Libri di Daniele Orlandi
T. Lettera a una madre sul primo amore
Daniele Orlandi
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2017
pagine: 432
"Accogli, ti scongiuro, la confessione della mia prima rinuncia. Della mia rigida e inutile educazione sentimentale. Questa, signora madre, è la storia senza storia del mio primo amore".
Primo Levi, l'amico
Bianca Guidetti Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2016
pagine: 48
In pieno spirito di resistenza culturale riproponiamo al lettore il raro, prezioso discorso che Bianca Guidetti Serra, scomparsa il 24 giugno 2014, pronunciò per l’amico Primo nel fatale 1987 a pochi giorni da quell'attonito, orrendo sabato 11 aprile in cui si consumò «il mistero insindacabile della sua scelta» a cui, tuttavia, non sappiamo ancora rassegnarci. Augurandoci di non esserne mai capaci.
Matricola 76613. Il Mauthausen dimenticato di Aldo Valcarenghi
Daniele Orlandi
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2014
pagine: 112
Nonostante la rilevanza della sua attività politica e resistenziale, dall'antifascismo liberalsocialista di "Giustizia e Libertà" alla fondazione, con Lelio Basso, del Movimento di unità proletaria e del PSIUP; nonostante la breve e intensa testimonianza sul Lager di Mauthausen, apparsa nel 1946 su un periodico socialista e mai più ripubblicata, Aldo Valcarenghi non è stato sinora oggetto di attenzione storiografica o critico letteraria. L'oblio di quelle sue pagine è la cifra di come spesso non ci sia nulla di più inedito dell'edito. Questo piccolo libro, ricostruendo le principali tappe della sua militanza, arresto e prigionia, restituisce la drammatica autenticità dei nove appunti valcarenghiani sul campo di concentramento e vuole porsi, auspicabilmente, come materiale preparatorio per ulteriori studi sulla sua figura.
Le chimiche di Primo Levi
Daniele Orlandi
Libro: Libro in brossura
editore: Odradek
anno edizione: 2013
pagine: 168
La chimica ha scandito i principali momenti biografici di Primo Levi, dall'esordio con "Se questo è un uomo" (1947) al manoscritto incompiuto di "Chimica per signore", passando per i racconti fantascientifici e il capolavoro de "Il sistema periodico" (1975). Dalla scelta universitaria come motivo di resistenza interiore nell'Italia delle leggi antiebraiche, alla professionalità come fattore di salvezza nell'inferno del Lager, al lavoro amato, remunerativo e terapeutico nel doloroso reinserimento del reduce e, più in generale, quale inesauribile fonte d'ispirazione per il suo "secondo mestiere" di scrittore. Tra gli autori italiani del Novecento, Primo Levi è colui che meglio supera gli steccati tra le due culture storicamente separate della scienza e dell'arte, proprio quando la Shoah segnava irrimediabilmente la fine del Positivismo e dell'Umanesimo. L'opera a cui stava lavorando dopo la fatica de "I sommersi e i salvati" (1986) e interrotta dalla morte nel 1987, testimonia tragicamente questa continuità. Attraverso la chimica come paradigma interpretativo del mondo, scienza naturale e insieme umana, Primo Levi ha suo malgrado trionfato laddove la filosofia, la storia e altre discipline hanno fallito: spiegare l'enigma di Auschwitz e del suo indotto. Così, questo libro procede, come addentrandosi in un laboratorio chimico, per ripercorrere le tappe cruciali di quell'itinerario tortuoso, drammatico e necessario.