Libri di Angela Landolfi
Scritti storico-politici
Sergio Cotta
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 252
Sergio Cotta (1920-2007) è ampiamente noto, in sede nazionale e internazionale, per essere stato un'autorità nel campo della filosofia del diritto e della politica. Il costante richiamo a opere come "Il diritto nell'esistenza" e "I limiti della politica" ne attestano la significativa, persistente influenza sul dibattito scientifico-culturale. L'attenzione, e la sensibilità di matrice liberale, alla profondità della ricostruzione storica dei temi studiati è stata altrettanto rilevante, in tutta la sua sterminata produzione. Ne danno prova i 16 Scritti che qui vengono riproposti, dopo la pubblicazione di 22 Scritti di filosofia e religione (Rubbettino, 2019): elaborati con un rigore argomentativo e una grande chiarezza espositiva che li rendono accessibili anche a lettori non specialisti, questi testi offrono altresì uno spaccato significativo della fase di grandi cambiamenti che ha interessato, in particolare, la società italiana tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso, e non mancano di presentare originali riflessioni critiche, e proposte innovative, su tematiche di carattere istituzionale – l'università, la magistratura, l'assetto dei poteri in una repubblica parlamentare – come sulla dimensione globale assunta dai fenomeni della violenza e della guerra, nella prospettiva di una strutturazione giuridica dei processi di pace.
Scritti di filosofia e religione
Sergio Cotta
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 324
Prefazione di Lorenzo Scillitani Sergio Cotta (1920-2007) è ampiamente noto, in sede nazionale e internazionale, per essere stato un'autorità nel campo della filosofia del diritto e della politica. Il costante richiamo a opere come Il diritto nell'esistenza e I limiti della politica ne attestano la significativa, persistente influenza sul dibattito scientifico-culturale. Tuttavia, gli aspetti più direttamente legati alla dimensione specificamente religiosa della vita e della produzione intellettuale di uno degli ultimi Maestri del Novecento rischiano di restare in ombra. La raccolta dei 22 scritti che qui vengono riproposti, elaborati con una grande chiarezza espositiva e un rigore argomentativo che li rendono accessibili anche a lettori non specialisti, intende pertanto contribuire a colmare una lacuna di ordine ermeneutico, suscettibile di pesare sul senso di una rivisitazione complessiva del percorso di ricerca cottiano, impegnato con le dimensioni giuridiche e politiche dell'esistenza non meno che, su di un piano altrettanto filosofico, con l'elemento religioso.
Il dialogo delle civiltà. Un mito contemporaneo
Régis Debray
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2013
pagine: 80
«Permettetemi un piccolo esame di coscienza su questa pia formula, l’ultimo dogma di un mondo senza dogmi, espressione di disagio e insieme di protesta contro il disagio, vale a dire “il dialogo delle civiltà”. Che cosa vuol dire questo mantra, e che fare per esorcizzarlo?». Con queste parole Régis Debray illustra il carattere spesso contraddittorio di un dialogo che pretenda di essere autentico, in particolare del dialogo interreligioso - come quello tra cristianesimo, ebraismo e islam, qui focalizzato dalla Prefazione di Salvatore Abbruzzese -, segnato da difficoltà che una genuina esperienza dialogica fatalmente comporta. Il testo della conferenza riprodotta, pronunciata a due passi da Cordova e col pensiero all’Andalusia sognata, segna un punto di svolta cruciale, «smitizzante», nella riflessione del dopo 11 settembre. La lettura di Debray è accompagnata da una Postfazione di Lorenzo Scillitani che lo mette a confronto con autori come Lévi-Strauss, Ricoeur, Teilhard de Chardin.
Identità ibride. Percorsi letterari e transdisciplinari in contesti post-migratori e postcoloniali in Italia e in Francia
Angela Landolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Sinestesie
anno edizione: 2019
pagine: 193
Le grandi migrazioni internazionali, la globalizzazione, i processi di decolonizzazione hanno favorito incontri interculturali che hanno prodotto una serie di conseguenze sul piano sociale, culturale e linguistico, analizzate attraverso la produzione letteraria di due realtà diverse per storia coloniale e di immigrazione, come l'Italia e la Francia. È evidente come gli incontri interculturali abbiano messo in crisi i fondamenti stessi dell'identità, il luogo, la lingua e la cultura, definendoli come non più qualcosa di stabile e unitario, ma piuttosto come qualcosa di dinamico, ibrido e in continua trasformazione. L'analisi dei testi letterati proposti, da un lato quelli della recente letteratura dell'immigrazione e delle seconde generazioni in Italia, dall'altra quelli della letteratura dei giovani figli di immigrati del Maghreb in Francia, prevalentemente edita negli anni Ottanta-Novanta del secolo scorso, ci porta a riflettere su alcune questioni comuni riguardanti la cultura e la lingua delle società accoglienti, che risultano essere declinate non più al singolare, ma alla pluralità e alla molteplicità.