Libri di Fabrizio Solieri
Gestire il progresso, difendere il trono. L'esperienza educativa di un collegio legittimista alla vigilia dell'Unità (1854-1859)
Fabrizio Solieri
Libro: Libro rilegato
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2025
pagine: 208
Dopo l'ondata rivoluzionaria del 1848-49, negli Stati italiani legati all'impero austriaco si pone il problema di creare una classe dirigente in grado di affrontare le inevitabili sfide poste dalle riforme legislative e dalle innovazioni nel campo delle infrastrutture quali il telegrafo e, soprattutto, la ferrovia. Nel Ducato di Modena e Reggio governato dalla dinastia degli austro-estensi, è lo stesso sovrano a seguire da vicino la creazione di uno studio ibrido, governato come un collegio militare ma concepito per educare e formare un'élite di funzionari pubblici che rispondesse al modello di "vero cristiano, suddito riconoscente e cittadino utile". Questo tentativo testimonia un'inaspettata vitalità da parte degli Stati legittimisti, che non si limitano a resistere passivamente al progresso politico ed economico ma cercano di costruire una propria identità culturale al di fuori del mero conservatorismo dell'alleanza trono e altare.
La rivoluzione e la città. L'Ottocento reggiano nelle memorie di un sarto reazionario
Fabrizio Solieri
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2019
pagine: 165
Filippo Braglia è un testimone singolare della complicata stagione dell’unificazione nazionale a Reggio Emilia. Di professione sarto, ma non indigente, animato da un profondissimo spirito religioso, egli esprime nelle sue Memorie un profondo scetticismo nei confronti dei cambiamenti politici, sociali e urbanistici che caratterizzano il suo tempo. Braglia annota gli avvenimenti della città in una lingua popolare, fortemente contaminata dal dialetto, scorretta, eppure efficace ed espressiva. Nelle sue pagine le rivolte e le repressioni, le fiere e i mercati, le processioni religiose e le recite a teatro si sovrappongono come spettacoli sullo stesso palcoscenico. La sua voce, al contempo ingenua e sagace, ci permette di indagare non soltanto sui fatti, ma anche sulla mentalità e sulla visione del mondo degli uomini della sua epoca.

