Libri di David Meghnagi
Freud, Jung, Sabina Spielrein e «la faccenda nazionale ebraica»
David Meghnagi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2025
pagine: 288
È il 1913 quando si consuma la rottura definitiva tra Carl Gustav Jung e Sigmund Freud. Sopra le dispute teoriche che dividono i due psicoanalisti, legati da un rapporto amicale oltre che professionale, aleggia l'ombra della delicata «questione razziale». Freud – ateo convinto, severo critico di ogni religione – si riconosce profondamente nella tradizione dell'ebraismo. Teme però che la psicoanalisi venga percepita come una «faccenda nazionale ebraica», e cerca alleati che le diano respiro oltre i confini di quella comunità. Anche per questo apre a Jung, non ebreo, che nel 1910 diventa così presidente dell'Associazione psicoanalitica internazionale. Ma l'«erede designato» per lo sviluppo del movimento porta con sé un inquietante bagaglio di opinioni sull'ebraismo, frutto di un nodo irrisolto nel pensiero e nella cultura: per lui l'ebreo apparterrebbe a una psicologia altra, segno di una differenza radicata nella «razza», e le sue convinzioni finiscono per alimentare pregiudizi e stereotipi antisemiti. Lo scontro con Freud è inevitabile. «La frattura del movimento psicoanalitico», scrive David Meghnagi, «coinvolse poche decine di persone. Divenne però lo specchio di una tragedia più grande», un clima d'odio che l'ascesa al potere del nazismo avrebbe portato alle estreme conseguenze. In mezzo a questa frattura si colloca Sabina Spielrein, figura ponte tra i due maestri: paziente e amante di Jung, viene in seguito accolta da Freud nel gruppo viennese. Il suo Diario testimonia un'esperienza ambivalente, sospesa tra riconoscimento intellettuale e marginalizzazione, tra appartenenza al movimento e resistenza ai suoi paternalismi. Nel racconto dell'autore, attraverso i carteggi con Jung e Freud, prendono corpo le voci di colleghi come Sándor Ferenczi, Karl Abraham, Ernest Jones e soprattutto Erich Neumann – tra i più originali allievi di Jung, del quale criticherà apertamente le posizioni antisemite e l'iniziale collusione morale con il nazismo. Si ricostruisce così un quadro complesso: non solo lo scontro umano tra due amici, ma le profonde contraddizioni culturali e intellettuali di un'Europa davanti all'abisso.
«Perché di razza ebraica». Il 1938 e l'università italiana. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 272
Quest'opera, suddivisa in tre volumi, risultato di una ricerca scientifica pluriennale condotta da un gruppo di studiose e di studiosi del tema, presenta per la prima volta il quadro nazionale dell'applicazione della legislazione razzista e antisemita del 1938 nell'università italiana. L'«arianizzazione» degli atenei si realizza a partire dalla fine degli anni Trenta nel contesto del già esistente processo di fascistizzazione dell'università italiana e si sviluppa poi negli anni successivi del regime e della guerra mondiale producendo conseguenze immediate, di medio e lungo termine sull'intera istituzione. Questa trasformazione delle università italiane in istituzioni razziste e antisemite viene qui indagata, per quanto lo consentano le fonti disponibili, in tutte le sue diverse fasi e aspetti (censimento, espulsioni, sostituzioni, provvedimenti contro gli studenti, materie razziste e politica della razza, reintegro parziale e incompleto ed epurazione dei razzisti nel dopoguerra). Il secondo volume dell'opera raccoglie i contributi sulle istituzioni universitarie di Milano (Università, Politecnico, Commerciale Luigi Bocconi), Pavia, Parma, Ferrara, Modena, Bologna, Macerata, Urbino e Camerino.
«Perché di razza ebraica». Il 1938 e l'università italiana. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 608
Quest'opera in due volumi, risultato di una ricerca scientifica pluriennale condotta da un gruppo di studiose e di studiosi del tema, presenta per la prima volta il quadro nazionale dell'applicazione della legislazione razzista e antisemita del 1938 nell'università italiana. L'«arianizzazione» degli atenei si realizza a partire dalla fine degli anni Trenta nel contesto del già esistente processo di fascistizzazione dell'università italiana e si sviluppa poi negli anni successivi del regime e della guerra mondiale producendo conseguenze immediate, di medio e lungo termine sull'intera istituzione. Questa trasformazione delle università italiane in istituzioni razziste e antisemite viene qui indagata, per quanto lo consentano le fonti disponibili, in tutte le sue diverse fasi e aspetti (censimento, espulsioni, sostituzioni, provvedimenti contro gli studenti, materie razziste e politica della razza, reintegro parziale e incompleto ed epurazione dei razzisti nel dopoguerra). Il primo volume dell'opera raccoglie i contributi sulle realtà universitarie di Trieste, Venezia e Padova, Torino (Università e Politecnico), Genova, Firenze, Pisa (con un lavoro specifico dedicato agli studenti pisani) e Siena, Perugia (l'Ateneo e l'Università per Stranieri), Cagliari e Sassari, Palermo, Messina e Catania.
Le sfide di Israele. Lo Stato ponte tra Occidente e Oriente
David Meghnagi
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 173
"Chi vive in un'isola deve farsi amico il mare", recita un antico proverbio arabo. Così "Israele - scrive David Meghnagi - piccola isola accerchiata da un oceano arabo e islamico". Uno Stato che, per la sua naturale ricchezza e per le sfide continue che ha dovuto fronteggiare fin dalla sua nascita, ha sperimentato, in profondità e con largo anticipo, molti dei problemi con cui l'Europa si sta confrontando oggi, con la crisi dello Stato nazionale, il riemergere dei vecchi particolarismi e il cambiamento demografico indotto dai flussi migratori. L'autore analizza il conflitto mediorientale attraverso le metafore, le equazioni simboliche che fanno da sfondo a ricostruzioni arbitrarie, i luoghi comuni, le idealizzazioni e le demonizzazioni che caratterizzano il modo di riferirsi allo Stato di Israele e rimandano a questioni irrisolte negli strati profondi della cultura e della psicologia collettiva. Dal confronto con i testi della tradizione ebraica, le pagine degli scrittori israeliani contemporanei - Amos Oz, Abraham Yehoshua, David Grossman -, le vicende della politica estera e italiana, e della storia personale dell'autore, emerge una lettura nuova e profonda della realtà israeliana capace di trovare soluzioni innovative ai problemi delle società post-globali.
Ricomporre l'infranto. L'esperienza dei sopravvissuti alla Shoah
David Meghnagi
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2005
pagine: 170
Meghnagi cerca di analizzare l'esperienza dei sopravvissuti alla Shoah affrontando il tema dell'elaborazione del lutto collettivo attraverso quattro significative figure: quella del politico (Marek Edelman, medico vicecomandante della rivolta del ghetto di Varsavia), del testimone (lo scrittore Primo Levi), dell'eretico (Isaac Deutscher, il biografo di Trockij), del sionista convinto (Gershom Scholem). Da angolature diverse e con prospettive diverse essi rappresentano tutti coloro che si sono misurati con il male assoluto. David Meghnagi, Tripoli 1949, è membro ordinario della Società psicoanalitica italiana e dell'International Psychoanalytical Association e professore di psicologia clinica all'Università di Roma III.
Interpretare Freud. Critica e teoria psicoanalitica
David Meghnagi
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2003
pagine: 146
Il libro ricostruisce le principali vicende del movimento psicoanalitico italiano e il modo in cui si è andata definendo la sua specifica identità professionale all'interno del più ampio orizzonte psichiatrico e psicoterapeutico. Una particolare attenzione è dedicata all'identità ebraica di Freud e al suo sentimento di appartenenza nella genesi delle sue scoperte e nell'orientamento dato al movimento. L'analisi di interventi, testi teorici di autorevoli interpreti, costituisce inoltre un fondamentale apporto metodologico alla conoscenza dei diversi approcci nella critica psicoanalitica.
Tra Vienna e Gerusalemme. Itinerari psicoanalitici
David Meghnagi
Libro
editore: Libriliberi
anno edizione: 2002
pagine: 160
Il padre e la legge. Freud e l'ebraismo
David Meghnagi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 232
Oggetto di indagini isolate o parziali, il problema dei rapporti tra psicoanalisi freudiana ed ebraismo, si è venuto sempre più imponendo come una delle questioni cruciali del nostro tempo. E tuttavia esso continua a essere visualizzato da angolature riduttive, quali possono essere fornite da un approccio di tipo biografico o storico-culturale. Nel rompere con queste impostazioni, David Meghnagi sottopone gli stessi testi freudiani, per portarne alla luce le tracce ebraiche più significative. Muovendo dall'assunto che il criterio dell'osservanza religiosa non è quello decisivo per stabilire l'identificazione ebraica o l'appartenenza all'ebraismo, la diagnosi fa emergere nessi e risvolti utili alla comprensione dell'opera di Freud.

