Libri di Andrea Palladio
Le ville venete
Andrea Palladio
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 96
"Leggendo questo trattato, è facile accorgersi di quanto Palladio ami le ville. L'architetto non è un grande letterato: il suo stile è piuttosto faticoso, le frasi si dipanano con lentezza, ma, quando scrive delle ville, il suo linguaggio si fa più sciolto. Egli, principale esponente di un nobile classicismo, affronta con disinvoltura e, si direbbe, quasi con piacere, temi banali: dalle zanzare alla bollitura dei legumi, dal tipo di piante che crescono lungo i corsi d'acqua al problema del puzzo dei letami. Così facendo, dimostra la sua grande concretezza, il senso pratico che lo porta ad agire sempre «sul campo», mai in modo astratto, ma anzi verificando personalmente ogni dettaglio. Si comprende così come le ville siano nate esattamente per il luogo in cui si trovano: non sono oggetti interscambiabili fra loro o (come è invece spesso avvenuto, specie nel mondo anglosassone) ricalcabili e «trapiantabili» altrove. Il genius loci caratterizza e indirizza ogni progetto, in un rapporto inscindibile con il contesto naturale e con la volontà del committente. Poiché, conclude Palladio con una punta di autoironia, «spesse volte fa bisogno all'architetto accommodarsi più alla volontà di coloro che spendono, che a quello che si devrebbe osservare»." (dalla postfazione di Stefano Zuffi)
Le ville venete
Andrea Palladio
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
pagine: 86
"Leggendo questo trattato, è facile accorgersi di quanto Palladio ami le ville. L'architetto non è un grande letterato: il suo stile è piuttosto faticoso, le frasi si dipanano con lentezza, ma, quando scrive delle ville, il suo linguaggio si fa più sciolto. Egli, principale esponente di un nobile classicismo, affronta con disinvoltura e, si direbbe, quasi con piacere, temi banali: dalle zanzare alla bollitura dei legumi, dal tipo di piante che crescono lungo i corsi d'acqua al problema del puzzo dei letami. Così facendo, dimostra la sua grande concretezza, il senso pratico che lo porta ad agire sempre «sul campo», mai in modo astratto, ma anzi verificando personalmente ogni dettaglio. Si comprende così come le ville siano nate esattamente per il luogo in cui si trovano: non sono oggetti interscambiabili fra loro o (come è invece spesso avvenuto, specie nel mondo anglosassone) ricalcabili e «trapiantabili» altrove. Il genius loci caratterizza e indirizza ogni progetto, in un rapporto inscindibile con il contesto naturale e con la volontà del committente. Poiché, conclude Palladio con una punta di autoironia, «spesse volte fa bisogno all'architetto accommodarsi più alla volontà di coloro che spendono, che a quello che si devrebbe osservare»." (dalla postfazione di Stefano Zuffi)
I quattro libri dell'architettura
Andrea Palladio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Studio Tesi
anno edizione: 2018
pagine: 440
Pubblicati a Venezia nel 1570 ma attesi e lavorati per un ingente numero di anni, "I quattro libri dell'architettura" rappresentano la summa architettonica del Rinascimento tardo e il purissimo distillato della sapienza di Palladio: sapienza empirica, costruttiva, ma ciò nondimeno raffinata; lungamente ricercata e modellata sul fondamentale exemplum di due illustri predecessori: Marco Vitruvio Pollione e Leon Battista Alberti. In nessun modo tuttavia Palladio può essere considerato semplice imitatore: la materia architettonica trattata - quadripartita in dottrina classica degli ordini, edifici dei privati cittadini, costruzioni di pubblica utilità, architettura religiosa antica - pur prendendo avvio dall'attenta lettura e dal rilievo del patrimonio monumentale dei Romani, si è trasformata in invenzione originale. Il "nuovo" classico di Palladio è lontano da ogni neoclassicismo di maniera: ciò che vive nella sua architettura - e ne fa un organismo unico, "uno intiero e ben finito corpo" - è un sistema di relazioni necessarie, perfettamente calcolate benché non manifestate apertamente: proporzionalità in cui geometria e musica si armonizzano. Difficilmente sopravvalutabili nella vastità della portata, "I quattro libri" di Palladio - per quanto spesso semplificati o equivocati - hanno influenzato l'architettura occidentale per i successivi quattro secoli, modificandola in modo irreversibile.
L'antichità di Roma
Andrea Palladio
Libro: Copertina morbida
editore: Arbor Sapientiae Editore
anno edizione: 2015
pagine: 126
I quattro libri dell'architettura
Andrea Palladio
Libro
editore: Cierre Grafica
anno edizione: 2014
pagine: 626
Dialogo sulla vita di Giovanni Crisostomo
Andrea Palladio
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1995
pagine: 320
Opera di grande importanza, a motivo della sua forma di dialogo e del rilievo dato ad un periodo storico cruciale della storia della Chiesa, il "Dialogo" del Palladio, composto presumibilmente nell'anno 408, è imperniato attorno alle vicende del grandissimo oratore e vescovo di Alessandria Giovanni Crisostomo, condannato ingiustamente per aver professato dottrine eretiche ed esiliato. In prima versione in lingua italiana, l'opera di Palladio non mancherà di suscitare un grande interesse attorno alla figura di Crisostomo.
I quattro libri dell'architettura
Andrea Palladio
Libro: Libro rilegato
editore: Hoepli
anno edizione: 1990
pagine: 332
"Riproduzione in facsimile del capolavoro del Palladio: I quattro libri dell’architettura. L’interesse per l’opera vive oggi come in passato: attraverso le sue parole, semplici e chiare, e nelle incisioni che le illustrano è possibile cogliere le teorie e gli schemi che lo hanno guidato" (Dalla Nota al Palladio, di Ottavio Cabiati, p. 16).
Le ville venete
Andrea Palladio
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2014
pagine: 85
"Leggendo questo trattato, è facile accorgersi di quanto Palladio ami le ville. L'architetto non è un grande letterato: il suo stile è piuttosto faticoso, le frasi si dipanano con lentezza, ma, quando scrive delle ville, il suo linguaggio si fa più sciolto. Egli, principale esponente di un nobile classicismo, affronta con disinvoltura e, si direbbe, quasi con piacere, temi banali: dalle zanzare alla bollitura dei legumi, dal tipo di piante che crescono lungo i corsi d'acqua al problema del puzzo dei letami. Così facendo, dimostra la sua grande concretezza, il senso pratico che lo porta ad agire sempre 'sul campo', mai in modo astratto, ma anzi verificando personalmente ogni dettaglio. Si comprende così come le ville siano nate esattamente per il luogo in cui si trovano: non sono oggetti interscambiabili fra loro o (come è invece spesso avvenuto, specie nel mondo anglosassone) ricalcabili e ' trapiantabili' altrove. Il genius loci caratterizza e indirizza ogni progetto, in un rapporto inscindibile con il contesto naturale e con la volontà del committente. Poiché, conclude Palladio con una punta di autoironia, 'spesse volte fa bisogno all'architetto accommodarsi più alla volontà di coloro che spendono, che a quello che si devrebbe osservare'. (Dalla Postfazione di Stefano Zuffi)
L'antichità di Roma
Andrea Palladio
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Dedalo Roma
anno edizione: 2009
pagine: 147
Le ville venete
Andrea Palladio
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 88
Principale esponente di un nobile classicismo, Andrea Palladio affronta in questo trattato temi banali con disinvoltura: dalle zanzare alla bollitura dei legumi, dal tipo di piante che crescono lungo i corsi d'acqua al problema del puzzo dei letami. Così facendo dimostra la sua grande concretezza, il senso pratico che lo guidò in ogni fase di progettazione e realizzazione delle ville venete che tuttora possiamo ammirare.
I quattro libri dell'architettura
Andrea Palladio
Libro: Copertina rigida
editore: Edizioni Studio Tesi
anno edizione: 1999
pagine: 440
Pubblicati a Venezia nel 1570 ma attesi e lavorati per un ingente numero di anni, "I quattro libri dell'architettura" rappresentano la summa architettonica del Rinascimento tardo e il purissimo distillato della sapienza di Palladio: sapienza empirica, costruttiva, ma ciò nondimeno raffinata; lungamente ricercata e modellata sul fondamentale exemplum di due illustri predecessori: Marco Vitruvio Pollione e Leon Battista Alberti. In nessun modo tuttavia Palladio può essere considerato semplice imitatore: la materia architettonica trattata - quadripartita in dottrina classica degli ordini, edifici dei privati cittadini, costruzioni di pubblica utilità, architettura religiosa antica - pur prendendo avvio dall'attenta lettura e dal rilievo del patrimonio monumentale dei Romani, si è trasformata in invenzione originale. Il "nuovo" classico di Palladio è lontano da ogni neoclassicismo di maniera: ciò che vive nella sua architettura - e ne fa un organismo unico, "uno intiero e ben finito corpo" - è un sistema di relazioni necessarie, perfettamente calcolate benché non manifestate apertamente: proporzionalità in cui geometria e musica si armonizzano. Difficilmente sopravvalutabili nella vastità della portata, "I quattro libri" di Palladio - per quanto spesso semplificati o equivocati - hanno influenzato l'architettura occidentale per i successivi quattro secoli, modificandola in modo irreversibile.