Libri di Anna Manzato
Narrare la guerra. Israele e Palestina, fra media studies e storia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 190
Il libro si interroga sul modo in cui in Italia i media informativi restituiscono la complessità del conflitto israelo-palestinese. Attraverso un doppio sguardo, mediologico e storico, i saggi che compongono il volume affrontano nella prima parte le strategie di rappresentazione mediale nel periodo 2023/2024, individuando luoghi, attori, azioni, strutture narrative e toni comunicativi dei contenuti informativi, sia iconici sia testuali; nella seconda parte la narrazione mediale viene inquadrata nel contesto storico della questione israelo-palestinese, con uno sguardo di lungo periodo. L’obiettivo è quello di offrire una fotografia del trattamento di uno scenario di rischi, sfide e incertezze, che mostri il funzionamento della macchina mediale nel restituire e qualificare il conflitto di Gaza, riportando l’attualità a un più ampio quadro interpretativo storico. Nel complesso, gli autori dei saggi affrontano, ciascuno ritagliando una prospettiva specifica, le modalità in cui i media producono, e hanno prodotto nei decenni, un immaginario più o meno connotato dalla percezione della crisi.
Vicini/distanti. L'immagine mediale dell'altro
Anna Manzato
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 116
Susan Sontag afferma che assistere da spettatori a emergenze umanitarie è un'esperienza caratteristica delle società moderne. I media ci sottopongono di continuo immagini e notizie dell'Altro, differentemente rappresentato come migrante, diverso, straniero. Il libro affronta una ricognizione dello statuto dello straniero per approdare al tema di quello che è stato definito "lo spettacolo del dolore". Anche attraverso l'analisi svolta all'interno del Dipartimento di Comunicazione, Arti e Media dell'Università IULM di recenti casi di cronaca, il volume si propone di interrogare i testi mediali, soprattutto iconici, al fine di definire gli effetti delle rappresentazioni dell'Altro, e dell'Altro sofferente, sugli spettatori: quale raffigurazione assume l'Altro nell'immaginario mediale? Quale atteggiamento generano nel pubblico i ripetuti discorsi mediali di sofferenza? Quale rapporto si costruisce tra il riconoscimento del dolore e un'effettiva pratica di azione.