Libri di Daniel Barenboim
Paralleli e paradossi. Pensieri sulla musica, la politica e la società
Daniel Barenboim, Edward W. Said
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 160
Anche la più ineffabile delle arti si vena di risonanze politiche quando a parlarne sono un intellettuale di origine palestinese e un figlio della diaspora ebraica. In questo libro, Edward Said e Daniel Barenboim usano la metafora della musica per confrontarsi sul significato civile dell'arte, sul valore formativo dell'ascolto dei grandi compositori, sulle difficoltà dell'interpretazione, sui parallelismi tra arte del suono e arte della parola. Dall'intreccio delle riflessioni prende forma una visione complessa dell'universo sonoro. Luogo irreale ed effimero che si anima per la breve durata delle note, la musica vive sospesa tra due dimensioni: soggetta alle regole della fisica, costruita su precisi rapporti matematici, è al tempo stesso capace di esprimere sentimenti e ideali con un'intensità che l'immagine e la parola raramente raggiungono. Il tentativo di venire a capo di questo paradosso è l'occasione per riflettere sul significato politico dell'opera di Beethoven, sulla lezione di Furtwängler, sul magistero professionale e umano di Toscanini, sulle difficoltà morali di un direttore d'orchestra ebreo innamorato di Wagner. E proprio la scelta di Barenboim di dirigere le opere wagneriane a Bayreuth, che fu tempio della musica ariana, diventa l'esempio concreto di come l'arte ha il potere di superare odi e divisioni, indicando ai popoli un futuro di convivenza possibile. Con uno scritto di Claudio Abbado.
La musica è un tutto. Etica ed estetica
Daniel Barenboim
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 128
Daniel Barenboim torna a riflettere sulla musica. Sulla musica che si fa, che si legge, sulla musica che si interpreta, sulla musica che si ascolta. Sulla musica che interconnette, che stringe relazioni e le riempie di senso. Daniel Barenboim ha a cuore una visione della musica in cui etica ed estetica dialoghino continuamente e a livelli diversi. Se l'essenza della musica è il contrappunto, ecco che l'idea di un tutto non scomponibile nei suoi elementi domina, come un'ossessione, l'opera e il lavoro del grande Maestro. Eseguire bene un pezzo implica una scelta, è di per sé una sequenza di scelte. Non è diverso - dice Barenboim - da ciò che deve fare un politico. La scelta giusta. E il giusto qui produce bellezza. Ma produce bellezza se si impone quel formidabile equilibrio che da una parte guarda alla partitura e al compositore, dall'altra al nesso profondo fra gli esecutori, e dall'altra ancora al pubblico, ai luoghi dell'ascolto, a chi governa le sale, a chi governa tout court. Diviso in tre sezioni (Occasioni, Conversazioni e un Epilogo), questo libro entra con severità e leggerezza di spirito nei temi che sono centrali per la cultura musicale contemporanea, non senza toccare la complessità di compositori che hanno segnato la carriera del Maestro, Mozart e Wagner; in chiusura, una riflessione su Giuseppe Verdi.
La musica sveglia il tempo
Daniel Barenboim
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2012
pagine: 192
"Questo non è un libro per musicisti o per non-musicisti, è piuttosto un libro per le menti curiose di scoprire le corrispondenze fra musica e vita, e la saggezza che diventa comprensibile all'orecchio pensante. Tali scoperte non sono privilegi riservati ai musicisti di grande talento che fin dalla più tenera età ricevono un'educazione musicale, né una torre d'avorio o un lusso riservato ai ricchi; sono convinto che sviluppare l'intelligenza dell'orecchio sia una necessità fondamentale." (Daniel Barenboim)
La musica è un tutto. Etica ed estetica
Daniel Barenboim
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2012
pagine: 128
Daniel Barenboim torna a riflettere sulla musica. Sulla musica che si fa, che si legge, sulla musica che si interpreta, sulla musica che si ascolta. Sulla musica che interconnette, che stringe relazioni e le riempie di senso. Daniel Barenboim ha a cuore una visione della musica in cui etica ed estetica dialoghino continuamente e a livelli diversi. Se l'essenza della musica è il contrappunto, ecco che l'idea di un tutto non scomponibile nei suoi elementi domina, come un'ossessione, l'opera e il lavoro del grande Maestro. Eseguire bene un pezzo implica una scelta, è di per sé una sequenza di scelte. Non è diverso - dice Barenboim - da ciò che deve fare un politico. La scelta giusta. E il giusto qui produce bellezza. Ma produce bellezza se si impone quel formidabile equilibrio che da una parte guarda alla partitura e al compositore, dall'altra al nesso profondo fra gli esecutori, e dall'altra ancora al pubblico, ai luoghi dell'ascolto, a chi governa le sale, a chi governa tout court. Diviso in tre sezioni (Occasioni, Conversazioni e un Epilogo), questo libro entra con severità e leggerezza di spirito nei temi che sono centrali per la cultura musicale contemporanea, non senza toccare la complessità di compositori che hanno segnato la carriera del Maestro, Mozart e Wagner; in chiusura, una riflessione su Giuseppe Verdi.
La musica sveglia il tempo
Daniel Barenboim
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2008
pagine: 185
"Questo non è un libro per musicisti o per non-musicisti, è piuttosto un libro per le menti curiose di scoprire le corrispondenze fra musica e vita, e la saggezza che diventa comprensibile all'orecchio pensante. Tali scoperte non sono privilegi riservati ai musicisti di grande talento che fin dalla più tenera età ricevono un'educazione musicale, né una torre d'avorio o un lusso riservato ai ricchi; sono convinto che sviluppare l'intelligenza dell'orecchio sia una necessità fondamentale." (Daniel Barenboim)
Dialoghi su musica e teatro. Tristano e Isotta
Daniel Barenboim, Patrice Chéreau
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2008
pagine: 195
Direttore d'orchestra e regista dialogano sul tema controverso dell'"interpretazione" a partire dal Tristano e Jsotta, opera capitale di Richard Wagner e del teatro d'opera moderno. Un'occasione unica per spiare il lavoro che cuce insieme parola e musica, recitazione e canto. I lettori - e non solo i melomani di stretta osservanza - sono chiamati a partecipare a un rito eccezionale, che è per l'appunto quello della costruzione del suono e dello spettacolo di un capolavoro chiave nello sviluppo storico della musica moderna: Wagner e il suo Tristano (così profondamente ambiguo e ricco di futuro) offrono il destro per una appassionante meditazione sulla "realizzazione" di un'opera. Un'occasione unica per svegliare l'intelligenza dell'ascolto e della lettura dell'azione teatrale. Mai si è misurata tanta passione nel condividere le ragioni della creazione di uno spettacolo. Uno spettacolo che rimanda ad altri spettacoli e definisce una forma di "fare" teatro d'opera che ha lasciato una traccia profonda nella cultura contemporanea.
Paralleli e paradossi. Pensieri sulla musica, la politica e la società
Daniel Barenboim, Edward W. Said
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 159
Persino la più astratta delle arti si vena di risonanze politiche quando a parlarne sono un intellettuale di origine palestinese e un figlio della diaspora ebraica. Il critico e il direttore d'orchestra usano la metafora della musica per confrontarsi sul significato civile dell'arte, sul valore formativo dell'ascolto dei grandi compositori, sui parallelismi tra arte del suono e arte della parola. Dall'intreccio di riflessioni del musicista dilettante e del musicista di fama internazionale prende forma una visione complessa dell'universo sonoro. Luogo irreale ed effimero che si anima per la breve durata delle note, la musica vive sospesa tra due dimensioni: soggetta alle regole della fisica, costruita su precisi rapporti matematici, è al tempo stesso capace di esprimere sentimenti e ideali con un'intensità che l'immagine e la parola raramente attingono. Il tentativo di venire a capo di questo paradosso è l'occasione per riflettere sul significato politico dell'opera di Beethoven, sulla lezione di Furtwängler, sul magistero di Toscanini, sulle difficoltà morali di un direttore d'orchestra ebreo innamorato di Wagner. Proprio la scelta di Barenboim di dirigere le opere wagneriane a Bayreuth, il tempio della musica ariana, diventa l'esempio di come l'arte abbia il potere di superar odi e divisioni, e che uno dei suoi compiti è indicare ai popoli un futuro di convivenza possibile. Questa edizione è arricchita da uno scritto di Claudio Abbado.
Paralleli e paradossi. Pensieri sulla musica, la politica e la società
Daniel Barenboim, Edward W. Said
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2004
pagine: 159
Persino la più astratta delle arti si vena di risonanze politiche quando a parlarne sono un intellettuale di origine palestinese e un figlio della diaspora ebraica. In questo testo, il critico e il direttore d'orchestra usano la metafora della musica per confrontarsi sul significato civile dell'arte, sul valore formativo dell'ascolto dei grandi compositori, sulle difficoltà dell'interpretazione, sui parallelismi tra arte del suono e arte della parola. Dall'intreccio di riflessioni del musicista dilettante e del musicista di fama internazionale prende forma una visione complessa dell'universo sonoro. Luogo irreale ed effimero che si anima per la breve durata delle note, la musica vive sospesa tra due dimensioni: soggetta alle regole della fisica, costruita su precisi rapporti matematici, è al tempo stesso capace di esprimere sentimenti e ideali con un'intensità che l'immagine e la parola raramente attingono. Il tentativo di venire a capo di questo paradosso è l'occasione per riflettere sul significato politico dell'opera di Beethoven, sulla lezione di Furtwängler, sul magistero professionale e umano di Toscanini, sulle difficoltà morali di un direttore d'orchestra ebreo innamorato di Wagner. E proprio la scelta di Barenboim di dirigere le opere wagneriane a Bayreuth, il tempio della musica ariana, diventa l'esempio concreto che l'arte ha il potere di superare odi e divisioni, e che uno dei suoi compiti è indicare ai popoli un futuro di convivenza possibile.