Libri di As Chianese
Filmare la morte. Il cinema horror e thriller di Lucio Fulci
As Chianese, Gordiano Lupi
Libro
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 300
Un libro sul cinema horror e thriller di Lucio Fulci che esce a dieci anni dalla morte di uno dei nostri registi più importanti e meno considerati dalla critica ufficiale. Chianese e Lupi lo hanno scritto da cinefagi più che da cinefili e la loro critica è supportata da altre critiche, per fornire una visione completa dell'iter fulciano del brivido. Lucio Fulci è un cineasta completo che ha lasciato un segno indelebile nel cinema di genere italiano, affrontando ogni tipo di pellicola senza pregiudizi e con la massima professionalità, lottando sempre con budget ristretti. Dalle sceneggiature per Steno e i primi film con Totò, alla saga di Franco e Ciccio, ai film erotico-maliziosi, per finire ai rinomati thriller e horror, il tratto distintivo è un'originalità che salta all'occhio persino del profano. "Filmare la morte" si occupa soltanto del cinema de paura di Fulci e solo marginalmente affronta il discorso erotico, comico e apocalittico.
Il declino dell'impero americano. Cinema e cattiva coscienza dopo l'undici settembre
As Chianese
Libro
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 400
Il saggio si articola in vari capitoli, composti raccogliendo gli interventi, le recensioni e le interviste, per anni pubblicati su riviste specializzate, pagine web o scritte per l'occasione, a firma dell'autore. Ecco l'analisi, completa e dettagliata, del declino dell'industria hollywoodiana della celluloide. Attraverso il costante paragone - o inseguimento - da parte del cinema di genere italiano; il libro è un viaggio nell'attuale mondo del cinema in stelle e strisce supportato dalla voce di quegli autori nostrani che ad esso, in passato, tanto si erano ispirati. Un iter in cui, più che mai, saranno sottolineate le carenze e i passi falsi, ma dove si giungerà alfine ad una risoluzione, ad un'ipotesi di rilancio. Un salvifico "happy end", in cui fortemente si sperava, dopo aver narrato: "...lo sconcerto di una nazione che, di punto in bianco, si è ritrovata in guerra: col timore di rimanere scoperta, vulnerabile al nemico, sotto tutti i punti di vista, anche quello cinematografico". (dalla premessa dell'autore). Con una prefazione di Valerio Evangelisti e un'introduzione di Fabio Zanello. Contiene un'intervista a Jim Fante.