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Libri di Antonio Scornajenghi

«Resistere, perseverare e sperare». Il Partito Popolare Italiano e l’Aventino

Antonio Scornajenghi

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2025

pagine: 160

Il centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti, celebrato nel 2024 in un clima di commossa solennità, ha riacceso i riflettori su quella breve, intensa e drammatica stagione della nostra storia che va, grosso modo, dalle elezioni del 6 aprile del 1924, svolte con legge iper-maggioritaria Acerbo, alla definitiva soppressione delle libertà e dei diritti stabiliti dallo Statuto Albertino e all’instaurazione e al consolidamento del regime fascista, dopo il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925. Una manciata di mesi in cui si è giocato l’ultimo scorcio del cimento fatale tra democrazia e dittatura.
17,00

Giovanni Paolo II vescovo di Roma

Giovanni Paolo II vescovo di Roma

Antonio Scornajenghi

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2014

pagine: 200

"Antonio Scornajenghi prende le mosse dal tipo di città che Wojtyla incontra al momento della sua elezione per ricostruire un lungo rapporto tra vescovo e diocesi, sviluppatosi per 27 anni, il più duraturo del XX secolo. La capitale alla fine degli anni '70 è una città ingrigita e piena di insicurezze. Giovanni Paolo II non accetta che la sua diocesi si rassegni a vivere il Vangelo nel privato, in sagrestia, all'interno delle sale parrocchiali, o nei dibattiti di ristretti circoli intellettuali. Si impegna da subito a cercare realtà vive nel tessuto ecclesiale romano. Rendere nuovamente vivace l'annuncio del Vangelo da parte della comunità cristiana diviene un suo obiettivo preminente. Il rapporto profondo di papa Wojtyla con la sua diocesi è ineludibile per comprendere la dimensione pastorale della sua vita giocata tra Roma e il mondo. Le pagine di Giovanni Paolo II vescovo di Roma restituiscono al lettore il dipanarsi in profondità del rapporto tra Giovanni Paolo II e la sua diocesi, mentre ripercorrono con cura alcuni dei grandi cambiamenti di Roma nell'ultimo quarto del XX secolo, illuminandoli con racconti di testimoni e preziosa documentazione. Il rapporto tra Roma e Wojtyla è in questo senso utile anche per guardare alla città con uno sguardo più ampio di quello con il quale spesso la si descrive." (dalla Presentazione di Marco Impagliazzo)
16,50

Giovanni Paolo II e Roma (1978-2005)

Giovanni Paolo II e Roma (1978-2005)

Antonio Scornajenghi

Libro: Copertina morbida

editore: Lithos

anno edizione: 2010

pagine: 159

A pochi anni dalla morte di Giovanni Paolo II è cresciuta, tra gli studiosi, l.esigenza di studiare il suo pontificato nelle diverse articolazioni in cui si è dispiegato. Il tema in esame, che si pone idealmente sulla linea di quelli di Andrea Riccardi (su Pio XII), Michele Manzo (su Giovanni XXIII) e Marco Impagliazzo (su Paolo VI), è di un certo interesse, poiché il papa è tale in quanto è vescovo di Roma. Egli desidera occuparsi attivamente della diocesi di Roma con un atteggiamento di vescovo: incontra il clero, i gruppi laici, inizia le visite alle parrocchie. Ovunque, nei suoi tanti viaggi, si presenta come vescovo di Roma. Opera instancabilmente per dare alla Chiesa di Roma la coscienza del suo ruolo nel mondo. Il libro ripercorre l.attività di Giovanni Paolo II nella diocesi, a cominciare dalle visite alle parrocchie, gli incontri con i giovani universitari, con i movimenti laici, con i rappresentanti del Comune, della Provincia, della Regione, con il clero cittadino, la storica visita del papa alla Sinagoga.
13,00

L'alleanza difficile. Liberali e popolari tra massimalismo socialista e reazione fascista (1919-1921)

L'alleanza difficile. Liberali e popolari tra massimalismo socialista e reazione fascista (1919-1921)

Antonio Scornajenghi

Libro

editore: Studium

anno edizione: 2006

pagine: 322

L'attenzione dell'autore si è concentrata in queste pagine sul confronto-scontro tra liberali e popolari nell'ambito della nascente democrazia di massa nell'Italia del primo dopoguerra. Un periodo molto delicato, anche a livello europeo, caratterizzato da profonde trasformazioni socio-economiche e politiche. In Italia si assiste ad una lenta agonia delle istituzioni liberali, che ha avuto più tappe. Una di queste è stata proprio la mancata e leale intesa fra liberali e popolari durante i deboli e instabili governi Nitti e Giolitti, negli anni 1919-1921, quelli della prima Legislatura (la XXV), frutto della nuova riforma elettorale proporzionale. L'alleanza fra gruppi liberali e PPI, l'unica possibile in quegli anni, data l'intransigenza del PSI attestato su posizioni massimaliste, si presenta però di difficile attuazione a causa delle diffidenze politiche e "culturali" reciproche. Il volume dedica spazio anche al nascente movimento fascista, soprattutto a come i gruppi liberali e il PPI lo hanno vissuto, e verifica che non in molti avevano inteso, in entrambi gli schieramenti, la reale natura violenta e sovvertitrice dei principi liberali, democratici e cristiani del movimento. Dall'esame di una vasta documentazione archivistica in gran parte inedita emergono gli errori di valutazione dei maggiori leaders liberali (Giolitti in testa) nei riguardi del movimento fascista e delle sue ripetute manifestazioni antidemocratiche e antiparlamentari, e risulta con evidenza come essi abbiano pesato in modo decisivo sulla crisi dello Stato e sull'avvento di Mussolini.
28,00

L'Italia di Giovanni Paolo II

L'Italia di Giovanni Paolo II

Antonio Scornajenghi

Libro: Libro in brossura

editore: San Paolo Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 184

Giovanni Paolo II si fece un'idea precisa della società italiana di fine Novecento e concepì un progetto per il rilancio della Chiesa che doveva favorire una ripresa di vigore per l'intero paese. Due le proposte che dovevano agevolare una forte ripresa interna e un'irradiazione sull'intero continente europeo: da una parte la riscoperta di una fede più autentica come salda radice capace di generare un nuovo umanesimo; dall'altra, la partecipazione attiva dei cattolici alla ricostruzione civile della nazione. Ancora oggi la visione di papa Wojtyla può offrire un contributo significativo per superare la crisi e rilanciare il ruolo dell'Italia in Europa e nel mondo.
15,00

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