Libri di Davide Ribella

Dopo svariati libri, inerenti prevalentemente al tema del viaggio, l'autore presenta il suo primo libro fotografico, contenente una memoria visiva che corre dall'estremo nord Europa, Svezia e Norvegia in primis, fino alle meraviglie della non abbastanza conosciuta Bulgaria, passando attraverso diversi paesi dell'est Europa e non solo. Il filo conduttore è quello delle architetture, su tutte le pittoresche casette rurali in legno, e della natura selvaggia. Un confronto tra Paesi molto differenti, anche e soprattutto per Pil pro capite oltre che per cultura, pur trovandosi all'interno del continente europeo. Dalle case in legno col tetto in erba della Norvegia, molto in voga fino ai primi decenni del Novecento (e ai paesaggi mozzafiato dei fiordi), alle isbe bielorusse. Povere ma variopinte casette rurali ancora oggi abitate dai contadini. Dai palazzoni degradati e scrostati post sovietici, alle caratteristiche e affascinanti architetture tradizionali bulgare, poesia per gli occhi. Per la quasi totalità, foto di viaggi effettuati tra il 2015 e il 2018, selezionate tra migliaia di scatti. A conclusione del libro, alcune fotografie dello stupendo e affascinante fenomeno dell'aurora boreale, effettuate a Kiruna (Lapponia svedese). Scatti fatti eroicamente durante una notte di inizio gennaio 2017, con temperature di oltre trenta gradi centigradi sotto lo zero.

"Aurora borealis. Da Stoccolma al circolo polare" è il resoconto del viaggio effettuato dall'autore nel mese di gennaio 2017 alla volta della Lapponia svedese, a caccia dello spettacolare fenomeno atmosferico dell'aurora boreale e alla scoperta dell'affascinante grande nord. Con temperature che scenderanno fino ai meno quaranta gradi, bloccando le ferrovie per giorni e creando disagi. Partendo dalla capitale Stoccolma, l'autore giungerà, per via terrestre, fino oltre il circolo polare artico. In questo libro viene riportato minuziosamente l'itinerario, con tanto di costi dettagliati e consigli di viaggio. Arricchito da alcune fotografie in bianco e nero.

Il diario di viaggio del ritorno dell'autore nell'ultima dittatura rimasta in Europa. Il paese, secondo molti, rimasto più vicino a quella che era la vecchia Unione Sovietica. La moderna capitale Minsk, la regione di Grodno, ma anche la sconfinata pianura ricca di boschi e campi coltivati a cereali, punteggiata dalle casette in legno dei contadini. Un'esplosione di vita e di colori per un paese che ancora soffre pesantemente per la contaminazione causata da Chernobyl. Il verde acceso della natura, le isbe variopinte dagli accesi colori, il giallo intenso del grano, l'azzurro del cielo e il bianco esplosivo delle nuvole a punteggiare l'immensa vastità, con la delicatezza di fiocchi di cotone. Lo sguardo viene catturato dai dettagli, per poi essere spinto lontano, verso l'infinito, oltre un orizzonte sconfinato, dove poesia e realtà quasi si fondono e si confondono, donando l'eternità a questi spazi senza tempo. La Bielorussia è tutto questo... e anche molto altro. L'autore vi porterà, mano nella mano, alla scoperta di un paese fuori dalle comuni rotte del turismo di massa e per certi versi magico.

Un viaggio onirico nei più reconditi anfratti della nostra mente, dove le paure e le angosce più profonde prendono vita. Il protagonista è Martin, un giovane operaio neo-assunto presso una moderna acciaieria a rischio chiusura della Valle di Susa. Attraverso un doloroso percorso di crescita, popolato da strani incubi notturni, giungerà fino a Chernobyl e alla scoperta di sconcertanti verità sulla sua famiglia e sulla vera essenza della vita.

Dall'autore di "Medioevo in viaggio. Locande strade e pellegrini" e di "Diari dall'est. 10000 Km nel cuore dell'ex Unione Sovietica", un tuffo in uno dei peggiori drammi del XX secolo: il disastro nucleare di Chernobyl. Una narrazione avvincente, strettamente storica, dei fatti avvenuti la notte del 26 aprile del 1986 e le conseguenze nei mesi e anni successivi. Protagonista di questo libro è anche la città di Pripyat, una città fantasma ad appena due chilometri dalla centrale che ospitava all'epoca quasi 50mila persone, poi evacuate con colpevole ritardo. Così come protagonisti sono il centinaio di villaggi e piccole città evacuati anche loro e, alcuni, addirittura rasi al suolo. In alcuni di questi sono però tornati illegalmente degli ex residenti: i samosely, cui è dedicato nel libro largo spazio con tanto di dati e statistiche sulla loro presenza. Così come largo spazio è lasciato agli eroi di Chernobyl: Vigili del Fuoco, militari dell'Armata Rossa e persone comuni, i cosiddetti "liquidatori", che salvarono letteralmente il mondo da conseguenze ancora peggiori, al caro prezzo, spesso, della loro stessa vita. Sul libro non mancano poi i dati sulle conseguenze che la nube ebbe su tutta l'Europa e anche sull'Italia. Chiude una breve appendice con i peggiori disastri nucleari della storia. Un libro ricco di dati e statistiche ma anche emozioni e sentimenti, arricchito da alcune fotografi e sulla città abbandonata di Pripyat, così come è oggi.

Questo terzo volume dedicato alla liuteria, vuole essere il compendio dei primi due ma, a differenza di loro, non è un manuale per la costruzione degli strumenti precedentemente trattati. Da questi si differenzia perché gli studi scientifici riguardanti la materia vengono trattati non solo dal lato meccanico ma anche da quello fisico-acustico.

Tre amici, viaggiatori indipendenti, all'avventurosa scoperta dei territori dell'Est Europa e dell'ex Unione Sovietica. Quattro viaggi low cost, diecimila chilometri percorsi per via terrestre, in treno e autobus, narrati minuziosamente sotto forma di diario. Tragitti dei treni e relativi costi, sistemazioni alberghiere, spesso di fortuna e incontri con le persone del posto. Un crescendo che vede il suo coronamento con l'atteso viaggio in Russia e, in particolare, nella parte più a nord della federazione, la selvaggia Repubblica di Carelia che si estende da nord di San Pietroburgo fino al circolo polare artico. Passando dalle repubbliche baltiche, alla Bielorussia e fino alla parte più meridionale dell'Ucraina. Stupendi paesaggi, monumenti e architetture ma non solo. Viaggiare nell'ex Unione Sovietica, fuori dalle rotte più note, significa anche imbattersi in villaggi e città "baraccate", povere e fatiscenti case in legno con una natura selvaggia intorno, o enormi ecomostri scrostati, in cemento armato, tutti uguali a se stessi e ingrigiti ancora di più dal tempo. Quella che in questo libro vuole essere narrata è proprio la vera Russia, molto lontana dalle splendenti città simbolo quali Mosca o San Pietroburgo: uno sconfinato e selvaggio territorio che ancora profuma di Unione Sovietica e del suo impero che non c'è più.

Un viaggio affascinante nel mondo della costruzione degli strumenti ad arco e della chitarra, della loro verniciatura e della necessaria manutenzione. Un viaggio che parte da molto lontano, dal caos primigenio, quando l'uomo non poteva udire i suoni perché ancora non era stato creato, fino ai moderni violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Per finire con l'innovativa C.C.150, chitarra Classic-Country a 9 corde ideata dal Maestro Dindo in occasione del 150º dell'Unità d'Italia. Un libro molto accurato, nato dall'insolita collaborazione tra un liutologo affermato: il Maestro Gianfranco Dindo e un giornalista, il dott. Davide Ribella. A corredo dell'ambizioso lavoro tavole, fotografie a colori e disegni del Maestro stesso. Novità assoluta i grafici delle analisi acustiche degli strumenti del Maestro, compiute dallo Studio di Ingegneria Acustica Pisani e alcune fotografie eseguite all'interno degli strumenti tramite Endoscopio Microtex Discovery. Tutti quelli che adesso sono grandi, una volta erano piccoli. Ma non molti di loro se ne ricordano, ammonisce un vecchio proverbio piemontese.

Un viaggio affascinante a ritroso nei secoli, per sentirsi più vicini a un'epoca spesso considerata, a torto, "buia" e immobile. L'autore ce la mostra, in questo libro, come effettivamente era: in fervente movimento. Imperatori, principi e papi coi loro eserciti ma anche, e soprattutto, mercanti, mendicanti, briganti, pellegrini, gente in cerca di fortuna o di riscatto sociale e anche donne. Tutti impegnati in viaggi, talvolta molto lunghi e pericolosi, ai limiti delle possibilità umane. Il testo è strettamente storico, accurato, con precisi rimandi a decine di opere storiografiche degli ultimi trent'anni sul tema del viaggio nel Medioevo, prendendone in esame le varie tendenze. Scopriremo chi nel Medioevo partiva e perchè, come erano le strade, le locande e le forme di ospitalità. Un intero capitolo, infine, è dedicato ai pellegrinaggi: religiosi ma anche giudiziali. Un libro per gli appassionati di viaggi e di Medioevo, ma non solo.

Un viaggio affascinante nel mondo della costruzione degli strumenti ad arco e della chitarra, della loro verniciatura e della necessaria manutenzione. Un viaggio che parte da molto lontano, dal "Caos" primigenio, quando l'uomo non poteva udire i suoni perché ancora non era stato creato, fino ai moderni violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Per finire con l'innovativa "C.C.150°", chitarra Classic-Country a 9 corde ideata dal maestro Dindo in occasione del 150° dell'Unità d'Italia. Un libro molto accurato, nato dall'insolita collaborazione tra un liutologo affermato: il maestro Gianfranco Dindo e un giornalista, il dott. Davide Ribella. A corredo dell'ambizioso lavoro tavole, fotografie a colori e disegni del maestro stesso. Novità assoluta i grafici delle analisi acustiche degli strumenti del maestro, compiute dallo Studio di ingegneria acustica Pisani e alcune fotografie eseguite all'interno degli strumenti tramite Endoscopio Microtex Discovery. Tutti quelli che adesso sono grandi, una volta erano piccoli. Ma non molti di loro se ne ricordano, ammonisce un vecchio proverbio piemontese.