Libri di Danilo Cannizzaro
Calembours. Lo sa lo specchio
Danilo Cannizzaro
Libro: Libro in brossura
editore: L'Inedito
anno edizione: 2020
pagine: 228
Nasciamo registrati dall’occhio di un obiettivo da cinepresa, sotto al quale continuiamo a recitare, nel tentativo di sfuggire all’immagine dell’estraneo che di noi ci rimanda il riflesso dello specchio.
Carmineide
Danilo Cannizzaro
Libro: Copertina morbida
editore: Laura Capone Editore
anno edizione: 2018
pagine: 202
Con "Carmineide" il lettore compie due viaggi: il primo, evidente, attraverso una Sicilia dalle caratteristiche, si potrebbe dire, folcloristiche, che non manca di conquistare; il secondo, in parallelo, è un viaggio nella lingua italiana, omaggiata, rivisitata, reinventata, arricchita. I due protagonisti, Filippo, studente universitario aspirante filosofo, e il suo amico Carmino, meno acculturato, più rustico, sanguigno e spontaneo, accompagnano il lettore tra esperienze mediche di dubbia deontologia, viaggi al limite del surreale e incontri quantomeno equivoci di varia natura da vecchi assorti seduti in mezzo alla campagna, a scannatùri dì lupi, a ventriloqui dalle personalità multiple. Con uno stratagemma metanarrativo, l'autore stesso diventa il terzo protagonista del romanzo, rivolgendosi a tratti direttamente al lettore e spesso inframezzando la narrazione con aneddoti che, ovviamente nella finzione, in qualche modo interrompono la scrittura.
Patonseide
Danilo Cannizzaro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leggio
anno edizione: 2017
pagine: 228
L'attonito Ottavio. Per tacer di quello e di quell'altro
Danilo Cannizzaro
Libro: Libro in brossura
editore: Formebrevi Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 354
"L'attonito Ottavio" è una silloge elegiaca di riflessioni, fatti, ritratti, sentimenti riguardanti una Sicilia dell'anima. Sicilia personale, intima e collettiva nello stesso tempo, visualizzata attraverso la deformazione grottesca che coglie, e restituisce al lettore una visionaria fisionomia barocca. Ne vengono fuori quindi acquarelli che rivelano miraggi scherzosi soffusi di ironica malinconia, schizzi frettolosi e più compiuti studi degli enigmi della condizione umana vista tra composite rappresentazioni oscillanti dal comico al fantastico, dallo storico e filosofico all'apologo, dall'invettiva becera alla partecipata testimonianza d'una età e d'una cultura non ancora del tutto defunte, così come la memoria vorrebbe preservarle dalla voracità del divenire.