Libri di Claudio Papini
Lo scetticismo
Giuseppe Rensi
Libro: Libro in brossura
editore: De Ferrari
anno edizione: 2022
pagine: 118
«Questo libro si distingue dalla mia Apologia dello scetticismo (Formiggini, Roma, 1926) in ciò che quella vuol essere un’esposizione di scetticismo, come si potrebbe dire, applicato, ossia costruttivo, è questa invece intende di essere un’esposizione di scetticismo puro. Lungi però dal trovarsi in contrasto le due opere si completano a vicenda. E, come scorge agevolmente chi ci pensi un istante, il loro anello di congiunzione sta nel § 2 del capitolo I, del presente libro. L’Apologia non è che lo svolgimento delle implicazioni contenute in detto paragrafo. Tale osservazione ho creduto opportuno di fare, perché, mentre, in realtà chi si dia la pena di riflettere attentamente su quello che ho scritto (e ciò si ha il diritto di esigere da chi vuol giudicare) deve riconoscere che lo sviluppo del mio pensiero è nel suo insieme rigorosamente unitario*, la leggenda dei miei molteplici cambiamenti è quella che insistono nel far circolare taluni cui dà ombra il fatto che i miei libri siano letti più dei loro.» (Giuseppe Rensi).
Dell'idea imperiale di Dante
Ezio Flori
Libro
editore: De Ferrari
anno edizione: 2021
pagine: 186
Dante ebbe una gran fortuna durante l'epoca del nostro risorgimento nazionale. Nonostante le riserve di Carlo Troya e di Giuseppe Ferrari, del Manzoni e del Carducci, Dante liberale e patriotta è su tutte le bocche e in tutti i cuori. Dante trionfa nei riguardi della idea unitaria, Dante trionfa specialmente come flagellatore del governo teocratico, come condannatore del potere temporale dei papi. Già Ugo Foscolo nell'ode A Dante del 1796, s'era prostrato davanti al poeta, invocandolo, dappoichè s'era proposto per l'avvenire di “calpestare” i tiranni. E nel famoso parallelo tra l'Alighieri e il Petrarca notava che “dissimili in tutto, in ciò solo si rassomigliavano questi due caratteri, che fecero entrambi ogni lor a sottoporre la patria al governo di un principe, e di liberarla dal potere temporale del pontefice”. (Ezio Flori)
Ben ritrovato, Ernst Ingmar!
Claudio Papini
Libro
editore: De Ferrari
anno edizione: 2011
pagine: 250
Ritornare a Machiavelli
Claudio Papini
Libro
editore: De Ferrari
anno edizione: 2013
pagine: 140
Nel 1513, cinquecento anni fa, a partire dal mese di agosto fino a dicembre (ma alcuni critici pensano che la composizione dell'opera sia durata anche per alcune settimane di gennaio del 1514), Niccolò Machiavelli ha scritto il suo trattato più trasgressivo sotto il profilo etico, e, proprio per questo più noto (De Principatibus, che va sotto il nome de Il Principe). Senza voler ridimensionare la fama grandissima di questa celebre opera, indipendentemente dall'occasione del cinquecentenario (peraltro piuttosto sotto tono, ed è questo un problema che deve essere posto in relazione alla profonda miseria dell'ideologia italiana, figlia dell'eterno dopoguerra), è all'opera completa di questo autore, un vero e proprio classico della letteratura e della riflessione politica italiana, alla quale ci si può ancora rivolgere per intendere il presente che ci affligge e che, tuttavia, ci riserva anche delle possibilità positive in sede di teoria, così come per quanto riguarda quell'orientamento politico vero e proprio, che se esiste, va sempre ben oltre l'orizzonte litigioso delle fazioni di stampo parlamentare ed extraparlamentare. Dalla fine della II guerra mondiale, a causa della rilevante disfatta che l'Italia ha subito in tale conflitto, sembra che nonostante rari sussulti di buona volontà da parte di taluni, le lacerazioni della guerra e del dopoguerra non si siano mai veramente sanate...