Libri di Antonio Iommelli
Il Cavalier Malosso. Un artista cremonese alla corte dei Farnese
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2025
pagine: 144
Nonostante i numerosi studi da sempre rivolti a Giovan Battista Trotti detto il Malosso (Cremona, 1555 – Parma, 1619), nel 2025 viene per la prima volta dedicata a questo prolifico artista una mostra monografica al fine di analizzarne la vasta produzione pittorica e grafica in relazione alle dinamiche della grande bottega che era riuscito a costituire e alle richieste degli illustri committenti che lo ingaggiavano senza sosta. Il catalogo comprende cinque saggi relativi al contesto delle tre città in cui il Malosso operò maggiormente (Cremona, Piacenza e Parma), scritti di stampo scientifico in riferimento ai restauri effettuati e alle indagini diagnostiche eseguite in previsione della mostra e, infine, la schedatura delle opere esposte al Museo di Palazzo Farnese di Piacenza e al Museo Diocesano di Cremona, entrambi sede dell’esposizione con diversi dipinti e disegni visibili tra aprile e luglio 2025.
I Fasti di Elisabetta Farnese. Ritratto di una regina
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il volume è il catalogo della mostra "I Fasti di Elisabetta Farnese. Ritratto di una Regina" allestita presso i Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza dal 2 dicembre 2023 al 7 aprile 2024. Ideata e curata dagli storici dell'arte Antonella Gigli e Antonio Iommelli, l'esposizione e il catalogo che la accompagna ruotano intorno a un nucleo di tele, oggi noto con il nome di "Fasti di Elisabetta", eseguito nella prima metà del Settecento dal pittore di corte Ilario Mercanti detto lo Spolverini (Parma 1657 - Piacenza 1734). Per la prima volta, dopo quasi trecento anni dalla loro migrazione a Napoli - città dove Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese e di Filippo V di Spagna, trasferì i Fasti e gran parte dei tesori artistici appartenuti ai Farnese -sei dipinti, già parte del ciclo, saranno esposti a Piacenza, concessi straordinariamente in prestito per quattro mesi dalla Reggia di Caserta e dal Municipio di Parma. Sei importanti prestiti, dunque, che in aggiunta ad altre venti opere - molte delle quali provenienti da collezioni pubbliche e private - consentiranno al pubblico di ammirare insieme, per la prima volta, i Fasti di Caserta e di Parma, riuniti per tale occasione a quelli già presenti a Piacenza dal 1928. Un ambizioso progetto che permetterà inoltre di far comprendere la grandezza e la cultura straordinarie di una donna singolare come Elisabetta (Parma 1692 - Madrid 1766), la cui ambizione e intelligenza furono largamente note e apprezzate da tutti i suoi contemporanei, in particolare dal re Filippo V, suo consorte dal 1714.