Libri di Cecilia Bello Minciacchi
Modi di non dire (A ? A). Premio «Arcipelago Itaca» per una raccolta inedita di versi. 9ª edizione
Samuele Maffei
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2024
pagine: 88
Prefazione di Cecilia Bello Minciacchi.
Come agisce Nanni Balestrini. Le parole che cercano
Cecilia Bello Minciacchi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 388
Fondatore della Neoavanguardia, poeta, narratore, artista visivo, sperimentatore di tecniche e strumenti extraletterari, e insieme infaticabile agitatore culturale, creatore e promotore di edizioni, riviste e festival, Nanni Balestrini (1935-2019) è stato tra i protagonisti della letteratura e della cultura italiane del secondo Novecento e dei primi anni Duemila. Di quest'autore, che ha fondato la propria scrittura sui “procedimenti”, inventandone sempre “altri”, il volume attraversa l'ampia produzione letteraria in versi e in prosa, indagando e interpretando strutture e procedure compositive, delineando e mettendo in relazione fasi, evoluzioni, rispondenze interne, fratture, per offrire a studenti, studiosi e lettori una via d'ingresso a testi stranianti, che rompono l'inerzia del linguaggio e i pacati orizzonti di attesa dei fruitori. Il metodo interpretativo privilegia, equamente, la lettura ravvicinata dei testi, la filologia e la ricerca delle fonti, che ha consentito di individuare e commentare alcuni ipotesti. L'opera di Balestrini si scopre così ben più letteraria di quanto si potrebbe credere, ma sempre in “opposizione” e pronta a tendere «agguati» alle parole, sempre «vigile e profonda», come la intendeva nelle sue dichiarazioni di poetica.
Dicembre dall'alto
Vittoriano Masciullo
Libro
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2018
pagine: 100
Postfazione di Cecilia Bello Minciacchi.
Scrittrici della prima avanguardia. Concezione, caratteri e testimonianze del femminile nel futurismo
Cecilia Bello Minciacchi
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 506
Della vivace e poliedrica partecipazione femminile al futurismo è conosciuto e studiato per lo più il versante figurativo. Le opere letterarie, invece, pur essendo state di recente riscoperte e in parte divulgate, attendevano ancora un commento ampio e sistematico. In Scrittrici della prima avanguardia Cecilia Bello Minciacchi ricostruisce il panorama culturale e la concezione della donna dalle espressioni aurorali del futurismo fino alla tangenza del movimento con il fascismo, per analizzare, poi, i molteplici generi di scrittura praticati dalle futuriste: prose liriche e aeropoesia, manifesti e sintesi teatrali, romanzi e tavole parolibere. Dalla querelle sulla donna, affrontata nella prima parte del volume, l'indagine approda, nella seconda parte, direttamente al vivo dei testi per sondarne caratteri stilistici, consapevolezza teorica, portata sperimentale. Sono gli scritti delle futuriste, infatti, i veri protagonisti del volume, con tutti i rischi, le innovazioni, i ripiegamenti, gli entusiasmi di cui furono capaci.
La distruzione da vicino. Forme e figure delle avanguardie del secondo Novecento
Cecilia Bello Minciacchi
Libro: Copertina morbida
editore: Oedipus
anno edizione: 2012
pagine: 200
Tutti i racconti
Luce D'Eramo
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 380
L'edizione integrale dei racconti di Luce d'Eramo raccoglie i testi narrativi brevi che l'autrice, con fedeltà al suo rigoroso laboratorio, ha affiancato alla scrittura dei romanzi tra il 1943 e il 1999. Oltre ai Racconti quasi di guerra, apparsi solo nel 1999 per Mondadori, a molti anni dalla stesura originaria, il volume comprende due raccolte preparate da Luce d'Eramo prima della sua scomparsa e mai date alle stampe, "Racconti privati" e "Sei racconti estremi"; in appendice vengono presentati invece "Altri racconti", destinati a sedi estemporanee e ora recuperati. Si delinea così un percorso di scrittura e di riflessione che muove dai tragici fatti della Seconda guerra mondiale, vissuta da un'adolescente matura e volitiva, per arrivare alle inclinazioni sociali e culturali degli anni Novanta, attraverso alcune narrazioni di fantascienza, genere a lei molto caro per "l'apertura mentale" che può offrire. Questi racconti, congeniali in misura e lucidità alla scrittura essenziale e scabra di Luce d'Eramo, rivelano una curiosità morale umanissima, inesausta e acuta, sia verso i fatti della Storia, dal grande conflitto al terrorismo, sia verso i nodi privati, più intricati, contraddittori e dolenti, delle relazioni personali.