Libri di Enzo Lavagnini
Le ville tuscolane e il cinema. Set, ispirazioni, magia
Enzo Lavagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2024
pagine: 144
I Castelli Romani nei secoli hanno esercitato la loro capacità di attrazione non soltanto nei confronti di tanti illustri artisti e personaggi della storia come Lucullo, Cicerone, Goethe, Stendhal, George Sand, ma anche oltre a questi ultimi e alle preziose memorie che ci hanno consegnato, in modo diretto o indiretto, possiamo annoverare tanti grandi della Settima Arte, tra i quali Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Orson Welles (che a Frascati visse), Walt Disney, Vittorio De Sica e molti altri. Come dato storico generale, per Roma e i Castelli, è importante sottolineare come l'‘avvento’ degli stabilimenti di Cinecittà, in attività dal 28 aprile 1937, segni ad ogni modo un discrimine fondamentale, a causa della crescita della produzione di film in generale, per l'attrazione e l'economia dei nostri Colli. Il volume ripercorre la storia di oltre 80 anni di presenza del cinema nelle più belle e famose Ville tuscolane utilizzate come set dalle produzioni cinematografiche internazionali ed italiane. Un libro che ci farà scoprire con occhi nuovi e diversi, anche grazie ad un importante e ricco corredo fotografico, questo importante patrimonio storico ed artistico alle porte di Roma
Io proprio io: Antonello Falqui
Enzo Lavagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2022
pagine: 256
Si dice Antonello Falqui e subito di pensa al varietà televisivo di cui il Regista è stato inventore, cultore appassionato e maggiore interprete, sempre con la capacità di tenere insieme il gusto, lo stile, il ritmo e la contemporaneità dei linguaggi. Il primo autore riconoscibile per raffinatezza, classe, distinzione, ricerca della perfezione nella galassia di quanti hanno dato vita, da autentici pionieri, alla tv del servizio pubblico, nei lontani anni '50. Tanti i successi che hanno illuminato la sua carriera e contribuito al cambiamento dei costumi del nostro Paese. Basti ricordare Il Musichiere, Canzonissima, Studio Uno, Millelluci e i personaggi che Falqui ha incoraggiato o lanciato: Mina, Raffaella Carrà, Heather Parisi, le gemelle Kessler, Milva, Don Lurio, Nino Manfredi, Delia Scala, Paolo Panelli ed altri ancora. Falqui ha rappresentato l'espressione più alta del varietà televisivo classico, l'eleganza formale, gli ampi e maestosi movimenti di macchina e la proposta del numero internazionale costituiscono certamente il marchio di fabbrica del più formidabile regista del varietà televisivo tradizionale. Tutto questo e molto altro ancora è raccontato in questo volume
Il libro bianco di Pasolini. La raccolta dei processi a Pier Paolo Pasolini
Francesco Aliberti, Alessandro Di Nuzzo, Enzo Lavagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2022
pagine: 379
Trentatré processi. Centinaia di udienze. Tre condanne in primo grado; due assoluzioni nei gradi successivi, un paio di amnistie. Numeri da capo della criminalità. Invece stiamo parlando del più importante intellettuale del secondo Novecento italiano: Pier Paolo Pasolini. Fu persecuzione giudiziaria? Per rispondere a questa domanda, si è ritenuto di dover stilare, nel centenario della nascita, quello che Pasolini stesso aveva suggerito: il Libro Bianco della sua odissea con la giustizia italiana. Trascrizioni degli interrogatori. Requisitorie dei pm. Sentenze. Articoli di quotidiani e riviste. Questo volume parla prima di tutto attraverso i documenti; entra nelle aule di giustizia, fa parlare i protagonisti con la loro stessa voce, come in un dramma teatrale. Certo, è forte l’impressione che, come scrisse Stefano Rodotà, contro Pasolini si sia celebrato “un processo solo” con una sola finalità: “Mettere in dubbio la legittimità di un’esistenza”, di quella coscienza scomoda e potenzialmente devastante che in tanti, nel Paese, temevano. Con una intervista a Furio Colombo.
Rapporto confidenziale. Luigi di Gianni. Cinema e vita
Enzo Lavagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 132
Un viaggio a perdifiato nell'opera e nella vita di Luigi Di Gianni, uno dei maestri del nostro cinema. Un'indagine puntigliosa che va dagli anni dell'apprendistato, al Centro Sperimentale di Cinematografia, alla Rai dei pionieristici esordi; dal cinema etnografico, alle suggestioni kafkiane, fino al cinema e ai programmi televisivi più personali. Faremo conoscenza così dei tanti testimoni di un ben ricco Novecento, incontrati da Di Gianni: Ernesto De Martino, Cesare Zavattini, Alessandro Blasetti, Luchino Visconti, Luigi Vannucchi e tanti altri, in un lungo periodo che va dal Fascismo, alla Ricostruzione e fino agli stenti dei nuovi italiani, raccontati -anche- dal Neorealismo, ed oltre (la tragedia del Vajont, ad esempio). Il tutto, nel mondo densamente popolato di evanescenti entità di Di Gianni, con la presenza sempre incombente, e viva, di alcuni insostituibili numi tutelari, oltre Kakfa, Jack London e Dostojevsky, ma anche quella di mostri come Lon Chaney e Boris Karloff, o l'altra ancora di autentici mostri di bravura quali Carl Theodor Dreyer od Orson Welles, Joris Ivens o Werner Herzog.
Il giovane Fellini nello splendente fulgore della vita
Enzo Lavagnini
Libro: Copertina morbida
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2011
pagine: 192
"Capisci? A me! A me che al Morgana di Bari ho fatto dei pienoni spaventosi. A me che passo per strada tutti mi guardano... A me che mi basta un gesto per ottenere una risata. Ma sai che ho risposto? Ho detto:" Ve ne pentirete...Non verrò mai più...Non m'importa nulla della radio! Io la mia grande strada da seguire! Non conosco ostacoli...Il pubblico mi ama!". Lo vedi? Si sta arrabbiando! Ora picchia dei pugni sul tavolo e seguita a parlare, a parlare...Vuoi sapere chi è? Ma come, non lo conosci? Oh, quello è il celebre attore che lavora al cinema Aurora. Si, quel cinema dove i ragazzini pagano mezza lira. Non l'hai mai visto? Sai, lavora di rado... Una volta ogni sei mesi, per non stancarsi, per non concedersi tutto alle folle bramose..." (Federico Fellini, articolo per il "Marco Aurelio")