Libri di David Forgacs
Messaggi di sangue. La violenza nella storia d'Italia
David Forgacs
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 392
David Forgacs, uno dei più originali e innovativi studiosi dell’Italia contemporanea, esamina dodici casi di violenza che si sono consumati nel nostro paese e nelle sue colonie tra il 1859 e il 2018. Il risultato è un libro che cambia il modo di pensare non solo alla violenza ma anche alla storia italiana dell’ultimo secolo e mezzo. Dalle battaglie del Risorgimento alle decimazioni della prima guerra mondiale, dallo squadrismo fascista allo stragismo di Stato o mafioso, dalla repressione armata delle proteste al terrorismo nero e rosso, la storia dell’Italia contemporanea è scandita da una serie di atti di violenza. Sono messaggi scritti con il sangue delle vittime con l’intento di comunicare il potere attraverso l’atto violento.
Messaggi di sangue. La violenza nella storia d'Italia
David Forgacs
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 392
Fin dal 1859, la storia d'Italia è costellata da un susseguirsi di episodi di violenza politica che hanno segnato nel tempo l'identità stessa del nostro paese. La ferocia di questi atti assume sempre una valenza comunicativa: a volte il mandante ha alle spalle una legittimazione statale, come il comandante militare in guerra o durante uno stato di assedio; altre volte opera senza una copertura istituzionale o in aperto conflitto con l'autorità costituita, come lo squadrista, il mafioso o il terrorista. In alcuni casi la violenza è entrata nella coscienza pubblica e si è radicata nella memoria collettiva attraverso le notizie sui media, le fotografie e i filmati o la raccolta di informazioni per le indagini e per i processi giudiziari. In altri casi, invece - come nelle fucilazioni 'disciplinari', nei massacri di civili ma anche negli stupri di guerra - la violenza è stata in gran parte nascosta finché un lavoro di ricostruzione storica e documentaria non l'ha riportata alla luce. David Forgacs, uno dei più originali e innovativi studiosi dell'Italia contemporanea, esamina dodici casi di violenza che si sono consumati nel nostro paese e nelle sue colonie tra il 1859 e il 2018. Il risultato è un libro che cambierà il modo di pensare non solo alla violenza ma anche alla storia italiana dell'ultimo secolo e mezzo.
Margini d'Italia. L'esclusione sociale dall'Unità a oggi
David Forgacs
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: 370
I 'margini d'Italia' sono tutto ciò che si è scelto di relegare alla periferia fisica o simbolica della nazione: le popolazioni africane delle colonie, le zone meno sviluppate del meridione, i manicomi prima della loro chiusura, le baraccopoli delle grandi città e i campi nomadi di oggi. È indubbio che l'esclusione di alcuni soggetti e alcuni luoghi contribuisce a determinare l'identità culturale di una nazione. Nel nostro paese l'esclusione sociale non è sempre passata attraverso un progetto politico preciso, ma è sempre stata contrassegnata da un discorso pubblico che ha rappresentato luoghi e persone come marginali. Nel libro, le voci e le fotografie di coloro che hanno contribuito alla segregazione politica e sociale, o l'hanno combattuta, ci raccontano molto sul processo di formazione dell'Italia moderna. II risultato è un ribaltamento di prospettiva nella considerazione della nostra identità, destinato a lasciare il segno nella storiografia italiana.
Cultura di massa e società italiana. 1936-1954
David Forgacs, Stephen Gundle
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 441
Il cinema, la musica leggera, i rotocalchi, i fumetti, i fotoromanzi, la radio: sono i primi strumenti del consumo culturale di massa, rapidamente sviluppatosi in Italia negli anni del fascismo e nel dopoguerra e poi esploso dal 1954 con la comparsa della televisione. A questo primo affermarsi della cultura di massa è dedicato questo libro. Si tratta della documentata ricostruzione di come evolve l'industria culturale e di come si diffondono i consumi (cinema, radio, dischi, giornali, fumetti). Anche grazie a una ricca serie di testimonianze, gli autori studiano però anche l'effetto della cultura di massa in termini di promozione di valori e modelli di comportamento. Lungi dall'essere una cinghia di trasmissione del potere o uno strumento di distrazione, la cultura di massa secondo gli autori ha avuto un ruolo cruciale di emancipazione e modernizzazione trasmettendo valori e modelli, ad esempio nelle relazioni fra i sessi, che hanno inciso a fondo nella società indipendentemente e contro la volontà educativa stessa dello stato.
L'industrializzazione della cultura italiana (1880-2000)
David Forgacs
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2000
pagine: 352
Il libro traccia a grandi linee il processo di nascita e affermazione delle industrie culturali in Italia tra la fine dell'Ottocento ad oggi. Dopo una premessa sul sistema scolastico post-unitario, Forgacs studia la produzione, la distribuzione e la ricezione dei prodotti culturali: teatro, stampa quotidiana e periodica, produzione libraria, spettacoli popolari, fumetti, cinema, radio e televisione vengono passati in rassegna utilizzando e discutendo dati come quelli sull'alfabetizzazione o sulla vendita dei giornali, oppure tracciando le vicende proprietarie di testate e case editrici, o ricapitolando le relazioni tra industrie culturali e potere politico.
L'industrializzazione della cultura italiana (1880-1990)
David Forgacs
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1993
pagine: 308
Dopo una premessa sul sistema scolastico post-unitario, Forgacs studia la produzione, la distribuzione e la ricezione dei prodotti culturali: teatro, stampa quotidiana o periodica, produzione libraria, spettacoli popolari, fumetti, cinema, radio e televisione vengono passati in rassegna utilizzando e discutendo dati come quelli sull'alfabetizzazione o sulla vendita dei giornali, oppure tracciando le vicende proprietarie di testate e case editrici, o ricapitolando le relazioni tra industrie culturali e potere politico. Forgacs descrive così il lento passaggio da una cultura tradizionale a una civiltà dominata dal capitalismo industriale.

