Libri di Domenica Mauri
Il trattamento della neve
Domenica Mauri
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2014
pagine: 84
"Trattare la neve" cosa può significare? Probabilmente il far sì che la neve si sciolga, torni acqua, sostanza che scorre, che passa, va altrove. Ma è legittimo ipotizzare anche l'intento contrario, vale a dire il conservare, il bloccare, l'adoperarsi per accudire l'inverno, il suo gelo. Trattare è un agire. La finalità di questo agire è tuttavia opaca, ambigua, ambivalente. E ambigua può apparire anche questa scrittura poetica, intessuta di lacerti, racconti sospesi, ipotesi che rimangono tali, contraddizioni irrisolte. Una scrittura poetica che potrebbe rischiare l'intellettualismo, ma che in effetti mantiene costantemente una curvatura lirica. Anche quando cerca di catalogare - dunque di disinnescare con la ragione - ciò che la vita produce in eccesso, il dolore che tutto attraversa ("Grumi. Grovigli. Viluppi. / Senza vie d'uscita. / Con vie d'uscita...").
Seminario secondo
Domenica Mauri
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2005
pagine: 56
Il libro assembla testi dall'andamento piano, asciutto, essenzialmente descrittivo. L'elemento lirico è presente, ma si tratta di un lirismo dallo sguardo distaccato, non conciliante e non scontato. La raccolta può essere letta come un insieme di pezzi autonomi, a loro modo auto sufficienti, e come un piccolo inconsueto poema, un unicum che dalla narrazione-ricostruzione di un'esperienza ordinaria trae motivi di disincantata riflessione sul nostro tempo e sulle sue ideologie.
Scuola di scrittura (confinamenti)
Domenica Mauri
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2023
pagine: 88
«In questa poesia non succederà niente perché è già successo tutto altrove. / E anche se c'è la cosiddetta urgenza di dire in effetti qui non succederà niente perché è già successo tutto altrove. / E anche quello (quella) che si para di fronte e fissa qualcosa (qualcuno) e forse vorrebbe dire (gridare bisbigliare) poi non dirà griderà bisbiglierà niente perché è già successo tutto altrove.»