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Libri di Fabio Massaccesi

Nicolò di Giacomo. Un «breviario» giovanile tra Bologna e Firenze

Nicolò di Giacomo. Un «breviario» giovanile tra Bologna e Firenze

Fabio Massaccesi

Libro: Libro in brossura

editore: Silvana

anno edizione: 2024

pagine: 160

Tra i codici miniati appartenenti alla Biblioteca Universitaria di Bologna e parte del lascito di papa Benedetto XIV, c’è il “Breviario” manoscritto 343 proveniente dalla certosa di San Gerolamo di Bologna. Privo di studi specialistici, presenta una decorazione di XIV secolo che in questa sede si propone di attribuire al pennello di Nicolò di Giacomo, tra i più importanti artisti dalla seconda metà del Trecento che hanno monopolizzato lo scenario della miniatura entro e fuori Bologna. Attraverso uno studio accurato e interdisciplinare, che ha visto approfondite ricerche anche dei contenuti liturgico-musicali, il manoscritto è risultato un’importante aggiunta alla comprensione della rara fase giovanile dell’artista, ancora dipendente dai modi del Maestro del 1346, ma non priva di incertezze critiche sulle quali il presente intervento apporta nuovi dati e spunti di riflessione. La ricostruzione, inoltre, del contesto in cui il codice venne eseguito e la stessa sua compravendita nel 1365 all’interno delle “reti monastiche” certosine hanno permesso di ricomporre un inedito spaccato storico, comprendente il ruolo della certosa di Bologna nella fondazione di quella di San Lorenzo del Galluzzo di Firenze.
24,00

Lippo di Dalmasio e le arti a Bologna tra Trecento e Quattrocento

Lippo di Dalmasio e le arti a Bologna tra Trecento e Quattrocento

Libro: Libro in brossura

editore: Dario Cimorelli Editore

anno edizione: 2023

pagine: 216

Lippo di Dalmasio fu un artista di grande fama e rilevanza, documentato tra Bologna e Pistoia dal 1373 al 1410, anno della morte, che si formò probabilmente nella città toscana, dove da tempo prosperava una fiorente comunità bolognese. Il volume ricostruisce l’importante ruolo di raccordo artistico che Lippo di Dalmasio ricoprì nella cultura artistica tra i due versanti dell’Appennino. Questa prima fase gli assicurò un aggiornamento nei confronti della cultura toscana, che, al suo rientro a Bologna, intorno al 1390, gli permise di divenire uno dei più prestigiosi maestri attivi nel nuovo cantiere di San Petronio. In quella fase storica, la città di Bologna visse un periodo di splendore, caratterizzandosi come una delle più grandi, popolose e fiorenti d’Europa. L’alto livello culturale della sua comunità fu alla base di una committenza artistica raffinata e capace di attirare prestigiosi maestri internazionali rendendo il pittore un importante protagonista di quella rinnovata stagione comunale. Il volume accompagna la mostra promossa dal Museo Civico Medievale di Bologna, in collaborazione con L’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
30,00

Gli spazi del sacro nell'Italia medievale

Gli spazi del sacro nell'Italia medievale

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 456

I contributi di questo volume offrono un quadro articolato sull'uso e l'organizzazione dello spazio nelle chiese, la destinazione e utilizzo - nei diversi momenti della celebrazione liturgica - di dipinti, sculture, suppellettili e libri. Nel volume vi sono saggi di ampio respiro, da parte dei principali protagonisti del dibattito internazionale sull'argomento che riflettono da decenni su tali tematiche. Altri contributi danno conto di nuove ricerche e inediti risultati, con lo scopo di restituire, almeno idealmente, come si presentasse in origine un edificio ecclesiastico medievale, che appare oggi spesso ridotto alle sue sole linee architettoniche. Lo spazio del sacro emerge così non in senso astratto, ma come forza centripeta in cui il divino si manifesta con i segni tangibili dell'arte in età medievale.
50,00

Francesco Arcangeli nell'officina bolognese di Longhi. La tesi su Jacopo di Paolo, 1937

Francesco Arcangeli nell'officina bolognese di Longhi. La tesi su Jacopo di Paolo, 1937

Fabio Massaccesi

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2012

pagine: 191

La pubblicazione della tesi sul pittore Jacopo di Paolo, discussa con Roberto Longhi nel 1937 da Francesco Arcangeli (Bologna, 1915-1974), è un atto dovuto nei confronti di uno degli esponenti più importanti della storiografia e della critica artistica del dopoguerra. Primo tra i numerosi allievi bolognesi a laurearsi con Longhi, Arcangeli vi affronta lo studio di una personalità di difficile comprensione nel panorama della pittura bolognese del Trecento, così come era stato tracciato solo pochi anni prima dal maestro. Il suo esame, insieme alla fitta corrispondenza con Longhi che ne accompagna la stesura, consente di apprezzare nel suo affermarsi una personalità di storico e di scrittore dalle doti già sicure e insieme di precisare i modi di costituzione della scuola longhiana, basata su un innovativo rapporto con l'opera d'arte. Offre altresì il destro per una rilettura alla luce delle più recenti acquisizioni critiche del percorso di Jacopo di Paolo, tra i più emblematici interpreti della svolta "neo-giottesca" della pittura bolognese di fine Trecento.
20,00

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