Libri di Anita Piscazzi
Canto a silenzio. Anna Magdalena Bach
Anita Piscazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Florestano Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 122
Monologo interiore denso di cadenze ritmate fino all’ossessione creativa e amorosa della protagonista. Il cuore della narrazione è concentrato sugli ultimi giorni dell’esistenza di Anna Magdalena Bach, costretta a vivere, dopo la morte di suo marito Johann Sebastian Bach, in una stanza a Lipsia accettando l’aiuto economico del Consiglio della Città. La narrazione poetica mette fianco a fianco la dimensione onirica, la carnalità e il pensiero etereo nutrendosi di quella stessa realtà visionaria che sublima, abitata da presenze che diventeranno interlocutori molto cari alla protagonista.
Alba che non so
Anita Piscazzi
Libro: Copertina morbida
editore: CartaCanta
anno edizione: 2018
pagine: 67
"Libro del disinganno e del patire, e pur vivacissimo d'invenzione e lingua come d'un segreto fuoco di gioia. Un barocco tragico e ardente, una addolorata sincera discesa nel proprio ìnfero. Vi è una forza nelle poesie di Anita Piscazzi che lascia a volte tramortiti e non solo per libertà di composizione, ma per la nuda sincerità mai disgiunta da una ricerca del ritmo e del vestito di parole giusti per dirla. Pronunciare le parole di una infiammata e dolente femminilità, conoscere le slogature e le ferite, e anche le cuciture, è il compito del libro. Sulla tastiera di questo pianoforte di amore e dolore si sentono le note tipiche di un Sud sempre antico e sempre nuovo. E in mezzo a tanti riferimenti colti la voce antica e bambina di una specie di sperdutissima preghiera." (Davide Rondoni)
El Sistema. L'approccio didattico-musicale della sperimentazione di José Antonio Abreu
Anita Piscazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 360
Il volume prende in esame la sperimentazione di "El Sistema" di José Antonio Abreu in Puglia. Si tratta di una filosofia di vita e di una pratica educativa ideata dal maestro venezuelano nel 1975 a Caracas. Musicista, direttore d'orchestra, ex ministro della cultura nel suo Paese, Abreu è partito da un piccolo nucleo locale raccogliendo bambini dai quartieri più poveri e degradati della capitale. Una volta sottratti a un'esistenza fatta di espedienti, il padre di "El Sistema" ha messo loro in mano uno strumento musicale per farli suonare insieme. Da un punto di vista socio-educativo tale approccio si ispira e trova radici in certa pedagogia degli ultimi e degli oppressi del conterraneo sudamericano Paulo Freire.
Mihi quoque spem dedisti. Cesare Franco e la musica sacra in terra di Bari tra pedagogia e riforma ceciliana
Anita Piscazzi
Libro
editore: Florestano Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 128
Amal
Anita Piscazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Palomar
anno edizione: 2008
pagine: 104
Leggere questa raccolta, significa affacciarsi in un mondo onirico tutto nuovo, dove la poesia non è soltanto profondità, ma soprattutto sussulto dell'anima. L'autrice conserva integre le proprie radici, evidenziando l'amore per la terra, dove il passaggio doloroso di genti diverse riporta all'età dell'innocenza. Immagini rapide, che fanno rivivere i sogni.
L'erranza
Anita Piscazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2023
pagine: 65
«L'erranza di Anita Piscazzi costringe al raccoglimento e a una sorta di superamento delle rassicurazioni del realismo narrativo. E una poesia che si spinge o che ritorna nella sua parte più immateriale, impalpabile, metafisica, miste-rica. L'io che qui si manifesta, "seppure esule", è certamente unitario — e quindi il principio di realtà è in qualche misura riconoscibile —, ma il canto delicato di queste poesie spinge il sentire, i sentimenti e le percezioni in luoghi indefinibili e affascinanti, perché "l'occhio mio non vede che l'eterno". Il cammino di questa poetessa avviene ai confini più estremi del silenzio ("nel silenzio esondo, resto, affondo"), del superamento delle concezioni più consuete dello Spazio e del Tempo, della visione di universi lontani e di abissi interiori — laddove, cioè, s'ode "l'eco della non esistenza". È un misticismo sorvegliato, sobrio, umile, e tuttavia sapiente, di fattura raffinata; un rigoroso e ostinato "trasumanare senza fine", perché per Anita Piscazzi la poesia non è sentimento immediato e sfogo confessionale, ma calibrato ed elegante cammino — quasi un'estatica danza crepuscolare — nei segni dei misteriosi varchi e passaggi metafisici della vita, da guardare con occhi diversi per acciuffare ogni volta, in questo dire teso e docile, "lo spirito immateriale" ("sono tesa agli influssi dello spirito")...» (dalla prefazione di Andrea Di Consoli)