Libri di Fabio Carnevale
Poetica della psicoterapia. Evocazione, relazione, cura
Fabio Carnevale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 288
"Poetica della psicoterapia" è un libro che non si lascia imbrigliare dalle categorie: è un manuale, è un trattato e tuttavia è molto di più. È un invito a pensare la psicoterapia come linguaggio vivo, come arte dell'incontro e come forma di pensiero incarnato. La scrittura, intessuta di citazioni letterarie, musicali e filosofiche, si muove tra ambiguità generative ed evocazioni ipnotiche, seguendo la logica estetica di Milton Erickson. Non si limita a spiegare: evoca, apre varchi, lascia risuonare immagini interiori e movimenti associativi. Leggere diventa così un'esperienza trasformativa, ipnotica nel suo stesso farsi. Il libro si struttura come un tesseract: una geometria non euclidea di narrazioni e riflessioni che possono essere lette in sequenza o consultate senza ordine, in modo letterale o metaforico, a immagine della natura complessa e singolare del processo terapeutico. Ogni capitolo si apre con un brano musicale, una vera e propria colonna sonora interiore, che diventa la playlist del testo: una soglia simbolica, che genera scenari e paesaggi emotivi nella lettura. La sezione finale raccoglie 168 tecniche ipnotiche: non un prontuario prescrittivo, ma una mappa poetica, una costellazione di spunti clinici che risuonano con i brani citati. Un repertorio immaginativo che invita a praticare la personalizzazione radicale del lavoro terapeutico, trasformando ogni incontro in un atto creativo, irripetibile, profondamente aderente all'unicità del paziente. Opera labirintica e polifonica, Poetica della psicoterapia non consegna risposte, ma moltiplica domande. È un libro che si lascia attraversare e che attraversa chi legge, aprendo spazi di possibilità: al clinico, come stimolo a ripensare la cura con sguardo immaginale; allo studente, come introduzione emozionale e simbolica al mestiere della psicoterapia; al lettore non specialista, come invito a scoprire la psicoterapia come arte della differenza, narrazione condivisa e gesto di bellezza. Un'opera che non chiude, ma apre. Un libro da abitare. Con un saggio di Camillo Loriedo.
L'utilizzazione: il fondamento dell'Ipnoterapia ericksoniana. Dal principio alla pratica clinica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 264
L'Utilizzazione è un principio innovativo nella psicoterapia moderna, che amplia il campo visivo del clinico, psicoterapeuta o ipnoterapeuta, e rivoluziona le dinamiche in atto nell'incontro col paziente. Intuizione distintiva dell'opera di Milton H. Erickson, sovverte le visioni tradizionali dell'Ipnosi e si pone come fondamento dell'Ipnoterapia contemporanea. Il volume ne descrive l'impatto nella pratica clinica, attraverso riferimenti teorici, tecniche d'intervento e casi clinici. Fornisce spunti operativi per applicare il principio di Utilizzazione in Ipnoterapia al fine di: amplificare la creatività, la flessibilità e le possibilità nell'agire terapeutico; promuovere la sintonizzazione e la sincronizzazione; intervenire sui processi emotivo-affettivi e relazionali; utilizzare le resistenze ed elicitare processi cooperativi. Attraverso i contributi di esperti clinici e ricercatori, consente inoltre di: comprendere e utilizzare l'errore in psicoterapia; esemplificare l'intervento basato sull'Utilizzazione nella psicoterapia con i bambini, in psicologia dello sport e nei differenti ambiti applicativi della psicoterapia; esplorare tecniche ipnoterapeutiche avanzate e osservarne l'applicazione attraverso la descrizione di casi clinici. Offre quindi una visione multidimensionale dell'Utilizzazione in Ipnoterapia ericksoniana, integrata con prospettive neuroscientifiche e con le dimensioni storiche, artistiche e culturali ad essa connesse. Un volume ricco di risorse per psicologi, psicoterapeuti e ipnoterapeuti.
Silenzio. Rumore
Fabio Carnevale
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2011
pagine: 120
Il silenzio è ciò che intercorre; come lo spazio che fa distanza, come il luogo che si distende fra due idee, fra due parole, fra i passi che si susseguono camminando. Il silenzio saprebbe dire l'istante vuoto fra due pensieri ma dicendolo lo negherebbe, allora lo "indica", ne accenna l'esistenza e "rimanda" a quel crepaccio nel quale si adagia il "non detto del detto". Su quel bilico barcolla il segno che dice senza dire, senza pronunciare l'esistenza. Nel silenzio si manifestano lo spazio di origine delle parole ed il luogo dell'ascolto che le contiene. Rumore è terra del linguaggio ipnotico, ricco di implicazioni e capace di percorrere il sentiero del "detto" e del "non detto". Lì dove abita il rumore si estrae ciò che il non detto esclude, per interpretazione. Romanzo della disperazione sul gorgo dell'insensato. Annuncio di ogni distanza e di ciascuna assenza. Spazio di respiro inaudito. Promessa di discorsi incompiuti.

