Libri di Andrea Wulf
L'invenzione della natura. Le avventure di Alexander von Humboldt, l'eroe perduto della scienza
Andrea Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 660
Quasi 300 piante, 100 animali, decine di minerali, fiumi e città prendono il nome da Alexander von Humboldt, e questo fa di lui l'uomo che ha dato il suo nome a più cose nel mondo. Naturalista e geografo, descritto dai suoi contemporanei come "l'uomo più famoso al mondo dopo Napoleone", Humboldt fu uno dei personaggi più affascinanti e stimolanti del suo tempo. Tutta la sua vita è dedicata al viaggio e alla scoperta: esplora, scrive dei suoi viaggi e fa ricerche sulla natura con una curiosità che non conosce confini. Il suo anticipo sul resto del mondo è folgorante: sarà il primo a formulare teorie sui mutamenti climatici, l'ecologismo e contro il colonialismo, aprendo a una nuova idea di scienza democratica e inclusiva. In questa preziosa e accurata biografia Andrea Wulf ripercorre i passi e i viaggi di Humboldt e gli restituisce il suo posto nel pantheon dei grandi esploratori e ricercatori, riaccendendo la luce su un protagonista della scienza che può essere considerato a tutti gli effetti il primo grande divulgatore moderno.
Magnifici ribelli. I primi romantici e l'invenzione dell'Io
Andrea Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2023
pagine: 512
Marzo 1793. Quando i soldati prussiani arrestarono Caroline Böhmer sembrò che una rivoluzione fosse stata stroncata sul nascere. La giovane donna, che viaggiava in compagnia della piccola Auguste di soli sette anni, era stata tra quanti, in Germania, avevano appoggiato l'occupazione di Magonza da parte dei repubblicani francesi. Caroline venne catturata e imprigionata senza processo assieme a coloro che avevano sognato di ripetere, in quella terra ancora feudale, l'esperienza della Rivoluzione francese. Eppure, di lì a pochi anni, Caroline sarebbe stata il cuore e la mente di un gruppo di giovani donne e uomini che avrebbero cambiato il mondo in modo ancora più profondo e duraturo di quanto fatto dai giacobini in Francia. La storia di questa rivoluzione, una rivoluzione dello spirito e della mente, è raccontata oggi da Andrea Wulf in Magnifici ribelli. Il luogo è Jena, non una grande capitale ma una piccola città della Germania centrale dove si incontrarono, nello stesso posto e nello stesso momento, il burbero filosofo Johann Gottlieb Fichte, l'enigmatico poeta Novalis, la scandalosa scrittrice Dorothea Veit, due coppie di fratelli geniali, gli Schlegel e i von Humboldt, il tormentato Friedrich Schelling e i più anziani Friedrich Schiller e Georg Wilhelm Friedrich Hegel. Al centro di questa galassia di menti brillanti il grande poeta Johann Wolfgang Goethe, adorato come una divinità da quella compagnia di giovani ribelli che, in un mondo così diverso dal nostro e difficile da immaginare, intuirono come all'origine di ogni libertà ci sia l'Io, la parte nascosta di ogni essere umano che rende capaci di sognare, sperare e creare universi e alla quale loro per primi riuscirono a dar voce. Alle origini della nostra modernità c'è questa scoperta, quella di un Io che, libero di autodeterminarsi, ci consente, come diceva Fichte, di essere quello che siamo, perché vogliamo esserlo. È per questo insegnamento che oggi, secondo Andrea Wulf, non possiamo che dirci romantici.
L'invenzione della natura. Le avventure di Alexander Von Humboldt, l'eroe perduto della scienza
Andrea Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2023
pagine: 518
Descritto dai suoi contemporanei come "l'uomo più famoso al mondo dopo Napoleone", Alexander von Humboldt fu uno dei personaggi più affascinanti e stimolanti del suo tempo. Nato nel 1769 in una ricca famiglia aristocratica prussiana, rinunciò a una vita privilegiata per scoprire come funzionava il mondo. I suoi viaggi e le sue esplorazioni in ogni angolo del globo ne plasmarono il pensiero e ne fecero un personaggio leggendario, ammirato e citato come diretta influenza non solo da studiosi come Charles Darwin, Henry David Thoreau, Ralph Waldo Emerson e John Muir, ma anche da letterati come Goethe, Coleridge e Wordsworth; Thomas Jefferson scrisse che Humboldt era "tra i principali artefici della bellezza" della sua epoca. Tuttavia, questa straordinaria personalità, a cui dobbiamo il nostro stesso concetto di natura e l'idea moderna di ambientalismo, sembra oggi pressoché dimenticata, e mentre il suo nome resiste ovunque - piante, animali, fiumi e città prendono il suo nome -, le sue opere prendono polvere sugli scaffali delle librerie. Andrea Wulf, acclamata storica e autrice di numerosi bestseller internazionali, si è immersa nelle opere, nei diari e nei documenti personali di Humboldt, ne ha seguito le tracce in tutto il mondo, visitando gli stessi luoghi e scalando le stesse montagne, per restituire a Humboldt, con questo libro, il posto che egli merita nel pantheon della natura e delle scienze. “L'invenzione della natura” è anche un tentativo di capire come è nato e come si è formato il modo stesso in cui pensiamo il mondo.
La confraternita dei giardinieri. Come un gruppo di uomini uniti dalla passione per le piante rivoluzionò la botanica e i giardini d'Europa
Andrea Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2020
pagine: 432
Cosa accomuna un manipolo di mercanti e giardinieri inglesi, un intraprendente agricoltore americano e il botanico svedese più famoso di tutti i tempi? Fairchild, Miller, Bartram, Collinson, Banks, Linneo: sono solo alcuni membri della 'confraternita dei giardinieri' che, con ruoli, motivazioni e interessi diversi, nel corso del Settecento animarono una vera e propria 'rivoluzione botanica', così profonda e invasiva da aver dato forma non solo ai giardini e ai parchi inglesi così come oggi possiamo ammirarli, ma perfino a un 'paesaggio psicologico' di provata 'britannicità', un tratto inconfondibile nei costumi e nelle propensioni di un popolo. Sullo sfondo delle grandi esplorazioni di James Cook e degli anni cruciali che portarono alla nascita degli Stati Uniti d'America, il giardino all'inglese non divenne solo il passatempo e l'ossessione per milioni di inglesi - oltre che un lucroso affare per molti di loro - ma simbolo e veicolo stesso dell'Illuminismo, espressione visiva di un Paese famoso per essere la 'sede della libertà'. In pochi decenni, quei pionieri riuscirono a unire orticoltura pratica, botanica sistematica ed espansione coloniale in un progetto omogeneo, rafforzando il potere imperiale di una nazione sul mondo: questo libro, a metà tra il saggio e il romanzo storico, ripercorre l'avventura di coloro che riuscirono a plasmare con le proprie mani il 'capolavoro della natura' e a penetrarne i segreti.
L'invenzione della natura. Le avventure di Alexander Von Humboldt, l'eroe perduto della scienza
Andrea Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2017
pagine: XVI-516
Descritto dai suoi contemporanei come "l'uomo più famoso al mondo dopo Napoleone", Alexander von Humboldt fu uno dei personaggi più affascinanti e stimolanti del suo tempo. Nato nel 1769 in una ricca famiglia aristocratica prussiana, rinunciò a una vita privilegiata per scoprire come funzionava il mondo. I suoi viaggi e le sue esplorazioni in ogni angolo del globo ne plasmarono il pensiero e ne fecero un personaggio leggendario, ammirato e citato come diretta influenza non solo da studiosi come Charles Darwin, Henry David Thoreau, Ralph Waldo Emerson e John Muir, ma anche da letterati come Goethe, Coleridge e Wordsworth; Thomas Jefferson scrisse che Humboldt era "tra i principali artefici della bellezza" della sua epoca. Tuttavia, questa straordinaria personalità, a cui dobbiamo il nostro stesso concetto di natura e l'idea moderna di ambientalismo, sembra oggi pressoché dimenticata, e mentre il suo nome resiste ovunque - piante, animali, fiumi e città prendono il suo nome -, le sue opere prendono polvere sugli scaffali delle librerie. Andrea Wulf, acclamata storica e autrice di numerosi bestseller internazionali, si è immersa nelle opere, nei diari e nei documenti personali di Humboldt, ne ha seguito le tracce in tutto il mondo, visitando gli stessi luoghi e scalando le stesse montagne, per restituire a Humboldt, con questo libro, il posto che egli merita nel pantheon della natura e delle scienze. “L'invenzione della natura” è anche un tentativo di capire come è nato e come si è formato il modo stesso in cui pensiamo il mondo.
Il passaggio di Venere. La nascita della comunità scientifica internazionale attraverso una straordinaria avventura astronomica
Andrea Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2012
pagine: 391
Nel Settecento, mentre le potenze europee continuavano a farsi la guerra per estendere gli imperi, lo scienziato Edmond Halley lanciò un appello ai colleghi astronomi di tutto il mondo affinché unissero le forze per un'impresa comune: l'osservazione del transito di Venere davanti al Sole, uno degli eventi astronomici prevedibili più rari, che avviene sempre a coppie separate da un intervallo di otto anni, nell'arco di oltre un secolo. Condotta ai quattro angoli della Terra, l'osservazione permise di calcolare con maggiore accuratezza la distanza tra i pianeti, approfondendo la conoscenza del sistema solare, ma soprattutto rappresentò il primo passo verso la costituzione di una comunità scientifica internazionale. Oggi, a distanza di oltre due secoli, Andrea Wulf ci fa rivivere le ansie e le aspettative di quei tanti protagonisti che, pur tra mille difficoltà e rivalità, contrattempi e fallimenti, animati dalla passione per la scienza portarono a termine la più grande avventura che l'uomo possa vivere, quella della scoperta. E alla vigilia del nuovo, imminente passaggio di Venere davanti al Sole tra il 5 e il 6 giugno, questo libro vuole essere l'invito ad alzare gli occhi al cielo e unirci idealmente a quella cerchia di curiosi che hanno contribuito al progresso dell'umanità.
La confraternita dei giardinieri. Come un gruppo di uomini uniti dalla passione per le piante rivoluzionò la botanica e i giardini d'Europa
Andrea Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2011
pagine: 426
Cosa accomuna un manipolo di mercanti e giardinieri inglesi, un intraprendente agricoltore americano e il botanico svedese più famoso di tutti i tempi? Fairchild, Miller, Bartram, Collinson, Banks, Linneo: sono solo alcuni membri della "confraternita dei giardinieri" che, con ruoli, motivazioni e interessi diversi, nel corso del Settecento animarono una vera e propria "rivoluzione botanica", così profonda e invasiva da aver dato forma non solo ai giardini e ai parchi inglesi così come oggi possiamo ammirarli, ma perfino a un "paesaggio psicologico" di provata "britannicità", un tratto inconfondibile nei costumi e nelle propensioni di un popolo. Sullo sfondo delle grandi esplorazioni di James Cook e degli anni cruciali che portarono alla nascita degli Stati Uniti d'America, il giardino all'inglese non divenne solo il passatempo e l'ossessione per milioni di inglesi - oltre che un lucroso affare per molti di loro - ma simbolo e veicolo stesso dell'Illuminismo, espressione visiva di un paese famoso per essere la "sede della libertà". In pochi decenni, quei pionieri riuscirono a unire orticoltura pratica, botanica sistematica ed espansione coloniale in un progetto omogeneo, rafforzando il potere imperiale di una nazione sul mondo: questo libro, a metà tra il saggio e il romanzo storico, ripercorre l'avventura di coloro che riuscirono a plasmare con le proprie mani il "capolavoro della natura" e a penetrarne i segreti.