Libri di Andrea Sponticcia
L'altrove è qui
Andrea Sponticcia
Libro
editore: Nulla Die
anno edizione: 2018
pagine: 48
Le liriche qui raccolte sono la personale professione di fede dell'autore nei confronti della vita. Il poeta muove dall'intimità di immagini rarefatte, forse inconsce, che si mescolano alle fantasie e ai dettagli di una realtà al contempo piccola e immensa, dove provincia e interiorità si uniscono per dar corpo a un cosmo di spiriti, impressioni e agrodolci malinconie. Si può intravedere un percorso, in queste poesie, che però riporta all'origine; e ciò che passa dalla zolla della poesia vi resta. Nessuna purificazione, nessuna epifania. Solo uno sguardo, lungo una vita, che cerca di fermare il tempo. E di scorgere, all'ombra di ineluttabili destini, un luogo - un altrove - nel quale esperire - anche solo per un attimo - una felicità inattesa.
Danzando con i fantasmi
Andrea Sponticcia
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2013
pagine: 70
"Scrivere poesie diventa fare poesia quando essa diviene terapia, una pausa da tutto il resto, come il fumare una sigaretta. Così, nell'attimo in cui la creazione trova il suo sfogo, si combattono i fantasmi, le paranoie. La poesia trova il suo compimento nel venir messa su carta; una carta magari stropicciata, macchiata d'inchiostro - l'inchiostro, le lacrime dell'occhio interiore - in un processo che diviene ricerca di senso, esorcismo e ribaltamento: in quest'ottica, anche un cielo grigio può apparire idilliaco, anche una grigia pietra può luccicare di una strana bellezza, anche i fantasmi più oscuri possono essere nostri compagni di viaggio. La poesia nasce dalla solitudine dell'anima e sfocia nella solitudine dell'uomo, ma il poeta compone non per crogiolarsi, ma per trovare se stesso e, magari, ritrovare anche qualcuno di coloro che hanno già terminato il proprio viaggio - uomini o fantasmi che siano" (Dalla prefazione).
Acqueo Narciso
Andrea Sponticcia
Libro
editore: Daimon Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 66
L'argomento sconfinato, ma tragicamente trasversale del desiderio e del possesso di sé e della propria immagine, distorta o meno nell'epoca dei social, è il tema portante di questa silloge, alta e attesissima. Prefazione di Federico Preziosi.