Libri di Fabrizio A. Pennacchietti
Susanna nel deserto. Riflessi di un racconto biblico nella cultura arabo-islamica
Fabrizio A. Pennacchietti
Libro
editore: Zamorani
anno edizione: 1998
pagine: 128
Il ladrone e il cherubino. Dramma liturgico cristiano orientale in siriaco e neoaramaico
Fabrizio A. Pennacchietti
Libro
editore: Zamorani
anno edizione: 1993
pagine: 170
Storia di Rawh al-Qurasi. Un discendente di Maometto che scelse di divenire cristiano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Gruppo di Ricerca Arabo-Cristiana
anno edizione: 2023
pagine: 152
Nel colorito panorama dell’agiografia orientale, soprattutto di quella di lingua araba, la Passione di s. Antonio Neomartire ovvero di s. Rawḥ al-Qurašī occupa un posto del tutto singolare. Primo perché essa non si presenta come la consueta leggenda edificante dall’intreccio fantastico bensì come la cronaca sobria ed essenziale, ma nello stesso tempo circostanziata e attendibile, della conversione e del martirio di un personaggio della cui storicità non si può dubitare. Secondo, per la rilevanza e l’eccezionalità del protagonista della Passione, che è addirittura un qurayšita, un rappresentante cioè della nobile stirpe meccana a cui apparteneva lo stesso Muḥammad, il profeta dell’Islam. Di s. Antonio Neomartire si tramanda infatti che fu un cugino del califfo abbaside Hārūn al-Rašīd, e che si convertì al cristianesimo nel 799, pronunciò i voti come monaco e affrontò eroicamente il martirio lo stesso anno, venendo decapitato per ordine del suo illustre parente.Questo volume offre la prima edizione italiana con un’accurata e convincente ricostruzione della vicenda sotto il profilo storico, geografico e culturale e con un’analisi critica dei rapporti con altri racconti agiografici.
Fusciacche e margherite. Divagazioni etimologiche nel vicino oriente
Fabrizio A. Pennacchietti
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2012
pagine: 236
I geografi arabi hanno ereditato dagli antichi la convinzione che l'ecumene si distendesse da oriente ad occidente su sette fasce parallele. Di queste la fascia centrale, la quarta, quella che gode del clima più temperato, era divisa in due parti uguali dal parallelo 36°7', un mitico diaframma del mondo che, dopo aver toccato Shiz, la città santa dei Magi, nell'Azerbaigiàn persiano, attraversava via via Antiochia, la capitale dell'Oriente, Rodi, il centro della rosa dei venti, Malta, l'occhio del Mediterraneo, e infine lo stretto di Gibilterra, oltre il quale si perdeva nell'Oceano.