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Libri di Domenico Mollura

Milazzo è fatta a scale. Alla scoperta dell'infrastruttura pedonale che collega i due mari e la città fortificata
20,00

L'ala di Berardi. Storia di un grattacielo mai costruito a Lido Adriano

L'ala di Berardi. Storia di un grattacielo mai costruito a Lido Adriano

Saturno Carnoli, Cesare Albertano, Domenico Mollura

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2017

pagine: 224

Fino agli anni Sessanta del '900 Lido Adriano era poco più che una landa desolata, quando una vendita tanto azzardata quanto innovativa scombinò gli scenari e diede il via alla lottizzazione. Negli intenti programmatici dei primi progettisti quell'area non doveva essere lasciata alla speculazione selvaggia, ma doveva diventare una sorta di città di fondazione, la cui pietra angolare era un imponente skyscraper, un grattacielo firmato dal maestro dei palazzi-torre dell'Adriatico, Eugenio Berardi, il piantatore di grattacieli. Questo libro a lui dedicato esce nel 40º anniversario della sua scomparsa. Cinquant'anni dopo il progetto Ala, Lido Adriano è ancora alla ricerca di un'identità urbana definita, pur rappresentando uno dei più interessanti melting pot italiani. Cinquant'anni dopo, gli autori cercano di ricostruire i labirinti della politica, delle ideologie, dei progetti e dei sogni di quei protagonisti degli anni Sessanta, lasciando al lettore la possibilità di conoscere, di ricordare e di schierarsi ancora una volta, così da poter tuttora ripensare Lido Adriano come una sfida alla contemporaneità globalizzata.
15,00

Milazzo 1943. Casematte, campi volo e cronache dal fronte

Italia Nostra Milazzo

Libro: Libro rilegato

editore: Lombardo Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 168

«Si presentano come cilindri di calcestruzzo sormontati da una cupola. Più o meno grandi, ma tutti molto presenti e determinanti nel paesaggio. Molti tra il terrapieno di ponente e la spiaggia, altri arretrati e magari in alto sul costone roccioso, altri dentro il centro urbano, o sui moli del porto, o dentro la zona industriale. Testimoni di guerra, ieri, costruiti nell'inverno 1942/1943, per proteggere il porto, l' idroscalo, la ferrovia e resistere ad eventuali sbarchi degli Alleati. Sembra non abbiano sparato un colpo perché lo sbarco avvenne molto lontano dalle nostre coste. Testimoni di memoria, oggi, che ci ricordano gli anni terribili della guerra, quando la nostra Città fu pesantemente bombardata, pochi edifici restarono in piedi e, come in ogni occasione, la popolazione del centro si spostava al Capo e quella della Piana sulle colline per salvare la pelle: era il 1943, quando la guerra passò da noi, 80 anni fa esatti. Possono, devono diventare ammonitori SEMI DI PACE ricordandoci l'art.11 della nostra bella Costituzione: "L' Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", tanto valido oggi che nel mondo sono in corso oltre 50 conflitti locali o tra nazioni. Impossibile per chiunque non aver visto queste strutture almeno una volta lungo le coste della nostra penisola. Ci domandiamo se hanno suscitato curiosità o interesse, se sono state oggetto di uno sguardo attento e stimolato oppure uno sguardo distratto e indifferente. Proprio dalla curiosità è nata due anni fa la nostra avventura. Abbiamo iniziato con il censirle e ne abbiamo riscontrate 27 ancora visibili, quasi tutte emerse su terrapieni costieri, una all'interno nella Piana, altre scavate nella roccia. Tante non ci sono più....» (Guglielmo Maneri)
20,00

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