Libri di Assunta Finiguerra
Vizzje a morte-Il vizio della morte. Poesie 1997-2009 (U)
Assunta Finiguerra
Libro: Copertina morbida
editore: Cofine
anno edizione: 2016
pagine: 160
Questo libro di poesie di Assunta Finiguerra, in dialetto sanfelese, articolato in due sezioni, riunisce parte degli inediti dal 1997 al 2003 e parte di quelli dal 2004, anno della scoperta della malattia, al 2009, anno della morte. Le poesie sono raggruppate in raccolte come le aveva suddivise l'autrice. La scelta dei testi da pubblicare si è basata essenzialmente su un criterio estetico: quello di privilegiare - nell'ambito della visione e dello stile inimitabile e personalissimo della poetessa - i caratteri di coerenza e di omogeneità nell'ideazione e nella scrittura.
Tunnicchje. A poddele d'a Malonghe. Interpretazione lucana di Le avventure di Pinocchio
Assunta Finiguerra
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2007
pagine: 170
Con Tunnicchje di Assunta Finiguerra, il "genere" della traduzione dialettale di Pinocchio assurge a dignità letteraria. Fin dagli anni Cinquanta, e in ritardo rispetto alla traduzione in lingue straniere, la favola collodiana, scritta in un bell'italiano regionale toscano, è stata tradotta nei diversi dialetti d'Italia (dal romancio al ladino, dal sardo al napoletano, dal romanesco al padovano, dal formiano al triestino, etc.) sia in versi che in prosa.
Scurije
Assunta Finiguerra
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2005
pagine: 52
Tatemije
Assunta Finiguerra
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 114
"Il linguaggio è diretto e frontale, scorciato fin quasi senza scampo, ma altrettanto, quasi miracolosamente, dice proprio tutto quel che c'è da dire; come in parabole in cui, per esprimere l'infinito, il lessico necessario non ha affatto bisogno di esserlo lui pure. È il momento in cui si appalesa la tenuta del poeta, che è forte e risoluta. Il campo semantico, dunque, si restringe fino ad affilarsi, ma le bordate per tenerlo dilatato sono continue, delicatissime e al contempo poderose. Si può cantare qualunque situazione, versando in qualsivoglia condizione. Il poeta può trasformare la penuria o l'aggravio in posizione di privilegio del canto. Assunta Finiguerra lo fa da poeta di rango, utilizzando una delle tante insopprimibili lingue della letteratura europea. La tenerezza, l'ironia, fin quasi lo scherno, nei versi sfrontati e accorati di questa poetessa, stanno a indicare l'ottenimento di una leggerezza che può essere anche l'ossimoro di una, oggi, troppo a lungo temuta ponderosità".