Libri di Claudio Ambrosini
Manuale di terapia psicomotoria dell'età evolutiva
Anne-Marie Wille, Claudio Ambrosini
Libro: Copertina morbida
editore: Cuzzolin
anno edizione: 2012
pagine: 424
					Il Manuale di Terapia Psicomotoria dell'Età Evolutiva rappresenta la sintesi dell'esperienza trentennale degli Autori in ambito psicomotorio maturata in ambito clinico, prevalentemente con bambini e adolescenti, ed attraverso l'insegnamento della disciplina nei suoi diversi aspetti. I suoi contenuti sono rivolti soprattutto all'età evolutiva e all'intervento psicomotorio stesso, sottolineando come sia proprio il ruolo terapeutico il più idoneo a tener conto, in modo costante, della totalità dell'essere, ed alla particolare integrazione tra il suo organismo e il contesto ambientale in cui vive, dando luogo al proprio adattamento. L'intervento psicomotorio è spesso necessario in tutte quelle situazioni di disabilità neuromotorie centrali e periferiche, neuromuscolari, e di menomazione somatica in cui la presa in carico riabilitativa del soggetto deve tenere conto delle implicazioni emotive e cognitive e delle loro ricadute sulla disabilità stessa. Tale intervento non punta solamente all'acquisizione ed alla riacquisizione di una competenza, ma fa scoprire al paziente nuove soluzioni adattive, attraverso l'utilizzazione di aree potenzialmente sane, correlabili con quelle danneggiate.				
									La psicomotricità. Corporeità e azione nella costruzione dell'identità
Claudio Ambrosini, Carlo De Panfilis, Anne-Marie Wille
Libro
editore: Xenia
anno edizione: 1999
pagine: 128
Il gioco nello sviluppo e nella terapia psicomotoria
Claudio Ambrosini, Simona Pellegatta
Libro: Libro in brossura
editore: Erickson
anno edizione: 2012
pagine: 184
					Dialogo tra una mamma e il suo bambino poco prima di cena. Mamma (spazientita): "Ma stai ancora giocando con le figurine?!". Bambino (infastidito): "Mamma, sto attaccando le figurine, non sto giocando!". Non tutte le attività infantili sono gioco e questo dialogo è indicativo della diversa interpretazione che ne danno adulto e bambino. Si crea così un equivoco che, se è privo di rilevanza nelle naturali relazioni umane tra genitori e figli, diventa rischioso quando si colloca in una relazione di aiuto, sia essa terapeutica o educativa. Il libro si occupa di smontare alcuni stereotipi attraverso una ricerca attenta sulle attività infantili nei primi 6-7 anni di vita, un'analisi dei giochi degli adulti, la costruzione di una teoria del gioco in armonia con il pensiero degli studiosi in questo campo e le osservazioni che emergono dal lavoro terapeutico psicomotorio con bambini con diverse tipologie di disturbi. Il volume descrive allora il gioco come un'attività di confine con la realtà e con l'arte, attività creativa che tuttavia, a differenza delle altre, è completamente gratuita. E in questo stanno la ricchezza e il limite.				
									
