Libri di Angelo Lamberti
Zona intermedia. Tuttoquanto in Nulladiniente
Angelo Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 80
Ci sono poeti che esplorano il linguaggio con la minuzia di un cesellatore, e altri che lo abitano come un territorio sconfinato, in cui l’eco del significato si propaga senza confini. Angelo Lamberti appartiene a questa seconda categoria: la sua poesia si muove nella “zona intermedia”, un crocevia tra il tutto e il nulla, il reale e il possibile, la certezza e lo smarrimento. È un dialogo costante con l’assenza e la memoria, una vertigine di immagini che si affacciano su un abisso di interrogativi. I suoi versi sono attraversati da una tensione incessante tra la presenza e la dissoluzione, tra il gesto che crea e la resa inevitabile alla dissipazione. C’è una consapevolezza acuta, a tratti ironica, della fragilità umana, un senso di precarietà che si fa canto, riflessione e talvolta invettiva. Ma non c’è mai resa: la parola, anche quando si misura con il Nulla, rimane atto di resistenza, bisogno ostinato di dare forma all’indicibile. Leggere questa raccolta significa accettare di percorrere un sentiero in bilico, di lasciarsi attraversare da domande più che da risposte. Perché nella poesia di Lamberti il dubbio non è un cedimento, ma una forma superiore di conoscenza.
La lima nel pane
Angelo Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2006
pagine: 73
La narrazione in versi di una storia affascinante, tra teatralizzazione e poesia, con protagonisti reali e una voce narrante che pare giungere da un moderno Jacopone. Commediografo, drammaturgo, poeta, Angelo Lamberti vive e lavora a Porto Mantovano.
I tribunali del tempo
Angelo Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Vittoriale degli Italiani
anno edizione: 2006
Castlar
Angelo Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 112
"Castlar" ci trasporta in un universo sospeso tra realismo e visione surreale, in cui la quotidianità di un piccolo paese della pianura padana diventa lo specchio vivace dell'Italia intera. Personaggi come Fonte e Tardo, Dobra e Balbuzio, il Dottore e Don Luigi, tessono una trama di dialoghi ora esilaranti, ora intrisi di umanità, mentre le voci di Mascagni e Verdi risuonano sullo sfondo. Le epoche storiche si succedono: dal fascismo e i suoi riti grotteschi alla ricostruzione postbellica, fino allo slancio del boom economico, e ogni passaggio è segnato da vicende che intrecciano ironia, malinconia e profonda riflessione. Angelo Lamberti rende vive le atmosfere di Castel d'Ario (MN), detto familiarmente Castlar, e fa risuonare il fascino dei dialetti, delle partite a briscola, delle schermaglie in osteria e di un senso di comunità capace di forgiare complicità e leggenda. Con grazia e sagacia, la pièce dipinge un affresco corale in cui si ride e, allo stesso tempo, ci si interroga sulla vita, la morte, la fede e il destino. A emergere è l'autenticità di gesti e parole, capaci di restituire sulla scena personaggi in bilico tra l'assurdo e la tenerezza delle piccole cose. "Castlar" è uno splendido esempio di teatro popolare che non rinuncia a uno sguardo poetico, offrendoci un gioiello narrativo dove verità e fantasia convivono con freschezza e passione, come in un brindisi corale che unisce riso e commozione. Tra i tavoli dell'osteria e il sagrato di una chiesa di paese, si accendono battibecchi e complicità, riflessioni sottili e slanci poetici, in un intreccio che sa di vita autentica e di teatro universale. Un invito a immergersi in un racconto epico-minimo, ironico e barocco, che fonde il fermento popolare con la suggestione del melodramma, lasciandoci un ricordo intenso e un sorriso malinconico.
Teatro instabile
Angelo Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2007
pagine: 104
L'assidua riflessione sulla condizione umana matura in queste poesie l'amara convinzione che la vita non sia niente più di un teatro, appunto, instabile, un gioco crudelmente pieno di trucchi, di barbe finte - anche quella del padre eterno che "non c'è ma esiste" -, niente più di un "coro di monologhi".
Il pompiere salta cavallerescamente il kamikaze
Angelo Lamberti
Libro
editore: Negretto
anno edizione: 2010
pagine: 76
Come dice il testo che, appunto, si intitola "Il pompiere salta cavallerescamente il kamikaze", non si tratta né dell'eroe che spegne le fiamme mortali o salva la vittima, né del notturno distruttore che ha la vocazione della morte, ma di due illustri (ai loro tempi) giocatori di calcio, l'uno milanista (Gunnar Nordhal, centravanti, pompiere), l'altro interista (Giorgio Ghezzi, portiere, kamikaze): spericolati entrambi, entrambi cavallereschi; e i nomi con cui furono famosi, per antonomasia, derivano dai mezzi di comunicazione di massa di allora: la radio, i giornali sportivi. Cita Lamberti: "Nell'ultimo derby il pompiere/ salta cavallerescamente il kamikaze". ... Il poeta è ora il pompiere che agisce e opera per acquietare e riordinare le violenze, le drammaticità, le miserie, le angosce fino alla disperazione e alla tentazione della distruzione e dell'autodistruzione, e che allora si mostra come il kamikaze che affronta il rischio della sconfitta del mondo e con il suo coraggio, che sembra follia, lo salva e conserva l'onore inviolato della metaforica rete.
Il signor Franz K.
Angelo Lamberti
Libro
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2015
pagine: 104
C'è un'inquietudine che percorre e innerva tutto il succedersi tematico de "Il Signor Franz K". Si sente nell'intrecciarsi e nel rincorrere dei temi come la morte, l'indagine, lo sguardo, l'infanzia, il potere della parola scritta, l'incontro di finzione e realtà. Si sente nei sussulti del linguaggio, nella rete fitta di richiami a lavori e raccolte precedenti, disseminate lungo decenni di ricerca poetica. Si apprezza interamente a ritroso, in tutta la sua profondità ramificata.
Poesie con il fiato corto
Angelo Lamberti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 128
"Lontano da occhi guardiani maschera il viso tra le mani dando allo sfogo di pianto un nascondiglio." È la scrittura drammaturgica a caratterizzare gli esordi artistici di Angelo Lamberti. Già nel 1971, con il suo dramma Descrizione di una rivolta vinse il Premio Ruggero Ruggeri; nel 1998, con la commedia Il risveglio... rappresentò il nostro Paese nell'ambito del Festival Milano–New York; nel 2004 ricevette il Premio della Giuria nel contesto del Premio Diego Fabbri di Forlì con il dramma La strategia dello scorpione. Ben undici sue opere per il teatro sono state pubblicate in volume e altre sette sulla rivista Sipario. Tra drammi e commedie, si cominciò presto a manifestare la vena poetica di questo poliedrico autore. La prima silloge Il vizio di essere fu pubblicata nel 1997 da LibroItaliano con prefazione di Mario Artioli e postfazione di Andrea Pinotti. Seguirono altre dieci raccolte fra le quali Eclisse di stella (Il Gazebo, 2000); Lo zero per quel che vale (Manni Editore, 2004); La lima nel pane (Book Editori, 2006, con prefazione di Alberto Cappi); Teatro instabile (Manni Editore, 2007, con prefazione di Mario Artioli) [...]
Poesie in italianese
Angelo Lamberti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2021
"Piango, dunque, esisto. Sono un angelo mefisto (dannato) nel mio inferno. E devo pur dire che assieme a me c’è anche Dio. Formiamo un tutt’uno Non per vanagloria. Per disperazione."
Cose da nulla
Angelo Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 112
“Vorrei stanar di luce il mio sicario”. In questa splendida metafora, che nasce dalla gente comune e dalla saggezza popolare, Lamberti, ancora una volta, scova, nelle parole della poesia, quella “cosa da nulla” che può significare davvero Tutto. (M. Molinari).
Unione sportiva casteldariese. Castel d'Ario 1913-1973
Angelo Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 80
"Questo libro riporta, (con vanto, ma senza pretese), alcune imprese relative alla storia calcistica di Castel d'Ario. Si dà rilievo, soprattutto, alle ricchezze custodite in tre date, dalle quali il calcio casteldariese può finanche essere iscritto nella blasonata aristocrazia nazionale. La prima (1885) è corrispondente ai dilettevoli calci sferrati da un manipolo di ragazzi del luogo contro una palla di cuoio; la seconda (1913) è relativa alla costituzione statutaria della società; la terza (1946) riguarda la promozione al campionato di serie “C” conquistata dalla squadra sul campo. A seguito di precisa richiesta formulatami dall'editore, colgo altresì l'occasione per citare succintamente altre primizie di Castel d'Ario. A Castel d'Ario, paese preminentemente di fede socialista, oltre all'anticlericale Bigolada, si devono le prime rivendicazioni sociali sul territorio nazionale, (esercitate all'indomani della costituzione del Regno d'Italia), note con la denominazione di battaglia: La Boje, espressione quest'ultima originariamente dovuta all'inflessione idiomaticamente venetista del dialetto casteldariese. A Castel d'Ario, verso la fine del 1800, per merito della Società Operaia, nacque una forma previdenziale di mutuo soccorso, a tutela e in favore dei lavoratori locali, soprattutto dediti al lavoro bracciantile nelle campagne. Il suddetto sistema previdenziale anticipò, quindi, di circa mezzo secolo, quello a impronta nazionale, tuttora funzionante, noto con l'acronimo di I.N.P.S. Tra i molti personaggi illustri nati a Castel d'Ario, ci limitiamo al nome di Tazio Nuvolari, definito da Ferdinand Porsche, mediante il rilascio a imperitura memoria, di un documento scritto: il più grande pilota di ieri, di oggi, e di domani. Si rende inoltre a conoscenza che Castel d'Ario deve il suo nome alle erudite ricerche storiche effettuate e portate a termine dal poeta Giosuè Carducci; unitamente al fatto che il paese, tramite la sua gente e il suo ambiente, è stato la musa ispiratrice del più grande poeta dialettale mantovano: don Doride Bertoldi."