Libri di Emanuela Angiuli
Il palazzo dell'Acquedotto pugliese nell'architettura italiana del Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2019
pagine: 220
Il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese a Bari è un’opera eccezionale da diversi punti di vista: rappresenta infatti il compimento della straordinaria impresa di portare l’acqua alla “sitibonda” Puglia, ma è anche architettura fondamentale nell’immagine della città e del suo sviluppo, dotata di una sua particolare forza estetica: sia per l’immaginifico stile neoromanico delle sue facciate, sia per i suoi originalissimi interni, creati dalla formidabile inventiva dell’artista romano Duilio Cambellotti. Questo volume vuole raccontarlo nella sua complessità: la storia della sua costruzione inserita nella vicenda dell’acquedotto e dello sviluppo della città; l’architettura raccontata nel suo farsi e spiegata anche attraverso la narrazione del percorso formativo e professionale del suo architetto Cesare Brunetti e della vicenda della riscoperta del romanico; la decorazione esaminata sia nei riferimenti storici delle facciate, sia nello sviluppo strabiliante dei suoi interni simbolicamente dominati dal tema dell’acqua, negli affreschi, come nei fregi e nell’arredamento.
Giuseppe Ungaretti. Alle fonti del Sele
Libro
editore: Adda
anno edizione: 2019
pagine: 110
Le emozioni che il grande poeta di fama internazionale ci ha lasciato, viaggiando fra la Puglia e la Basilicata, sono pagine preziose sul fascino che la costruzione dell’Acquedotto Pugliese ha esercitato nella sensibilità dei grandi viaggiatori, come appunto è stato Giuseppe Ungaretti. Il poeta, inviato speciale della Gazzetta del Popolo di Torino, giunge in Puglia nel 1934 quando il fiume Sele imbrigliato nelle grandi gallerie, è arrivato fino a Leuca. Nell’itinerario seguito, spostandosi in quel suo “correre dietro l’acqua in su e giù, dal Gargano a Caposele” il poeta viaggiatore si imbatte in una terra che si apre come un mare, sconfitta dal sole abbagliante che da tempo immemorabile l’aveva condannata all’aridità del deserto. Nelle pagine di questo volume si rivedono gli uomini del sottosuolo scavare trincee, quelli del piano infilarsi in un interminabile serie di canali che corrono in tutte le direzioni, gli zappatori che spaccano la pietra rivoltando la terra in lunghe fessure dove appare finalmente la ragnatela delle condotte che faranno arrivare l’acqua del Sele nelle campagne e nelle case dei pugliesi. E quando Ungaretti scrive “tutto infatti sembra concorrere alle virtù della speranza e della tenacia, come sembrerebbe essere nella vocazione e nel carattere della gente di Puglia”, non si può non cogliere nella fotografia, la storia di un mondo che si trasforma, austero, tenace, fino ad esplodere nel primo getto di una improvvisata fontana nel cuore di un paese o nel più lontano angolo di campagna.
Palazzo dell'Acquedotto pugliese. L'archivio dei disegni di Cesare Brunetti
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2019
pagine: 72
Il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese a Bari è un’opera eccezionale da diversi punti di vista: rappresenta infatti il compimento della straordinaria impresa di portare l’acqua alla “sitibonda” Puglia, ma è anche architettura fondamentale nell’immagine della città e del suo sviluppo, dotata di una sua particolare forza estetica: sia per l’immaginifico stile neoromanico delle sue facciate, sia per i suoi originalissimi interni, creati dalla formidabile inventiva dell’artista romano Duilio Cambellotti. All’interno del Palazzo ed in altre sedi dell’Acquedotto sono conservati centinaia di documenti e disegni relativi all’acquedotto in generale ed alla costruzione del suo palazzo in particolare; in questo volume ne è presentata una ricca scelta che dimostra e racconta l’accuratezza del lavoro svolto dall’architetto Brunetti e dai suoi collaboratori.
Le virtù delle piante. Vis naturae. Ediz. italiana e inglese
Maurizio Rippa Bonati, Giordana Mariani Canova
Libro: Libro rilegato
editore: Biblos
anno edizione: 2001
pagine: 240
Oscar Ghiglia. Un mosaico di colori e di spazi
Emanuela Angiuli
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2013
pagine: 128
"In Italia c'è Ghiglia; c'è Oscar Ghiglia e basta" affermava Amedeo Modigliani da Parigi, volgendo lo sguardo agli artisti italiani operanti intorno ai primi decenni del 1900. Giudizio lapidario, carico di un valore profetico che adombra l'unicità del livornese Oscar Ghiglia (1876-1945), della sua personalità definita aristocratica e schiva, in realtà solitaria. Amico più che discepolo di Giovanni Fattori, con lui Oscar condivide un'affinità, una disposizione mentale, quella di pensare con il colore, di dare struttura sintattica alla visione artistica soltanto attraverso il colore che nelle diverse stagioni della sua arte diventa la cifra stilistica che lo imporrà al disopra delle maniere e dei localismi italiani. Il colore pensato nei luoghi dell'anima, plasmato sui corpi e sulle espressioni fortemente indagate nei ritratti, usato come architettura negli interni, incarnato nelle sensuali opalescenze di fiori e conchiglie, negli smalti dei vasi e dei fiori, si tramuta nell'opera di Ghiglia in linguaggio universale.
La pinacoteca De Nittis a Barletta
Emanuela Angiuli
Libro: Copertina morbida
editore: Electa Napoli
anno edizione: 2007
pagine: 48
La collezione De Nittis, donata alla città di Barletta da Léontine Gruvelle, trova infine collocazione adeguata nel palazzo cinquecentesco della Marra, ora sede della Pinacoteca dedicata all'artista. Centoquarantasei dipinti e sessantacinque incisioni, oltre alla biblioteca e all'epistolario: paesaggi, città, neve, alle corse, Léontine, dans le monde, ritratti.
La camicia. Storia, mito, moda
Riccardo Villarosa, Emanuela Angiuli
Libro
editore: Idea Libri
anno edizione: 1999
pagine: 180
Re, regine, mercanti e marinai. Alla corte di s. Nicola
Emanuela Angiuli, Rita Faure
Libro
editore: Fiore
anno edizione: 1987
pagine: 115
L'aroma dell'assenza. Delitti d'onore 1902-1944
Emanuela Angiuli
Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2023
pagine: 108
Nei processi della prima metà del Novecento studiati da Emanuela Angiuli, sulle tracce delle violenze ascritte al delitto d’onore sul corpo delle donne, affiorano storie apparentemente spente, eppure presenti nella memoria invisibile di tante giovani donne. Sono le vite di tante femminilità ridotte ad archetipi di esistenze sospese, in bilico tra realtà e finzione, tra vita e sogno, tra inquietudine esistenziale e razionalità, proprio come i destini emersi nelle narrazioni investigative condotte nei Tribunali. Contro le sfumature dei sentimenti, le storie narrate trovano nella difesa della struttura patriarcale dell’onore maschile il termine dominante, feroce sentimento che, attraverso gli atti istruttori e dibattimentali chiusi nei processi per uxoricidio, scivola per mille rivoli, arriva nelle stanze più segrete dei rapporti coniugali, di quanti si amano o più banalmente si piacciono, ne esplora le ombre, alimenta gelosie, scava fra i sospetti. Infine l’onore si arma, aggredisce, in nome della reputazione sociale che non risparmia nessuno.