Libri di Daniele Bolognini
La Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri in Piemonte (sec. XVII-XIX)
Libro
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2025
pagine: 260
Santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano
Daniele Bolognini
Libro: Libro in brossura
editore: Velar
anno edizione: 2016
pagine: 72
Il santuario di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) si presenta tra i più importanti che sono stati innalzati in onore del Padre e Custode del Redentore. Il fondatore don Giuseppe Ambrosio è da annoverare nella storia tra i più grandi apostoli di san Giuseppe nel mondo. Pur essendo incompleto, sorprende per quanto è stato compiuto e merita di essere visitato. Il visitatore rimane ammirato all'esterno per la facciata monumentale e la cupola ardita; all'interno per le tre belle navate suddivise da colonne di granito, il prezioso altare maggiore e i vivaci dipinti che rivestono le pareti.
Madre Amedea Vercellone
Daniele Bolognini
Libro
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2010
pagine: 48
Nata a Biella nel 1610 da famiglia benestante, Caterina Vecellone in giovanissima età vestì il saio francescano, entrando poi in monastero a Torino e assumendo il nome di Maria del Beato Amedeo (diventato familiarmente Amedea). Ebbe numerose esperienze mistiche, e concluse la sua vita terrena dopo oltre quarant'anni di vita religiosa. Il libretto illustrato ne racconta vita e opere.
Padre Felice Carpignano dell'Oratorio. Il confessore dei santi nella Torino del Risorgimento
Daniele Bolognini
Libro
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2011
pagine: 48
Nell'Oratorio torinese dell'Ottocento padre Felice Carpignano (1810-1888) decisamente richiama la grande figura del Beato Valfré per una serie di significative coincidenze: l'umile origine contadina; la seria preparazione culturale conseguita attraverso studi condotti fino al conseguimento del titolo dottorale nonostante la ristrettezza delle risorse economiche; la decisione di entrare nell'Oratorio con una scelta che, se per il Valfré fu coraggiosa fino all'eroismo, non fu certo determinata da aspirazioni di comodità per il Carpignano; la profonda fede in Dio e nella Sua Provvidenza, lo spirito di preghiera, la carità tenace e umilmente esercitata, la straordinaria dedizione nel compiere la missione, il dono dell'intelletto nel comprendere le situazioni e del discernimento nel guidare le persone... Nella Torino del secolo XVII il Valfré fu l'animatore di tante iniziative di bene; il Carpignano - in una Torino caratterizzata dai profondi cambiamenti del XIX secolo - fu un nuovo Valfré.
Don Giovanni Borel. L'amico dei santi
Daniele Bolognini
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2013
pagine: 48
Don Borel (1801-1873), personaggio di spicco nella Torino dell'Ottocento, fu grande predicatore e confessore, anche impegnato nell'assistenza dei carcerati. Tra i suoi amici più cari si annoverano San Giuseppe Cafasso, San Giuseppe Benedetto Cottolengo e San Giovanni Bosco, di cui fu straordinario e fidato collaboratore.
Don Giovanni Cocchi. Fondatore degli Artigianelli
Daniele Bolognini
Libro
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2013
pagine: 48
Don Cocchi (1813-1895) è stato uno dei benefattori del Piemonte. Tra le innumerevoli iniziative in favore della gioventù povera avviate dal suo cuore e dal suo genio, il Collegio degli Artigianelli resta tutt'oggi il fiore all'occhiello.
Don Giovanni Borel. L'amico dei santi
Daniele Bolognini
Libro: Libro in brossura
editore: Velar
anno edizione: 2013
pagine: 48
Nella Torino dell'Ottocento don Giovanni Borel è come il crocevia dove si intersecano gli originali cammini di grazia di straordinari personaggi come San Giuseppe Cafasso, San Giuseppe Benedetto Cottolengo, San Giovanni Bosco ai quali era legato da un vincolo di amicizia e di stima reciproca. Forse meno conosciuto degli altri, don Borel ha lasciato nella sua città un'impronta di santità indelebile.
Don Giovanni Cocchi. Fondatore degli Artigianelli
Daniele Bolognini
Libro: Libro in brossura
editore: Velar
anno edizione: 2013
pagine: 48
Don Cocchi è stato uno dei benefattori del Piemonte, e ha lasciato un'orma profonda nella storia della sua regione e della sua comunità in particolare. Fondatore nel 1849 dell'Opera degi Artigianelli, è stata una figura molto importante tra i santi piemontesi dell'Ottocento e motivo d'orgoglio per la sua città natale, Druento.
Gli 800 martiri d'Otranto. Come i primi cristiani
Daniele Bolognini
Libro
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2014
pagine: 48
Venerabile don Eugenio Reffo
Daniele Bolognini
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2016
pagine: 48
Nato a Torino nel 1843, partecipò attivamente con don Leonardo Murialdo alla fondazione della Congregazione di San Giuseppe, di cui diventò superiore generale. Fine direttore spirituale, educatore di giovani e insieme modello e maestro per i suoi confratelli, ma anche sapiente e appassionato giornalista, morì nel 1925.
Santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano
Daniele Bolognini
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2016
pagine: 72
Edificato alle falde del Vesuvio, a pochi chilometri da Pompei, e attivo centro di promozione della spiritualità e della devozione giuseppina, è uno dei santuari più importanti fra quelli innalzati in onore del Custode di Gesù. Questo volumetto è uno strumento di conoscenza e di avvio per un cammino spirituale nel solco di san Giuseppe.
Sant'Atanasio. Il Campione di Nicea
Valerio Acri, Daniele Bolognini
Libro: Libro in brossura
editore: Velar
anno edizione: 2025
pagine: 48
Padre e Dottore della Chiesa, Atanasio (295-373) è una figura di fondamentale importanza per la comprensione dei primi tempi cristiani dell’Impero Romano, inaugurati dalla conversione di Costantino e segnati dal progressivo abbandono del paganesimo. Quando Atanasio diventa Vescovo di Alessandria, con zelo e coraggio lotta contro l’eresia ariana e questo gli attira ostilità lungo tutto il suo episcopato facendolo andare incontro a una lunga serie di persecuzioni ed esili. Per la sua appassionata fedeltà all’ortodossia cattolica e per la sua profonda riflessione teologica già pochi anni dopo la morte venne celebrato come “la colonna della Chiesa” dal grande teologo e Vescovo di Costantinopoli Gregorio Nazianzeno.

