Libri di Daniele Pascale Guidotti Magnani
L'opera di Coriolano Monti a Bologna 1859-1866. «La saggia architettura» negli anni dell'Unità d'Italia
Daniele Pascale Guidotti Magnani
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2024
pagine: 228
Il volume punta a fornire un quadro il più possibile organico dell’opera di Coriolano Monti a Bologna, pubblicando un gran numero di disegni in massima parte inediti e praticamente sconosciuti. Negli anni di permanenza a Bologna (1859-1866), Monti riuscì a dare una forma nuova a diverse aree della città. In questo breve periodo, l’architetto mise in cantiere o progettò diverse opere tuttora fondamentali per la viabilità e per l’immagine generale di Bologna. Tra i lavori portati a termine, si contano il tracciamento della nuova via Farini e l’apertura di piazza Cavour, la costruzione del Falansterio di via Saragozza, il nuovo palazzo a funzione mista di Canton de’ Fiori, l’adattamento interno ed esterno dell’ospedale della Morte e dell’Archiginnasio, alcuni nuovi spazi del cimitero della Certosa. L’operato di Monti a Bologna fu imponente e pervasivo, e soprattutto capace di favorire positivi cambiamenti nella mentalità fino ad allora rigorosamente conservatrice della classe politica, amministrativa e padronale.
Palazzo Chiaramonti
Michele Andrea Pistocchi, Daniele Pascale Guidotti Magnani
Libro
editore: Soc. di Studi Romagnoli
anno edizione: 2024
pagine: 244
Le ville della valle del Samoggia
Daniele Pascale Guidotti Magnani
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 84
Il paesaggio naturale e antropizzato della valle del Samoggia, dalla montagna alla pianura, è inscindibile dal fenomeno storico-architettonico delle ville. Questo patrimonio, come fulcro ordinatore delle tenute, ha costituito nei secoli uno dei perni del disegno del territorio ed è stato punto di irradiazione nelle campagne delle raffinate espressioni artistiche della città di Bologna. Nel vasto territorio attraversato dal Samoggia si incontrano esempi di dimore bentivolesche (la Rocca di Bazzano), di maestose magioni senatorie (il palazzo Caprara delle Budrie), di raffinate residenze neoclassiche (le ville di Calcara): un patrimonio non sempre adeguatamente conosciuto, a volte in precarie condizioni di conservazione, sicuramente degno di una maggiore ed efficace tutela e valorizzazione.
Una piazza del Rinascimento. Città e architettura a Faenza nell'età di Carlo II Manfredi (1468-1477)
Daniele Pascale Guidotti Magnani
Libro: Copertina morbida
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
pagine: 256
La piazza di Faenza, mirabile spazio unitario circondato da loggiati, fino a oggi ha attirato l'attenzione degli studiosi meno di quanto avrebbe meritato. L'implacabile "leggenda nera" che per secoli ha circondato i suoi due committenti, il signore della città Carlo II Manfredi e il vescovo Federico, suo fratello, è in parte confutata in questo volume: odio di parte, interessi economici, brame di potere hanno nascosto i reali meriti dei due personaggi, fautori di una grande operazione di rinnovamento urbano che prende corpo tra il 1468 e il 1477. L'impresa, solo in parte compiuta, si qualifica come uno dei più interessanti piani di riordino messi in campo dalle signorie dell'Italia padana: il loggiato a doppio livello, elemento innovativo, quasi mai impiegato in altri analoghi spazi rinascimentali, permette di ricreare un foro all'antica secondo le prescrizioni dei trattati di Vitruvio e di Alberti. La nuova Cattedrale, ricostruita a fundamentis su progetto di Giuliano da Maiano, congiuntamente alla rettificazione e all'ampliamento delle maggiori strade cittadine, sono ulteriori tasselli fondamentali della strategia architettonica e urbana dei due fratelli, che hanno come obiettivo il generale riordino della città in senso classico nonché la propria autocelebrazione come governanti illuminati e perfettamente aggiornati su quanto si andava realizzando nelle capitali del Rinascimento italiano.