Libri di Dimitri Bison

15/9/1995. Un appartamento che si affaccia sulla spiaggia a Jesolo Lido, zio Enzo appena trasferitosi, sua nipote, un vecchio plico di lettere. I ricordi affiorano con la quotidiana lettura serale di missive dimenticate in un armadio e riscoperte casualmente. Piccoli e grandi amori, la chiamata al servizio militare nel periodo fascista, la guerra nell'Africa Orientale, la lontananza dalla famiglia, l'incognita di un lavoro futuro, risvegliano lo spirito giovane in un corpo ormai vecchio, creando linfa vitale da trasmettere alla nuova generazione di cui la giovane nipote fa parte. Lettere scritte nel periodo 1934-38 destinate a macerare nella polvere, rivedono la luce improvvisamente nel 1995, trasmettendo attraverso questo romanzo epistolare valori intramontabili come condivisione, fratellanza e speranza.

Dove si rifugiano i nostri pensieri? Il protagonista viene attratto dalla grotta che offre rifugio ed al tempo stesso permette al visitatore grazie ad un custode rappresentato da una nutria parlante, l'accesso nei suoi anfratti dove all'interno della roccia appaiono tutti i propri pensieri del passato, presente e futuro. Una sorta di placenta li nutre, contribuendo alla crescita mentale. L'ospite viene proiettato nella grotta in varie fasi della sua vita in un sottile confine tra realtà e sogno dove la propria anima s'isola dal corpo e s'impregna di sostanza utile per la vita futura, tra gioie e dolori, nutrie e zanzare parlanti in improbabili e grotteschi episodi, amici perduti ed amori ritrovati, con continui flashback e flashforward . La vena poetica del protagonista riversa in molte situazioni poesie profonde che lo aiutano ad addentrarsi ancor più nel misterioso luogo della grotta che diventa un passaggio obbligatorio quando ci si rifugia nella propria mente. Nel finale risalta che tutti i pensieri non scemeranno con il trascorrere del tempo, ma saranno linfa vitale: una concatenazione di pensieri, una vulcanica mente perpetua.

Che coincidenza la confluenza di molte persone diverse tra loro, collegate da una serie di numeri, in un unico luogo, risucchiate in un contesto tragico. 1601, quattro cifre a prima vista insignificanti. E se qualcuno o qualcosa avesse il potere di controllarci? La nostra vita può essere un'immensa menzogna? Ogni nostra azione è indotta a venire svolta secondo un piano preciso... Potrebbe esserci una via d'uscita? A quale prezzo? Cancellare la propria esistenza per salvaguardare l'anima? Un piccolo e insignificante particolare, forse potrà rendere possibile la rinascita dell'Uomo, scortando la sua essenza in un luogo sicuro, inavvicinabile a chi vive sulla Terra. Un dettaglio da tramandare, inconsciamente.