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Libri di Edda Ducci

Essere e comunicare

Essere e comunicare

Edda Ducci

Libro

editore: Anicia

anno edizione: 2003

pagine: 250

14,50

L'uomo umano

L'uomo umano

Edda Ducci

Libro: Libro in brossura

editore: Anicia

anno edizione: 2008

pagine: 120

Si ripropone, a vent'anni dalla prima edizione, un testo breve di Edda Ducci. Un testo che, al momento della sua scomparsa, la studiosa casentinese stava rielaborando nella prima parte. Non avendone portato a termine una stesura definitiva, lo si restituisce al lettore nella versione originaria. Il tema trattato era il tema per eccellenza della Ducci filosofa e pedagogista: un lungo e paziente riandare al cuore dell'umano in tutte le sue varianti, nelle consonanze pacificate e nelle dissonanze critico-esistenziali. La passione per l'insegnamento e la cura per le attività sociali nella marginalità risentono di questo impegno, impegno che ella ha sempre sentito legato alla fedeltà alla parola e alla relazionalità umana, al riconoscimento del tu e al riconoscimento dell'altro. Perciò si leggono in controluce, in queste brevi pagine, autori amati e frequentati e temi sempre presenti alla sua preoccupata speculazione per l'uomo. Il che autorizza a credere, con qualche speranza, che una riproposta del breve scritto possa giovare al ricordo di un magistero mai banale e alla riproposizione di temi che chiedono soltanto di essere continuamente ripresi e approfonditi.
16,00

Sulla natura dell'essere. Le origini di una filosofia dell'educazione

Sulla natura dell'essere. Le origini di una filosofia dell'educazione

Edda Ducci

Libro: Libro in brossura

editore: Anicia (Roma)

anno edizione: 2016

pagine: 171

Trovare un fondamento per una paideia filosofica attraverso una metafisica dell'essere: questo il fine che può riscontrarsi nei primissimi studi di Edda Ducci. Anche lei, dunque, si pone la domanda che tanto ha inquietato gli spiriti ricercanti della filosofia: "quale la verità dell'essere?". E proprio in queste pagine iniziali la studiosa casentinese ha tentato di offrire una risposta attraverso le voci di due commentatori alessandrini. Simplicio e Filopono, da lei allora frequentati, "tappe non inutili e forse obbligate ella scrive per chi voglia affrontare seriamente il perenne interrogativo". Tale fine diviene vitale per il pensiero filosofico-educativo di Edda Ducci, maturato attraverso Platone e il mito della caverna e intento ad offrire stimoli per una corretta azione educativa in cui la comprensione del proprio essere risulti essenziale per partecipare autenticamente alla propria natura e alla propria storia. In un tempo di aridità e di crisi per l'identità personale, l'impegno dell'autrice, che passa da una "filosofia dell'essere" ad una "pedagogia dell'essere", insegna che solo attraverso la decodificazione sempre più agile di situazioni interiori, e il ruminare la parola metexis, si può seriamente intendere la significanza dell'essere uomo in educazione.
19,00

Tra logos e dialogos. L’attuarsi di una filosofia dell’educazione

Tra logos e dialogos. L’attuarsi di una filosofia dell’educazione

Edda Ducci

Libro: Libro rilegato

editore: Anicia (Roma)

anno edizione: 2017

pagine: 144

Quando nei primi decenni del secondo Novecento la pedagogia era ancora impegnata nel definire la propria identità di sapere, Edda Ducci era appena uscita dagli studi di filosofia teoretica e si apprestava ad entrare nel complesso logos del sapere pedagogico. Nonostante il sospetto dei pedagogisti, timorosi di una indebita colonizzazione filosofica, l’autrice stava per intraprendere una strada, quella del dialogo, che la porterà negli anni ad una singolare interpretazione del rapporto filosofia-pedagogia. Per l’autrice è sempre stato chiaro che la «pedagogia è un contenitore troppo vasto» e che la differenza non consiste soltanto nel considerare l’uomo come oggetto o soggetto, ma piuttosto come l’esplicitarsi di due possibilità: l’una sostiene il sapere circa l’oggetto/soggetto; l’altra mira al costituirsi di una dialettica costantemente alimentata dalla simbiosi tra sapere e modo di essere del soggetto/oggetto. Perciò la filosofia dell’educazione di Edda Ducci non è vista come techne, ma come qualcosa che imprime un suo sigillo ad una praxis che pensa e vive la persona come un “al di là” dell’oggetto.
19,00

Pseudo Boezio De disciplina scholarium

Pseudo Boezio De disciplina scholarium

Libro: Libro in brossura

editore: Anicia (Roma)

anno edizione: 2018

pagine: 170

Usato durante il Medioevo come testo guida per l'insegnamento a giovani studenti, il "De disciplina scholarium" fu composto probabilmente tra gli anni '30 e '40 del XII secolo e falsamente attribuito a Boezio. Il testo, senza tentare una soluzione definitiva dell'eterno problema dell'educazione, offre una testimonianza viva di un costume, di una prassi, ma soprattutto di un modo virile e lineare di considerare i valori, l'uomo, la complessità del rapporto educativo, la problematicità della compresenza di scientia e virtus. Edda Ducci curò il testo nel 1967 e lo presentò con il titolo "Un saggio di pedagogia medievale. Il De disciplina scholarium dello Pseudo Boezio". Grazie ad una lunga introduzione e alla traduzione, ella ha il merito di aver posto nella giusta luce il problema della pedagogia medievale senza forzature né anacronismi, basandosi sul solido terreno dei testi e della documentazione. Il tema che guida lo spirito della traduttrice può enuclearsi intorno al concetto di disciplina-paideia, oltre che sul risalto del carattere fortemente umano, e spesso anche umanistico, del "De disciplina scholarium". Ritornare oggi alla lettura di questo testo significa chiedersi come comunicare il vero e il bene. Ma anche, e soprattutto, in che misura il soggetto "debba modificarsi" per rendersi disponibile all'acquisizione del vero e del bene.
21,00

Ferdinand Ebner. Una fonte per la filosofia dell’educazione

Ferdinand Ebner. Una fonte per la filosofia dell’educazione

Edda Ducci

Libro: Libro in brossura

editore: Anicia (Roma)

anno edizione: 2019

pagine: 141

Gli auctores sono quei “pensatori e scrittori” che maggiormente hanno contribuito alla formazione del pensiero filosofico-educativo di Edda Ducci. Nel 1992, riferendosi a essi, l’autrice scriveva: «Arano profondo nel terreno dell’umano [...]. Sono primitivi e inattuali [...]. Escono e fanno uscire dal quotidiano [...]. Non fermano quando li si incontra, né inducono a fare la loro strada, ma invogliano a cercare liberamente ognuno la sua e a percorrerla» (E. Ducci, "Approdi dell’umano"). Della sua filosofia dell’educazione essi sono stati le fonti o come meglio amava dire l’autrice: «le sorgenti fertili da cui attingere» (Ead., "Il volto dell’educativo"). Tra i tanti autori che l’autrice casentinese propone per la sua filosofia dell’educazione, per questo terzo Quaderno, si è scelto di riportare la “fragile” ma provocatoria proposta di Ferdinand Ebner. L’autore austriaco agli occhi dell’autrice può considerarsi una guida mai compiutamente segnata dal tempo, capace di rimuovere ignoranza e rozzezza, affinare il senso per l’educativo, indurre al rifiuto per un’omologazione negativa, invogliare a percorrere la propria strada...
19,50

Relazione comunicazione libertà. Pungoli per la filosofia dell’educazione

Relazione comunicazione libertà. Pungoli per la filosofia dell’educazione

Edda Ducci

Libro: Libro in brossura

editore: Anicia (Roma)

anno edizione: 2019

pagine: 188

I saggi riportati in questo quarto quaderno possono dirsi rappresentativi dell'impegno paidetico e umanistico di Edda Ducci. In essi si concretizza l'analisi fenomenologica e morfologica sulla relazione sostenuta dall'autrice nel 1974 in "Essere e comunicare". Tutto è in relazione e l'essere dell'uomo si perfeziona, comprende la propria incompiutezza, intenzionalità ed educabilità solo incontrando l'altro. Un modo di intendere la relazione che, sul modello kierkegaardiano, sarà sostenuto non tanto da un'arida comunicazione di "sapere" quanto da una edificante comunicazione di "potere" in grado di imporsi non solo come «comunicazione del vero ma fondamentalmente, in un discorso pedagogico, come comunicazione del valore». Relazione e comunicazione, "pungoli" per la filosofia dell'educazione, attraverso auctores importanti quali Platone, Epitteto, Pseudo Boezio, santa Caterina o anche Ebner e Grazia Deledda. Essi saranno in grado di aprire a una "libertà interiore" intesa dall'autrice come: «avvertenza profonda, non comunicabile in termini astrattamente razionalistici, ma attingibile e quasi sperimentabile». Approdare a questi temi vuol dire porsi sulla strada del pensare l'educazione nel costante contatto con una realtà che, mentre qualifica la convivenza, valorizza l'umano nell'uomo.
20,00

I luoghi dell'umanarsi. L'ambiente educativo per una filosofia dell’educazione

I luoghi dell'umanarsi. L'ambiente educativo per una filosofia dell’educazione

Edda Ducci

Libro: Libro rilegato

editore: Anicia (Roma)

anno edizione: 2020

pagine: 128

È l’educazione a dare valore al “luogo”, a fargli superare la sua generica denotazione, a farlo divenire spazio di vita, di ricordo, di esperienza. Di esso, anche se indirettamente, nei saggi presentati in questo quinto quaderno, Edda Ducci coglie una fondamentale disposizione educativa, sempre allineata all'obiettivo primo del suo filosofare: l'umanazione dell’uomo e del cittadino. Per l’autrice, il luogo – e si guardi alla scuola, all'università, alle carceri o alla stessa famiglia – se osservato con realismo può essere la punta di diamante dei regimi totalitari, delle monoculture e degli stati etici, ma anche il posto «dove la vocazione a istruire o a educare trova spazio adeguato». Del “luogo”, però, bisogna fare esperienza, al fine di reimpadronirsi delle dinamiche dell’interiorità, risvegliare, attivare, sostenere e guidare quel potenziale che in ogni soggetto rappresenta il quantum satis per avviarsi ad essere umano e continuare ad esserlo nella lotta incessante con le spinte disumananti interne ed esterne.
19,00

Sui temi dell'umano. Il concreto umanarsi per una filosofia dell'educazione

Sui temi dell'umano. Il concreto umanarsi per una filosofia dell'educazione

Edda Ducci

Libro: Libro in brossura

editore: Anicia (Roma)

anno edizione: 2021

pagine: 362

«L'educazione è una forza debole» e le emergenze educative in una società espansa e in espansione quale la nostra sono ormai tante. Bisognerà «saper incontrare» l'altro al fine di far passare l'umanazione attraverso l'educazione, pena il dilagare dell'emarginazione e della disumanazione. Bisognerà «educare all'amore» per stimare l'altro, per "servire" l'altro, per dialogare con l'altro. Un intento che negli scritti riportati in quest'ultimo Quaderno, si traduce facilmente con il verbo "curare", in grado di evocare dimensioni dell'educere quali il camminare insieme, l'accompagnare una crescita, un'azione sinergica, un vivere nell'altro. Per Edda Ducci si cura nella misura in cui si condivide umanamente la vita non semplicemente operando un'attività. Si cura invece attivando le proprie energie, lasciandole trapelare, senza imporle, senza millantarle. L'impegno vigile dell'autrice, connotato da un umanesimo «in dürftiger Zeit», insegna all'«educativo», e in particolare alla filosofia dell'educazione, a confrontarsi con circostanze vissute e non semplicemente attraversate, con il ruminare la parola dell'«habere cum». Presentazione di Francesco Mattei.
24,00

Approdi dell'umano. Il dialogare minore

Approdi dell'umano. Il dialogare minore

Edda Ducci

Libro: Copertina morbida

editore: Anicia (Roma)

anno edizione: 2021

pagine: 191

Il dialogare è una realtà antica come l'uomo. Tutti ne sanno, perché tutti lo sperimentano in bene o in male. Di tanto in tanto, però, qualcuno ne riparla, perché ha un motivo o più motivi per farlo. Qui i motivi sembrano vari. C'è l'idea non comune di considerare il dialogo un approdo, ossia vederlo come l'attraccare a un punto che è fermo rispetto a un andare insicuro, in solidarietà, in bilico sul naufragio. Eppure il dialogare è per natura dialettico, chiede movimento non staticità. C'è un filo di presunzione nel voler parlare concretamente di dialogo, come accenna il dire il tema con un verbo; ma si parla di dialogo minore: il dialogo che tutti gli uomini, consapevoli o no, bramano; a cui tutti hanno diritto; a cui l'educazione potrebbe preparare e avviare sì da prevenire tanto soffrire e tanta solitudine. Si parla di un dialogo minore per farne risaltare la bellezza folgorante. Perché il dialogo minore, al riparo dagli accademismi e dalla retorica, si muove sulle sicure coordinate della stima per l'uomo, per la sua verità, e dell'amore par l'uomo, per la sua bella perfezione. Il dialogo minore impedisce al dialogare di scadere a strumento. Sul tema del dialogare c'è l'intento di percepire i ritmi del canto fermo, quelli che permangono nei millenni. Questo vuole un affinamento: dell'udito e del gusto interiore. E qui viene avanzata l'ipotesi che ciò possa annoverarsi tra i compiti della filosofia dell'educazione. Si tratta di finalizzarne le analisi non soltanto a un dire rigoroso circa il dialogo per trovar posto in un sistema teorico, ma alla sensibilizzazione di chi è impegnato nell'educazione di altri o nell'educazione di sé. Forse è un compito insolito per la filosofia dell'educazione. A qualcuno potrebbe risultare estraneo e impugnarne la validità scientifica. Ma l'ambito scientificamente rigoroso, senza pensare affatto che ciò sminuisca il suo rigore, ammette la geometria euclidea e le geometrie non euclidee. Presentazione di Cosimo Costa.
21,00

Libertà liberata. Libertà, legge, leggi

Libertà liberata. Libertà, legge, leggi

Edda Ducci

Libro

editore: Anicia

anno edizione: 1994

pagine: 72

6,20

Educarsi per educare. La formazione in un mondo che cambia

Educarsi per educare. La formazione in un mondo che cambia

Massimo Grilli, Edda Ducci, Marina Stremfelj, Maria Teresa Spiga, Pina Del Core

Libro: Copertina morbida

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2002

pagine: 158

Il volume raccoglie i contributi del primo anno del Corso Triennale di Formazione per Formatrici organizzato dall'Unione Superiore Maggiori. Si tratta di diversi saggi che affrontano, dal punto di vista antropologico, pedagogico e socio-culturale, il tema della formazione alla vita religiosa, avvertito come nodo cruciale per il futuro della vita consacrata.
9,30

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