Libri di Elio Polo

Una storia realistica, ambientata nella città di provincia che d’estate conta milioni di turisti, e i cui problemi sono ben noti all’autore che ci ha sempre vissuto. L’autore, dall’alto della sua esperienza di vita, descrive le vite dei personaggi con le loro vicende a volte drammatiche a volte felici. Il linguaggio sempre migliore con il passare del tempo e delle uscite delle tante pubblicazioni, porta il lettore a sfogliare con vivo interesse i capitoli che, incalzanti, determinano la storia complessiva del racconto. Il finale è in linea con la tradizionale “chiusa” di Polo, ovvero un lasciare al lettore la responsabilità di rispondersi da sé sulle grandi questioni dell’umanità.

Ancora una storia “vera”, quella che ci propone Elio Polo, autore esperto e capace di tenere il lettore attento sulla pagina. La storia come d’abitudine è ambienta nella provincia italiana, quel territorio più caro a Polo perché più conosciuto. Lo stile è improntato al minimalismo letterario. In questo libro, però, si svela una verità dolorosa, quasi un segreto tenuto in serbo per tutta la vita e poi alla fine svelato non senza un qualche tormento. Il lettore lo scoprirà leggendo. La rivelazione sarà dirompente e lascerà un profondo segno. Il finale, poetico, è una sorta di urlo liberatorio.

Elio Polo, al suo quinto romanzo, segna con Istorie un percorso letterario dedicato all’introspezione della dimensione umana nei suoi aspetti più estremi, sempre però raccontando con garbo e sensibilità le vicende attraverso le quali ci conduce attraverso la sua tipica narrazione. Siano esse ambientate nel passato o nel presente, le storie di Elio Polo, raccontano anche l’Italia, la sua provincia come la sua dimensione metropolitana, mettendo però sempre al centro la quotidianità delle persone, i loro sogni, le aspettative, i successi e le difficoltà, in un itinerario dell’anima ma anche del cuore che percorre le parabole della vita dei suoi personaggi.

Elio Polo giunge alla sua quarta fatica libraria. La storia è questa volta dedicata a un fatto di cronaca criminale avvenuto nel Nord Ovest ma che ha scosso l'intero paese. Elio Polo affronta il caso trasformandolo in un'ipotesi narrativa che non ha l'intenzione di sostituirsi realtà giudiziaria.

Elio Polo, dopo l'esordio letterario con "Adua", seguito da "Conflitto interiore", giunge alla sua terza fatica libraria. La storia è sempre ambientata in un luogo caro e conosciuto dall'autore. Un luogo fisico circoscritto, all'interno del quale Polo ambienta una storia poliziesca, un giallo intrecciato tra i piccoli segreti familiari ed una comunità locale curiosa e pronta alla delazione ma allo stesso tempo ipocritamente attenta a proteggere la propria immagine.

Elio Polo, dopo l'esordio letterario con Adua, ci regala la sua seconda fatica libraria. La storia, ancora una volta come in Adua, è ambientata in un luogo caro e conosciuto dall'autore. E non è solo il luogo fisico ad essere noto a Polo ma anche le usanze, la mentalità e la psicologia della popolazione locale. I personaggi sono descritti con semplicità ma anche con precisione, quasi una creazione scultorea di scolpitura e sgrezzatura lignea. La narrazione è lineare e quasi "minimalista" nel suo stile letterario. Conquista chi legge, nel suo incalzare dei fatti e della volontà dei protagonisti di svolgere una loro vita vissuta non ordinariamente. Come in ogni storia che si rispetti, ci sono vicende belle e meno belle, comportamenti dettati dalla virtù e altri invece dalla malvagità ma il quadro generale rispecchia un'umanità sostanzialmente positiva. L'autore si interroga, infatti, attraverso l'introspezione dei protagonisti e degli altri personaggi, sulla finalità dell'esistenza e sulle sue criticità ma senza assurgere a definitore di facili moralismi quanto piuttosto immesimandosi in obiettivo osservatore dei fatti.

L'opera, a metà strada tra un racconto biografico ed un saggio storico, narra la vita - oltre un secolo - di Adua, una donna straordinaria. Le vicende di cui la donna è protagonista, abbracciano quasi tutto il Novecento e si intrecciano con episodi, eventi, fatti molto spesso drammatici che hanno caratterizzato il XX secolo e l'inizio del XXI. Adua vive tutto ciò, superando con ammirevole entusiasmo prove e difficoltà che si sono succedute in tanti anni. La sua storia è, esemplarmente, la storia di un pezzo d'Italia, oltre che di una umile quanto straordinaria famiglia patriarcale.

L'opera, a metà strada tra un racconto biografico ed un saggio storico, narra la vita - oltre un secolo - di Adua, una donna straordinaria. Le vicende di cui la donna è protagonista, abbracciano quasi tutto il Novecento e si intrecciano con episodi, eventi, fatti molto spesso drammatici che hanno caratterizzato il XX secolo e l'inizio del XXI. Adua vive tutto ciò, superando con ammirevole entusiasmo prove e difficoltà che si sono succedute in tanti anni. La sua storia è, esemplarmente, la storia di un pezzo d'Italia, oltre che di una umile quanto straordinaria famiglia patriarcale.

Una storia “vera”, ambientata nella provincia italiana, che alla fine sublima in una molteplicità di possibili soluzioni. L’autore, dall’alto della sua esperienza di vita, guarda le vite dei personaggi dipanarsi in un racconto realistico fino al limite del minimalismo letterario. Vite di coppia, solitarie, piene di dolorose vicende ma anche di gioiose illuminazioni. Il linguaggio è sciolto e il ritmo dinamico porta il lettore a sfogliare con vivo interesse i capitoli che, incalzanti, determinano la “veritas” ovvero il senso stesso dell’opera e della vita. Tornando al finale, ecco il tocco poetico dell’autore che senza dire, lascia immaginare. Ma sempre senza tradire l’essenza ovvero la “veritas”.