'intera epoca. Cénabre, illustre studioso della vita dei santi, gode di ottima fama presso il clero parigino. Grazie a una ferrea disciplina e a un gusto prodigioso per la menzogna, è riuscito a tenere nascosto alla sua coscienza ciò che non poteva ammettere fin dai tempi del seminario: il fatto di non aver mai creduto in Dio. Una tranquilla notte d'estate, però, si rende conto dell'impostura, fino a tentare il suicidio. Bernanos mette così in scena uno degli eventi più scandalosi apparsi nella letteratura francese: la disperata presa di coscienza del posto vuoto che Dio ha lasciato nel cuore dell'uomo, ora occupato dal Diavolo, che recita al suo posto. L'anima di Cénabre diventa il teatro di questo scontro muto, mentre sfilano sullo sfondo gli altri personaggi, come fantasmi rinchiusi in se stessi in cerca di un'impossibie assoluzione, supplicanti un Dio ormai evaso. Bernanos si rivela un grande narratore delle tenebre della fede e riesce a ridurre un solo uomo a "inferno totale". Cénabre è l'uomo moderno, e nel suo travaglio si può leggere il destino di un Occidente svuotato di senso: come convivere con questo orribile segreto ormai svelato, se non abbandonandosi alla disperazione? Prefazione di Juan Asensio.
Mrogn
Federico Federici
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2017
pagine: 90
Silloge poetica vincitrice della sezione inediti della II edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Pagliarani 2016. Il bosco di Mrogn è luogo di una indagine. Nell'oscurità si muovono corpi, uomini armati, cacciatori, bracconieri, forse gli stessi inquirenti, alcuni testimoni, o sospetti, e si odono suoni, rumori, voci, spari, grida, passi, versi d'animali. Chi è morto? Un animale, si direbbe. Chi è scomparso? Un uomo, si direbbe - se non che anche l'uomo è un animale. Chi dà la caccia a chi, nel cupo bosco di Mrogn? Tra rapporti, sopralluoghi, dicerie, falsi allarmi, fughe, avvistamenti, indizi e congetture, quest'opera - come la materia stessa dell'indagine - pian piano si rivela, pur senza rinunciare al dubbio, all'ombra inquieta e densa come sangue dalla quale pare non si possa uscire. Perché è quell'ombra, semmai, a dover uscire da noi.