Libri di Davide Urso
Nucleare. Siamo bravi, furbi o folli?
Davide Urso
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 272
Il sistema energetico italiano è un caso di vulnerabilità sistemica, di ricattabilità geopolitica, di anti-storicità, di distanza tra una classe politica distratta e poco studiosa e un'opinione pubblica delusa, di anomalie strutturali e di contraddizioni. Il sistema-Italia è un paziente malato. Sono stati iniettati palliativi soverchiati dal vuoto politico sull'energia che si protrae da quasi un quarto di secolo, da un ambientalismo che ha trasfuso panico e da un Paese affetto da gravi sindromi che ne impediscono la modernizzazione. L'uscita scellerata dell.Italia dal nucleare ha generato disastri sistemici non riparabili nel medio periodo. Oggi sappiamo chi erano i propositori di una politica tendente ad abbassare la cultura di massa e a rendere i cittadini schiavi di inutili paure per avere consenso, chi ha manipolato i mezzi d'informazione zittendo la scienza e chi ha fatto degenerare la visione di un popolo che fino a pochi anni fa considerava il nucleare un vanto nazionale, un mezzo per rafforzare l'industria, uno strumento di qualificazione educativa e un sostegno all'occupazione e al progresso nazionali.
Il decalogo per il ritorno del nucleare in Italia
Davide Urso
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 176
È necessario puntare sul nucleare? La risposta è sì; certamente bisognerebbe approfondire il "chi, che e come". Piuttosto che chiederci se è corretto riaprire l'opzione nucleare in Italia, sarebbe quindi più opportuno domandarci perché il Paese che negli anni '60, pur uscito sconfitto dalla guerra, era la terza potenza nucleare civile al mondo dovrebbe rinunciare alla scelta che stanno compiendo anche nazioni che hanno una storia nucleare meno importante della nostra e un sistema-paese meno competitivo del nostro. L'attuale rinascita del nucleare a livello mondiale è conseguenza di diversi fattori: maggiori costi dei combustibili fossili, priorità per gli Stati di assicurare un adeguato livello di sicurezza energetica, riduzione delle emissioni climalteranti, con una modifica del mix di produzione energetica verso tecnologie carbon free (nucleare e rinnovabili), priorità alla salvaguardia ambientale e alla tutela dei lavoratori e della popolazione, riduzione della bolletta elettrica, aumento della competitività del sistema industriale e formativo di uno Stato. L'Italia sta pagando la rinuncia al nucleare in termini economici, energetici e strategici.
Il nucleare nel XXI secolo
Davide Urso
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2010
pagine: 230
La "globalizzazione sostenibile" guiderà gli equilibri geoenergetici globali dei prossimi decenni. Il futuro si chiama green society, previa costruzione di una green energy economy e di un'ecodiplomazia realista, dialogante e decisionista. L'energia giocherà un ruolo chiave: la "globalizzazione sostenibile" necessita di un'energia competitiva, economica, sicura negli approvvigionamenti e a salvaguardia dei lavoratori, della popolazione e dell'ambiente. L'energia nucleare soddisfa queste condizioni, oltre ad essere l'unica fonte con in sé la cultura della conoscenza e dello sviluppo tecnologico e con un'eticità intrinseca, internalizzando nel prezzo del kWh il costo esterno verso l'ambiente e quello dello smantellamento e della gestione dei rifiuti, nel rispetto e per il progresso delle generazioni future. Sarà la tecnologia e non il mercato a risolvere l'attuale crisi energetica mondiale. Le profezie ecoambientaliste sono tramontate. La "percezione del rischio" sta lasciando il campo alla scienza e alla conoscenza. Cambiare la nomenclatura dell'atomo "nei cuori e nelle menti" delle opinioni pubbliche mondiali non sarà facile: occorre sviluppare un percorso di consensus building e di informazione che unisca l'oggettività della scienza al processo decisionale dei Governi. Solo così il pubblico si sentirà tutelato e aderirà con maggiore stabilità all'energia nucleare, che appare la più matura, sicura e affidabile.
Il multipolarismo imperfetto. La continuità della geopolitica degli Stati Uniti dal 1823 ad oggi
Davide Urso
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 256
La superiorità globale degli Stati Uniti è destinata a tramontare nei prossimi decenni. Sul "quando", è impossibile esprimere ipotesi, per la mutevole imprevedibilità del contesto internazionale. Sul "come" si trasformerà l'unipolarismo americano sono possibili previsioni. Il sistema geopolitico internazionale - dopo il crollo dell'URSS - si era polarizzato sull'"iperpotenza" americana. L'11 settembre 2001 ne ha alterato la stabilità, senza incrinare la supremazia globale USA. Gli errori ed i fallimenti nella "guerra al terrorismo" del Presidente Bush - preceduti dai tentennamenti dell'Amministrazione Clinton sul ruolo, rango e responsabilità USA nel mondo hanno accresciuto nel breve periodo l'Anti-americanismo. I tempi della fine della supremazia USA e quelli dell'unilateralismo americano si sono differenziati, anche per la crescita di nuove Grandi potenze. Gli Stati Uniti non possono più dettare l'agenda politica degli Stati, ma continuano ad essere indispensabili per l'architettura degli equilibri geopolitici. Sono passati dall'unilateralismo al "multiporalismo imperfetto", in modo da posticipare il tramonto della loro superiorità. Si avvarranno di coalizioni ad hoc e partnership strategiche collaborative con le grandi potenze regionali. Svolgeranno il ruolo di "potenza equilibratrice esterna", lasciando ai Grandi maggiore libertà geopolitica nell'area di rispettivo interesse ed influenza.