Libri di Enrico Roveda
Un officiale sforzesco tra politica e diritto. Gerardo Colli
Enrico Roveda
Libro: Copertina morbida
editore: Biblion
anno edizione: 2015
La ricostruzione della vita del vigevanese Gerardo Colli - officiale dello stato di Milano in età sforzesca, che, al culmine della sua carriera, fu ambasciatore residente a Venezia dal 1464 al 1473 - è solo uno e forse non il più pregnante dei temi di questo volume, che è soprattutto un importante contributo alla storia della diplomazia rinascimentale. L'attività diplomatica del Colli, specie quella veneziana, è un'ampia finestra da cui lo sguardo spazia in mille direzioni, alla corte e tra le prime famiglie del ducato di Milano, tra i condottieri e tra i patrizi veneziani, tra le paci e le guerre dell'Italia del Rinascimento, in tutti i punti caldi della penisola, per arrivare sino al "gran turco", attraverso un mediterraneo fitto di navi cariche di merci e di frumento.
Uomini, terre e acque. Studi sull'agricoltura della «Bassa lombarda» tra il XV e XVII secolo
Enrico Roveda
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 352
Il volume raccoglie una parte dei molti saggi che Enrico Roveda ha dedicato alla storia agraria della prima età moderna (secoli XV-XVII). Sono saggi scritti nell'arco di circa vent'anni, tra 1979 e 1999, materialmente dispersi nelle sedi più disparate, talvolta di non facile reperibilità, i quali tuttavia, per compattezza di temi e coerenza di metodo, compongono già idealmente un volume, un volume di grande significato per la conoscenza della bassa pianura lombarda fra tardo medioevo e prima età moderna. La "Bassa lombarda" - con le sue cascine, i bergamini, i fittavoli; con i suoi avanzati metodi di coltivazione e di rotazione agraria; con la stretta integrazione fra agricoltura e allevamento - è la vera protagonista di quasi tutta la raccolta (è inserito, come termine di confronto, un ampio saggio relativo a un'altra regione, sulle proprietà fondiarie dell'arcivescovado di Pisa, del 1984). Né si tratta solo di storia agraria, per la costante attenzione alle relazioni tra aspetti tecnico-economici in senso stretto e quella storia politico-sociale che ha poi preso il sopravvento nelle successive ricerche dell'autore, il quale tuttavia ha continuato a fare di questo suo primo interesse uno dei punti focali di un'intensa attività di insegnante e di organizzatore di ricerche, attraverso seminari, corsi e tesi di laurea.