Libri di Elisa Pegorin
Architetti, architettura
Eduardo Souto de Moura
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2023
pagine: 128
L'idea secondo la quale il loro scopo è mutare l'aspetto del mondo non facendone parte gocciola attraverso innumerevoli microfratture nella cultura degli architetti. Nulla di più lontano dal modo di pensare e lavorare di Eduardo Souto de Moura. «Da quattordici anni, continuo a disegnare la stessa casa, come se si trattasse di un'ossessione. Ma nonostante le case siano sempre uguali, sono diverse, perché i luoghi e le persone lo meritano», scrive Souto de Moura in una pagina di questo libro. Casa, naturalmente, è una sineddoche: la parte per il tutto. E di tutto il suo mondo Souto de Moura parla negli scritti qui raccolti: dei suoi progetti, delle letture che riemergono in ogni sua pagina, dei suoi maestri, Álvaro Siza e Fernando Távora prima di tutti, degli architetti che predilige quali, per esempio, Jacques Herzog e Rafael Moneo ma all'ombra persistente di Mies van der Rohe e di Aldo Rossi. Come si è architetto? Come si pratica la professione dell'architetto? Come selezionare nello sterminato sfondo della storia quanto ancora è parte del tuo lavoro? Queste sono le domande che rimbalzano in “Architetti, architettura” che, spesso spiazzante, non è rivolto, però, soltanto agli architetti.
Arte e architettura. Il Laboratorio Morseletto dal 1920
Marco Mulazzani, Elisa Pegorin
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2023
pagine: 240
Il volume illustra la storia del Laboratorio Morseletto. Attivo sin dal 1920, da tre generazioni proprietà della medesima famiglia, opera nel campo della produzione di ogni tipo di oggetti, di rivestimenti, di finiture e di arredi in marmo e pietra, nella realizzazione dei più diversi pavimenti e superfici lavorati alla veneziana, di pareti in marmorino e a stucco lisciato. La storia del Laboratorio comincia intorno al 1920 a Vicenza. Pietro Morseletto, allievo della vicentina Accademia Olimpica, prima, e dell'Accademia di Brera in seguito, scultore dotato, nonché antiquario e imprenditore, diede presto dimostrazione nel Laboratorio da lui creato della sua capacità di lavorare la pietra di Vicenza. Una svolta significativa nella vita di Pietro e nella storia del suo Laboratorio si verificò quando, intorno al 1930, venne incaricato da Pierre Du Pont di realizzare "arredi", fontane, giochi d'acqua, sculture per i Longwood Gardens, un giardino botanico esteso per 436 ettari nella Brandywine Creek Valley in Pennsylvania ispirato alle ville toscane. Grazie a questo, Pietro fu in grado di ampliare la propria attività e acquistare nuove cave di pietra di Vicenza ancora oggi sfruttate per le esigenze del Laboratorio. Dopo la morte di Pietro (1974) la gestione del Laboratorio è passata ai figli, Paolo e Leonardo. A partire dagli anni novanta, Deborah e Barbara affiancano il padre Paolo alla guida del Laboratorio. Tra le opere realizzate dal Laboratorio Morseletto vi sono gli interventi per il restauro di edifici storici dai teatri alla Scala a Milano e Comunale a Bologna, dalla Basilica Palladiana alla villa La Rotonda a Vicenza, da Palazzo Te a Mantova a villa Manin a Passariano. La qualità dei lavori lapidei eseguiti dal Laboratorio è dimostrata dalla realizzazione di diversi monumenti sepolcrali, dalla tomba di Alvar Aalto a Helsinki, a quelle progettate da Arata Isozaki per Luigi Nono a Venezia e da Carlo Scarpa per la famiglia Galli a Nervi (GE), sino alle sepolture nella tomba monumentale Brion a San Vito di Altivole (TV) dello stesso Scarpa. Nel 1973 il Laboratorio, in collaborazione con l'Industria dei Marmi Vicentini di Paolo Marzotto, ha realizzato nel parco del Palazzo della Triennale a Milano la grande scultura Bagni misteriosi di Giorgio De Chirico. A partire dal 1945 il Laboratorio Morseletto ha collaborato con innumerevoli progettisti e studi di architettura, tra cui BBPR, Pietro Porcinai, Mario Botta Matteo Thun, Vittorio Gregotti, Pierluigi Cerri, Cini Boeri, Ettore Sottsass, Frank O. Gehry, David Chipperfield, Álvaro Siza, Eduardo Souto de Moura. Altrettanto significative sono le opere scultoree realizzate dal Laboratorio per Roberto Burle Marx, Miguel Berrocal, Jacob Hashimoto, Ettore Spalletti, Krishnaraj Chonat. Tra i molti committenti che si sono rivolti al Laboratorio Morseletto vi sono le famiglie Riva (parco di villa Fiorita a Saronno), Invernizzi (tenuta a Trenzanesio presso Milano) e Brion, e alcune delle più celebri case attive nel campo della moda, per le quali il Laboratorio ha realizzato spazi di vendita e di rappresentanza in ogni parte del mondo.
Art and Architecture. Laboratorio Morseletto since 1920
Marco Mulazzani, Elisa Pegorin
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2023
pagine: 240
Il volume illustra la storia del Laboratorio Morseletto. Attivo sin dal 1920, da tre generazioni proprietà della medesima famiglia, opera nel campo della produzione di ogni tipo di oggetti, di rivestimenti, di finiture e di arredi in marmo e pietra, nella realizzazione dei più diversi pavimenti e superfici lavorati alla veneziana, di pareti in marmorino e a stucco lisciato. La storia del Laboratorio comincia intorno al 1920 a Vicenza. Pietro Morseletto, allievo della vicentina Accademia Olimpica, prima, e dell'Accademia di Brera in seguito, scultore dotato, nonché antiquario e imprenditore, diede presto dimostrazione nel Laboratorio da lui creato della sua capacità di lavorare la pietra di Vicenza. Una svolta significativa nella vita di Pietro e nella storia del suo Laboratorio si verificò quando, intorno al 1930, venne incaricato da Pierre Du Pont di realizzare "arredi", fontane, giochi d'acqua, sculture per i Longwood Gardens, un giardino botanico esteso per 436 ettari nella Brandywine Creek Valley in Pennsylvania ispirato alle ville toscane. Grazie a questo, Pietro fu in grado di ampliare la propria attività e acquistare nuove cave di pietra di Vicenza ancora oggi sfruttate per le esigenze del Laboratorio. Dopo la morte di Pietro (1974) la gestione del Laboratorio è passata ai figli, Paolo e Leonardo. A partire dagli anni novanta, Deborah e Barbara affiancano il padre Paolo alla guida del Laboratorio. Tra le opere realizzate dal Laboratorio Morseletto vi sono gli interventi per il restauro di edifici storici dai teatri alla Scala a Milano e Comunale a Bologna, dalla Basilica Palladiana alla villa La Rotonda a Vicenza, da Palazzo Te a Mantova a villa Manin a Passariano. La qualità dei lavori lapidei eseguiti dal Laboratorio è dimostrata dalla realizzazione di diversi monumenti sepolcrali, dalla tomba di Alvar Aalto a Helsinki, a quelle progettate da Arata Isozaki per Luigi Nono a Venezia e da Carlo Scarpa per la famiglia Galli a Nervi (GE), sino alle sepolture nella tomba monumentale Brion a San Vito di Altivole (TV) dello stesso Scarpa. Nel 1973 il Laboratorio, in collaborazione con l'Industria dei Marmi Vicentini di Paolo Marzotto, ha realizzato nel parco del Palazzo della Triennale a Milano la grande scultura Bagni misteriosi di Giorgio De Chirico. A partire dal 1945 il Laboratorio Morseletto ha collaborato con innumerevoli progettisti e studi di architettura, tra cui BBPR, Pietro Porcinai, Mario Botta Matteo Thun, Vittorio Gregotti, Pierluigi Cerri, Cini Boeri, Ettore Sottsass, Frank O. Gehry, David Chipperfield, Álvaro Siza, Eduardo Souto de Moura. Altrettanto significative sono le opere scultoree realizzate dal Laboratorio per Roberto Burle Marx, Miguel Berrocal, Jacob Hashimoto, Ettore Spalletti, Krishnaraj Chonat. Tra i molti committenti che si sono rivolti al Laboratorio Morseletto vi sono le famiglie Riva (parco di villa Fiorita a Saronno), Invernizzi (tenuta a Trenzanesio presso Milano) e Brion, e alcune delle più celebri case attive nel campo della moda, per le quali il Laboratorio ha realizzato spazi di vendita e di rappresentanza in ogni parte del mondo.

