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Libri di Costica Bradatan

Morire per le idee. Le vite pericolose dei filosofi

Morire per le idee. Le vite pericolose dei filosofi

Costica Bradatan

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2025

pagine: 304

Morire per le idee ricostruisce le esistenze di donne e uomini che hanno trasformato la propria morte in un atto di coerenza estrema e il corpo nell’ultima, più potente forma di argomentazione: un’opera affascinante e spietata che ci interroga su quale sia il limite fino a cui siamo pronti a spingerci per difendere ciò in cui crediamo. C’è un filo che unisce attraverso i secoli figure così distanti come Socrate e Thomas More, Ipazia e Giordano Bruno, il monaco vietnamita Thích Quang Đúc e il filosofo ceco Jan Patočka: questi pensatori sono stati tutti torturati, uccisi, massacrati; le loro vite sacrificate per aver difeso un pensiero in contrasto con il potere vigente. Tutti loro hanno trovato nella sconfitta terrena la possibilità di rendere immortali le proprie idee, di trasformarle in un racconto capace di oltrepassarli e propagarsi. Costica Bradatan ci mostra che cosa possiamo imparare da queste esperienze e cosa della loro opposizione radicale possiamo trasportare nella nostra pratica quotidiana: qual è il fine della filosofia? Una protesta deve essere sempre assoluta e ostinata per essere considerata tale? Qual è il senso di rinunciare al bene più prezioso per difendere qualcosa che per il resto del mondo non è importante? In un’epoca che ovunque soffoca il dissenso e celebra uno sterile vitalismo, Morire per le idee ci sfida a immaginarci ogni giorno davanti a un bivio, tra la tiepida sicurezza del pensiero comune e l’ardore letale delle idee libere. Perché, come ci mostra il cavaliere del Settimo sigillo di Ingmar Bergman che sfida la Morte pur sapendo di non poter vincere, non è eludere la fine quello che conta; è ciò che facciamo su quel tavolo da gioco chiamato vita.
26,00

Elogio del fallimento. Quattro lezioni di umiltà

Elogio del fallimento. Quattro lezioni di umiltà

Costica Bradatan

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2023

Dobbiamo prendere sul serio il fallimento. Basta con il culto del successo, con le storie di persone che ce l’hanno fatta, con l’idea che siamo tutti destinati a grandi cose. «Pare non ci sia niente di peggio al mondo che fallire – la malattia, la sfortuna, persino la nostra stupidità congenita sono nulla al confronto. Eppure il fallimento merita di più.» Da qui inizia la lunga esplorazione di Costica Bradatan tra i meandri della fallibilità umana. «Siamo, a tutti gli effetti, quasi niente.» Ciò che facciamo nella vita – che ne siamo consapevoli o meno – è un tentativo di affrontare il malessere che nasce quando comprendiamo la nostra condizione di prossimità al nulla. Non possiamo far finta di non sapere che quel lampo di luce che è la nostra vita esiste tra due istanti di tenebra e che ciò che ha avuto inizio è destinato a una fine. Bradatan analizza i diversi ambiti del fallimento: fisico, politico, sociale e biologico. Nel corso della storia vari pensatori si sono allontanati dalla spinta ossessiva verso il successo mondano per fare i conti con la disfatta, ed è proprio da loro che il filosofo inizia il suo elogio. Simone Weil mal tollerava le storie felici e si sentiva sempre «fuori posto». Il Mahatma Gandhi ricordava sempre a se stesso: «Posso imparare solo quando inciampo e cado e sento il dolore». Emil Cioran considerava l’inazione l’unica risposta logica a un’esistenza priva di senso. Bradatan non mira mai a insegnarci come «fallire meglio», ma piuttosto a pensare che il fallimento fa parte della natura umana e solo affrontarlo costantemente ci permetterà di vivere una vita più significativa attraverso la via dell’umiltà.
24,00

Morire per le idee. Le vite pericolose dei filosofi

Morire per le idee. Le vite pericolose dei filosofi

Costica Bradatan

Libro: Libro in brossura

editore: Carbonio Editore

anno edizione: 2017

pagine: 266

Il filosofo è un soggetto pericoloso. Non segue le regole, ma le sue idee. Si oppone al potere costituito, dice sempre la verità, non riesce a stare zitto. E talvolta arriva perfino a rinunciare alla propria vita, pur di non rinnegare il suo pensiero. Ecco cos'hanno in comune filosofi lontani nel tempo e nello spazio come Socrate, Ipazia di Alessandria, Giordano Bruno, Thomas More e Jan Patocka. Hanno dovuto tutti compiere la più difficile delle scelte: restare fedeli alle proprie idee, e arrivare perfino a morire per esse. Un gesto talmente estremo che non può non suscitare una riflessione sulla finalità della filosofia, ma che al tempo stesso non è privo di una certa ironia: la rinuncia al bene più prezioso per difendere qualcosa che per il resto del mondo non sembra poi così importante. Del resto i filosofi, i più affascinanti per lo meno, non sono altro che ironici. Tra questi due estremi si muove quindi la parabola esistenziale dei pensatori analizzati da Bradatan.
18,50

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